Come vivono i bambini di una borgata marinara come Marinella di Selinunte? La domanda potrebbe essere banale e la risposta potrebbe essere scontata. Ma così non è. Basta chiedere ai genitori dei bambini che hanno scelto di far seguire le lezioni ai propri figli nel plesso “San Giovanni Bosco” della frazione. Una scelta d’impegno: «I nostri bambini sono figli di questa borgata dove viviamo e qui vogliamo che frequentino la scuola» dicono i genitori. Lo scorso anno erano tre le classi: una dell’infanzia e due pluriclassi. Quest’anno si è aggiunta una prima con 10 bambini e così gli spazi già piccoli sono diventati insufficienti, tenendo conto anche del distanziamento previsto per le disposizioni anti Covid-19.
I genitori, quando a febbraio scorso gli onorevoli regionali del M5S destinarono 20 mila euro per il Comune di Castelvetrano e la Giunta annunciò di investirne 14 mila per una nuova aula prefabbricata a Marinella di Selinunte, si sono rincuorati. Ma quando la scuola è iniziata a settembre la classe non c’era ancora. E così lo spirito di collaborazione ha spinto l’imprenditore Orazio Torrente ad accogliere gratuitamente la classe dell’infanzia (sono 10 i bambini iscritti) nella sala congressi dell’hotel Admeto. Una soluzione “tampone” in attesa che la classe prefabbricata venisse montata. E, invece, a tutt’oggi non c’è ancora.
La vicenda ha preso ora una piega diversa. L’imprenditore Torrente non può più accogliere la classe nel suo hotel perchè le abbondanti piogge hanno allagato l’aula dove erano ospitati i bambini e ora è piena di muffa e Torrente deve risistemarla. Così la dirigente scolastica Vania Stallone è stata costretta a proporre il doppio turno alternato nel plesso di Marinella di Selinunte. Scelta che non è piaciuta ai genitori: «I nostri figli sono così costretti a stare a scuola fino alle 19 di sera – hanno detto – noi non manderemo i nostri bambini a lezione».
Al Comune il progetto per l’aula aggiunta prefabbricata è stato già approvato e l’affidamento alla ditta è stato già fatto, ma mancano alcune autorizzazioni (di altri enti) per l’avvio dei lavori. Tempi lunghi se si pensa che la donazione della somma destinata dagli onorevoli pentastellati al Comune risale a febbraio scorso. Spiegare tutto questo ai bambini di Selinunte è difficile. Loro hanno solo il diritto di andare a scuola nella loro borgata e di seguire le lezioni in una classe vera.
AUTORE. Max Firreri