Cronaca

Mafia, terra bruciata nella rete del boss: in 3 mesi otto arresti

Otto persone finite in carcere, la maggior parte facenti parte della famiglia Bonafede. Fiancheggiatori e vivandieri, della rete attorno al boss Matteo Messina Denaro, con l’arresto di Laura Bonafede ad oggi sono otto le persone che sono state arrestate dai carabinieri del Ros. 16 gennaio: appena fuori la clinica “La Maddalena” di Palermo, viene arrestato Giovanni Luppino, l’autista che ha accompagnato, proprio quella mattina, il boss per sottoporsi alla chemioterapia. Luppino, imprenditore agricolo, è commerciante di olive e, insieme ai figli, gestisce un centro di lavorazione smistamento di olive da mensa. È il 23 gennaio, sette giorni dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro: in carcere finisce Andrea Bonafede senior, diplomato geometra ed elettricista. È lui che ha prestato l’identità a Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros lo arrestano mentre si trova da solo nella casa estiva della sorella Angela a Tre Fontane. Il 7 febbraio pomeriggio i militari dell’Arma arrestano il medico in pensione Alfonso Tumbarello e Andrea Bonafede junior, dipendente comunale e individuato dall’accusa come “postino” per far recapitare le prescrizioni mediche al boss. Tumbarello, invece, è stato il medico che ha prescritto decine e decine di prescrizioni mediche a nome di Andrea Bonafede, alias di Matteo Messina Denaro. Il 3 marzo a Castelvetrano viene arrestata Rosalia Messina Denaro, sorella del boss. Per l’accusa avrebbe gestito la “cassa” di famiglia e la rete dei pizzini. Il 16 marzo le porte del carcere si aprono per i coniugi Emanuele Bonafede (fratello di Andrea Bonafede junior) e Lorena Lanceri, i vivandieri del boss Matteo Messina Denaro. Secondo l’accusa e le prove raccolte (ci sono i filmati delle telecamere di sicurezza installate proprio nella casa dei due in via mare) Matteo Messina Denaro entrava e usciva da quell’appartamento. Le lettere trovate provano che tra Lorena Lanceri e Messina Denaro ci fosse un rapporto confidenziale. Giovedì 13 aprile: viene arrestata la maestra Laura Bonafede, figlia del boss defunto Leonardo. La Bonafede, sospesa dal lavoro con provvedimento dell’Ufficio regionale scolastico, è stata ripresa mentre si incontrava al supermercato “Coop” di Campobello di Mazara con Matteo Messina Denaro.

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Redazione