Siamo agli inizi del Nuovo Anno. Ci siamo lasciati un 2016 con sacrifici e sofferenze. Da mesi la Sanità siciliana attende risposte, attende concretizzate le molteplici promesse e soprattutto che venga finalmente realizzata la rete ospedaliera e l’avvio dei concorsi.
È stato un anno difficile per tutti, per gli operatori sanitari insufficienti nei reparti, per alcuni reparti costretti a chiudere nella notte e per i pazienti, i quali sono stati ad aggi davvero molto pazienti. Anche noi del TDM siamo stati negli ultimi mesi pazienti perché consapevoli anche della situazione dei dirigenti ASP anch’essi messi in croce, però adesso la situazione deve assolutamente cambiare, la politica deve dare risposte risolutive concrete.
Questo lungo periodo di fermo, ha messo negli ospedali i pazienti in pericolo, rendendo i livelli di assistenza essenziali non sufficienti, non sicuri e non garantiti. Le liste di attesa sono diventate lunghissime, oltre la possibile tolleranza, presso il nosocomio castelvetranese le visite oncologiche vedono tempi medi di oltre 6 mesi ma i pazienti oncologici possono attendere questo tempo?
Le liste per gli interventi chirurgici oramai sono lunghe ed incontrollabili, esse continuano a saltare ed i pazienti non hanno nemmeno una data lontana di prenotazione come riferimento. Vengono garantiti solo interventi di urgenza. Anche i ricoverati devono attendere, anche settimane … per eseguire una tac se non urgente, ma comunque essenziale ed importante per il loro quadro clinico.
Queste situazioni non dovrebbero essere la normalità, invece lo sono. I nostri pazienti oramai sono rassegnati ma anche molto arrabbiati. Questa è una violenza ulteriore sulle sofferenze di chi già soffre. La Sanità dovrebbe essere un appiglio di salvezza, veloce, semplice, risolutiva … invece è un ulteriore incubo. Una donna malata di carcinoma vedersi prenotare da ottobre a undici mesi dopo significa condannarla al suo destino a meno che non si rivolga ad altri ospedali o alla sanità privata.
Ma le malattie si curano pure con la fiducia nel proprio medico, dove il paziente si è sempre trovato bene, il benessere psicofisico dovrebbe essere pure attenzionato e tutelato, perché gli ammalati non sono numeri ed i loro medici questo lo sanno. Adesso La pazienza è terminata. Molti utenti sono sempre più aggressivi, più violenti, più numerosi e pretendono l’ assistenza. Il governo dovrebbe garantire i LEA di tutte le regioni italiane in egual modo, indipendentemente dal deficit delle regioni.
La Sanità non dovrebbe ne’ mai essere tagliata ne’ mai messa sul piatto per rientri finanziari. Essa dovrebbe essere al di fuori dei tavoli politici, anzi dovrebbe essere essa oggetto di investimenti ed “aiuti” anziché le banche. I pazienti stanno pagando un prezzo troppo alto per gli errori della politica attuale e precedente, solo i pazienti…
Il Nuovo Anno deve essere tempestivamente risolutivo, perché continuare oltre così non si può più tollerare. Ora basta. Pretendiamo ciò che è nostro diritto, la sicurezza negli ospedali. Tutti Reparti aperti 24h con medici ed operatori sanitari sufficienti e nelle condizioni ideali per assistere in sicurezza l’ intera utenza. Liste di attesa di normali margini temporali compatibili con le situazioni cliniche dei pazienti. Interventi chirurgici accessibili prima che sia troppo tardi.
Serena Navetta TDM Castelvetrano
AUTORE. Comunicato Stampa
E’ giusto lamentare le disuguaglianze regionali delle prestazioni sanitarie, ma non basta lamentarsi dei cattivi politici e poi votare male, come, purtroppo, è costume di noi siciliani.
Uno dei meriti della riforma della Costituzione, a parte gli errori e l’arroganza di Renzi, era l’affermazione della novità che l’assistenza sanitaria doveva essere garantita nella stessa misura in tutte le Regioni.
Ma i siciliani hanno brillato per il loro voto altamente contrario, e poi, invece di combattere con il voto per scegliere rappresentanze capaci ed oneste, scelgono per la clientela !