0commenti | condividi | 2 Set 2012 | di Egidio Morici (500firme.it) |
Ecco come la mafia bruciò la casa di Calamia
– il consigliere che disse una parola di troppo –
“Minchia sembra agosto… non c’è neanche vento… n’avissimu spirugghiatu!”.
Siamo al 31 ottobre 2008 e a Triscina di Selinunte sono le due di notte. Dentro una Renault Scenic ci sono tre persone che aspettano che piova. Perché è con la pioggia che dovranno dare fuoco alla casa al mare di Pasquale Calamia, consigliere comunale del Pd di Castelvetrano “reo” di aver auspicato pubblicamente la cattura del super boss Matteo Messina Denaro.
0commenti | condividi | 24 Ago 2012 |
Messina Denaro protetto dagli apparati dello Stato?
“Matteo Messina Denaro è sicuramente protetto da qualcuno a buon livello. Su queste coperture ci sono indagini in corso..”
Lo ha detto il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato. Il magistrato ha rifiutato di rispondere alla domanda se tra i ‘protettori’ figurino apparati dello Stato o della politica.
0commenti | condividi | 11 Ago 2012 |
Quella strana antimafia in Provincia di Trapani
A Castelvetrano, nel centro della borgata di Marinella di Selinunte, si è assistito al “Festival della legalità”: cinque giorni di incontri, dibattiti e spettacoli dal 18 al 22 luglio.
Un tour per ricordare Paolo Borsellino? Una maratona di eventi per sostenere i magistrati che cercano la verità?
Il senso principale attribuito dai promotori dell’iniziativa (la Provincia di Trapani e il Comune di Castelvetrano) sembra sia stato ancora più “originale”: la promozione del territorio
0commenti | condividi | 9 Ago 2012 | di Rino Giacalone |
Asse Mafia-Camorra: sequestrati beni per 15 milioni
Più le indagini vanno avanti e con grande evidenza emergono circostanze che provano che non c’era nulla di inventato quando si sosteneva che esisteva una alleanza tra la mafia siciliana e quella di Matteo Messina Denaro in particolare, e i clan campani dei “casalesi”.
Una alleanza che era nata per compiere delitti e stragi e che via via si è trasformata in “economica”.
0commenti | condividi | 1 Ago 2012 | Romina Marceca e Salvo Palazzolo per Repubblica |
I ROS interrompono le ricerche di Messina Denaro
I carabinieri del Ros, il raggruppamento operativo speciale dell’Arma, hanno deciso di abbandonare le ricerche del super latitante di Cosa nostra Matteo Messina Denaro: nel giro di un mese, lasceranno Palermo per tornare a Roma.
È una decisione senza precedenti quella dei vertici del Ros, che arriva dopo settimane di polemiche durissime a Palermo: il procuratore aggiunto Teresa Principato
0commenti | condividi | 27 Lug 2012 |
Torna la foto sulla lapide della “picciriddra” di Borsellino
Dopo vent’anni finalmente deposta la lapide con la foto. Pochi giorni dopo il funerale, la madre non sopportò la vista di quella che era stata deposta, prese un martello e la distrusse.
Ieri, in occasione del ventennale della sua morte è stata realizzata una nuova lapide in memoria di Rita. La messa di commemorazione è stata presieduta da Don Luigi Ciotti e il Vescovo Domenico Mogavero
0commenti | condividi | 27 Lug 2012 | Campobello di Mazara |
Campobello sciolto per mafia: arriva il commissario
L’indagine sulle infiltrazioni mafiose a Campobello di Mazara, portarono nel dicembre scorso a undici arresti. In manette finì pure il sindaco Ciro Caravà, in carica dal giugno del 2006. Viene indicato dai carabinieri come “l’espressione politica della locale consorteria mafiosa”.
Nonostante tutto, Caravà non si era dimesso e questo avrebbe ostacolato l’iter per il commissariamento dell’Ente che si trovava immobilizzato dal punto di vista amministrativo.
0commenti | condividi | 27 Lug 2012 | articolo di Enrico Deaglio su Repubblica |
Su Repubblica la storia del cavalier Patti
nato povero a Castelvetrano, oggi tra i più ricchi
È uno degli uomini più ricchi d’Italia e non lo sapevamo. È stato protagonista di una delle più affascinanti success story italiane (il manovale che diventa tycoon), e ora è accusato di essere, semplicemente, il prestanome del capomafia superlatitante Matteo Messina Denaro.
Ha un patrimonio di 5 miliardi di euro che potrebbe essergli confiscato. Con quei soldi Mario Monti ed Enrico Bondi sistemerebbero non pochi dei loro (e nostri) problemi immediati.
0commenti | condividi | 25 Lug 2012 |
Mafia ed usura: sequestri e confische per 11 milioni
Patrimoni e disponibilita’ finanziarie per un valore di circa 11 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza, in esecuzione di provvedimenti emessi dalle sezioni Misure di prevenzione dei Tribunali di Palermo e di Trapani.
A Marsala sono stati sequestrati 12 terreni e diverse disponibilita’ finanziarie, a carico di un ”uomo d’onore” di 77 anni affiliato alla locale famiglia mafiosa, coinvolto nel 2010 in un’altra operazione di polizia contro la rete dei presunti fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro.
0commenti | condividi | 25 Lug 2012 | Orazio Licandro (ilfattoquotidiano.it) |
Stato-mafia, non fu trattativa ma complotto
È uno strano Paese quello in cui nel ventennale delle stragi di mafia invece di chiedere conto a chi condusse la trattativa Stato-mafia, a chi diresse le indagini sulle stragi di Capaci e via D’Amelio, a chi fabbricò false piste e falsi colpevoli, a chi si accontentò di comode e facili verità, si aggrediscono e si isolano quei magistrati che con coraggio, rigore e tra mille difficoltà stanno disvelando all’opinione pubblica internazionale il verminaio che è stato e continua ad essere l’Italia.
E così proliferano sui giornali dei grandi gruppi economico-finanziari interventi da costituzionalisti, alcuni addirittura da pseudo-giuristi…
0commenti | condividi | 23 Lug 2012 |
“Messina Denaro solo una rotella dell’ingranaggio”
Antonio Ingroia prima di partire per il Guatemala
La connivenza, i compromessi, le trattative di cui tanto si è parlato stanno distruggendo un paese che forse non ha nemmeno voglia di sapere.
Siamo davvero sicur che ciò che vogliamo è sapere perchè Matteo Messina Denaro è ancora latitante?
“Lui non è altro che una rotella dell’ingranaggio” continua Ingroia,” un ingranaggio molto più grande di quello che possiamo immaginare”
0commenti | condividi | 21 Lug 2012 |
Festival della Legalità: questa sera interverrà Lillo Fiorello
Alle 19:00 è in programma il caffè letterario “Rieducare i mafiosi è possibile?”. Al microfono del giornalista Claudio Reale interverrà Lillo Fiorello, avvocato penalista e garante dei diritti dei detenuti in seno alla Provincia Regionale di Trapani.
Alle 21.30 appuntamento con “Povera patria, di uomini, terre, antiche rapine e nuove illusioni”