Condanna definitiva per Liliana Signorello, ex presidente dell’associazione animalista “Laica” di Castelvetrano. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali dell’imputata che in Appello era stata condanna a 12 mila euro di multa. In primo grado, invece, era stata assolta. La Suprema Corte, confermando la sentenza di Appello, ha aggiunto anche il pagamento di 3 mila euro alla multa precedente. La Signorello venne denunciata dalla sezione Enpa di Castelvetrano perché avrebbe gestito rifiuti per animali abusivi, con 200 cani in condizioni penose. Nella sentenza viene chiarito che «l’imputata, pur avendo le competenze specifiche, trattandosi di un soggetto operante nel settore della tutale degli animali, a fronte delle evidenti condizioni di malessere degli animali, non si è in alcun modo attivata per porvi rimedio, agendo così nella piena coscienza di causare sofferenza agli animali e accettando la stessa».
«Siamo orgogliosi di questo risultato – ha commentato Elena Martorana, presidente della sezione Enpa di Castelvetrano – che è stato possibile grazie al contributo di diverse persone che hanno scelto di non chiudere gli occhi ed affrontare tutte le immaginabili difficoltà del caso. Un ringraziamento particolare va alla nostra presidente nazionale Carla Rocchi, che ci è stata accanto in questo difficile percorso; a Claudia Ricci, legale dell’associazione e all’avvocato Corinne Tamburello, sostituto processuale in tutte le udienze».