0commenti | condividi | 27 Set 2011 |
A 23 anni dall’omicidio Rostagno
troppi misteri e strane “coincidenze”
Per gli editoriali e le inchieste sul delitto del sindaco di Castelvetrano Vito Lipari, sulla loggia segreta “Iside 2” che operava all’interno del circolo culturale ‘Scontrino’ (che faceva da copertura), e sui torbidi affari della politica locale, era stato avvisato “di non dire minchiate” dal boss di Castelvetrano, Mariano Agate. Ma era tutto il sistema a non tollerarlo più, mentre la sua popolarità aumentava a dismisura e lui negli ultimi mesi della sua vita – quando la ‘Primavera’ palermitana di Leoluca Orlando sconvolgeva assetti consolidati da tempo per quell’alleanza ‘anomala’ con i comunisti – meditava un impegno in politica con i movimenti della sinistra trapanese.
0commenti | condividi | 19 Ago 2011 |
A Castelvetrano la raccolta dell’origano antimafia
Per l’origano maturo di contrada Pileri a Castelvetrano è tempo di raccolta. E per l’occasione nel bene confiscato ed affidato alla «Fondazione San Vito» della Diocesi di Mazara del Vallo sono arrivati dieci scout di Padova impegnati a tempo pieno nella raccolta, cernitura e confezionamento dell’aroma.
Il clan «Impeesa» del gruppo «Padova 12» ha dato il cambio al gruppo parrocchiale di Treviso che già sui beni confiscati ed affidati alla fondazione guidata da don Francesco Fiorino ha svolto un campo d’impegno sociale.
0commenti | condividi | 26 Lug 2011 |
Libera ricorda Rita Atria
Un doveroso omaggio a una ragazza che seppe ribellarsi a un ambiente mafioso per scegliere la via della legalità. Con questo spirito il coordinamento provinciale trapanese di Libera ricorda Rita Atria, nel diciannovesimo anniversario della sua tragica scomparsa. Cresciuta in una famiglia strettamente legata alla criminalità organizzata di Partanna
0commenti | condividi | 24 Lug 2011 |
“La mafia costa a cittadini 560 miliardi l’anno”
560 miliardi di euro – ha ribadito Ciotti – è qui che bisogna andare a sottrarre tutto quello che è frutto di violenze ed illegalità, e soprattutto di sopraffazione, verso la vita e i diritti di tutte le persone. Ma la lotta alla mafia – ha ricordato il sacerdote – si fa a Roma, dove si fanno le leggi per contrastare questi crimini, e dove si possono fare anche leggi per avviare vere politiche sociali, sostegno alle famiglie, sostegno alla cultura..
0commenti | condividi | 15 Lug 2011 |
19 luglio, ricordare i morti e difendere i vivi
Palermo, 19 luglio 1992. E’uno di quegli assolati pomeriggi siciliani, quando Paolo Borsellino preme il pulsante del citofono della palazzina dove abita l’anziana madre. Ma prima che lei arrivi a premere quello dell’apriporta, qualcun altro spinge il pollice su un altro pulsante, provocando l’inferno in via D’Amelio, con l’uccisione del giudice e dei ragazzi della scorta.
Lei pensa subito ad una fuga di gas. E comincia a scendere le scale a piedi scalzi, per quei gradini pieni di pezzi di vetro, a causa delle finestre andate in frantumi.
0commenti | condividi | 13 Lug 2011 |
“Libero Cinema in Libera Terra”
arriva a Castelvetrano
LIBERO CINEMA IN LIBERA TERRA, il festival itinerante che porta il cinema nelle terre confiscate alle mafie e restituite alla legalità, giunge quest’anno alla sesta edizione e attraversa anche per il 2011 l’intera penisola.
In Sicilia quattro sono le tappe previste nel mese di luglio e dopo la tappa del 13 luglio a Siculiana (AG) tocca a Marinella di Selinunte: in piazza Scalo di Bruca a ridosso sul mare.
0commenti | condividi | 11 Lug 2011 |
Minacce per due articoli sulla curia trapanese
Presunto ammanco da un milione di euro
Minacce di morte per due giornalisti: Gianfranco Criscenti, collaboratore da Trapani del Giornale di Sicilia e dell’Agenzia Ansa, e Giuseppe Pipitone, della rivista «I quaderni de L’Ora».
Il riferimento è agli articoli pubblicati in questi giorni sull’inchiesta della procura relativa a un presunto ammanco di un milione di euro da parte di alcune onlus gestite dalla Curia.
0commenti | condividi | 9 Lug 2011 |
Saverio Romano, chiesta imputazione coatta
Il gip di Palermo Giuliano Castiglia non ha accolto la richiesta di archiviazione nell’indagine che vede il ministro dell’Agricoltura, Saverio Romano, indagato per concorso in associazione mafiosa. E’ stata chiesta dal gip l’imputazione coatta.
“Purtroppo ormai da quasi 20 anni il nostro Paese assiste ad uno spettacolare conflitto che in questi ultimi mesi all’approssimarsi della riforma giudiziaria si e’ acuito”
0commenti | condividi | 4 Lug 2011 |
La polizia pubblica l’identikit di Matteo Messina Denaro
La polizia scientifica ha creato un nuovo identikit del superlatitante Matteo Messina Denaro, indicato come il nuovo capo di Cosa Nostra. L’identikit è stato realizzato con l’Age Progression
Le ultime foto del boss, oggi 49enne, risalgono all’inizio degli anni ’90
0commenti | condividi | 3 Lug 2011 |
“La lezione di mio padre ucciso dalla mafia
e abbandonato dallo Stato”
Un omaggio al padre Beppe Alfano, ucciso nel gennaio del 1993, alla sua vita e alla sua passione per il giornalismo. Di politica c’è davvero poco nel libro di Sonia Alfano, edito da Rizzoli. C’è invece una storia, rimasta un mistero per tanti anni, che però sembra avere una possibilità di svolta. Una storia raccontata da chi allora aveva ventidue anni e oggi, da Presidente dell’Associazione nazionale familiari delle vittime di mafia e da europarlamentare, continua a pretendere la verità.
0commenti | condividi | 1 Lug 2011 |
La storia di un baglio a Castelvetrano
dal Barone di Sciacca ai Messina Denaro
Castelvetrano, contrada Torre di Seggio Staglio, mattina di primavera del 1946. Giuseppe Di Stefano, chiamato “u Barune di Sciacca”, si è svegliato presto perchè deve andare a caccia, ma la cacciagione quel giorno aveva un fuso orario diverso. Anche i suoi cani si stanno annoiando. Il Barone intravede una sagoma in fondo al terreno, vicino al recinto. Qualcuno gli sta rubando qualcosa: mira e spara. Colpito e affondato.
0commenti | condividi | 30 Giu 2011 |
Tra Partanna e Castelvetrano
sulle tracce di Matteo Messina Denaro
Castelvetrano, contrada Torre di Seggio Staglio, ore 03:30 del 19 maggio 2011. Da un furgone scendono circa dieci uomini, si immergono subito in mezzo agli ulivi. C’è un vecchio baglio.
La struttura ha un solo accesso e nessuna via di fuga alternativa. Gli uomini si dispongono a cerchio e tolgono la sicura dalle armi in dotazione. Sono Carabinieri e poliziotti delle sezioni Catturandi di Trapani e di Palermo. Il bersaglio è bello grosso: Matteo Messina Denaro.