“Matteo Messina Denaro è in Sicilia. Si nasconde lì, nel trapanese, dove è sempre stato. A me raccomandò di scappare in Venezuela e mi disse che avrebbe fatto lo stesso se non avesse avuto delle responsabilità. Lui aveva la responsabilita’ di essere il capo mandamento della provincia di Trapani. Non ha mai lasciato l’Italia nè la Sicilia perchè lì c’è chi lo protegge, e con quello che sta succedendo ai collaboratori di giustizia è anche tranquillo: nessuno lo tradirà mai”.
A sostenerlo è Salvatore Grigoli, uno dei killer piu’ spietati di Cosa Nostra, assassino reo confesso di don Puglisi e implicato nelle stragi di Firenze e negli attentati di Roma.
In un’intervista su Sette, in edicola giovedì, Grigoli da’ la sua versione su dove sia il temuto latitante. E il suo legale, l’avvocato Maria Carmela Guarino, commentando le dichiarazioni del suo assistito aggiunge che “da un lato il governo si prende i meriti degli arresti, dall’altro boicotta la lotta alla mafia. Senza intercettazioni e senza pentiti gli arresti non si possono fare. I processi per le stragi sono la prova dei risultati ottenuti grazie ai collaboratori di giustizia, sono state le loro dichiarazioni a spianare la strada per arrivare alla verita’. Forse è quello che non si vuole“.
AUTORE. Adnkronos
Cavolo, per la querelle sui locali di Castelvetrano vi spellate i polpastrelli per prendere una posizione o dispensare condanne o assoluzioni, sul VOSTRO caro concittadino nonchè boss latitante neanche una parola. VIGLIACCHI, latitanti come lui.
Quando verrà catturato, saremo in pochi a festeggiare!!!
Aspè… che c’entra? Vuoi saperla tutta? Se ne andrà Messina Denaro, ma non arriverà lo Stato caro mio. La cattura di Messina Denaro mi preoccupa. Hai letto bene, la preoccupazione è il sentimento più forte che provo se penso all’evenienza. Non mi sento tutelato da uno Stato che non ha manco soldi per la benzina delle volanti, i cui rappresentanti spesso hanno avuto o sono coinvolti in un fenomeno, quello mafioso, che dicono di voler combattere. Non saremo liberati, ci sarà solo un momentaneo vuoto di potere.
La mia risposta ti fa schifo? Ti do ragione, fa schifo anche a me che la sto scrivendo, mi fa MOLTISSIMO SCHIFO, ma riflette la mia analisi soggettiva a dati che sono oggettivi e da tutti verificabili. Chi sta protestando adesso davanti Palazzo Madama? Chi sta sabotando la giustizia? E questo me lo chiami Stato? E’ bello fare gli idealisti, fin quando non arriva la realtà a darti i calci sui coglioni. Noi siamo soli.
Bene, bravo, bis! Torna pure alla diatriba sul locale!!! Non preoccuparti di chi nonostante non ha i soldi per la benzina alla volante si impegna, non perchè è un eroe (termine orribilmente abusato)ma più semplicemente perchè fa il suo lavoro. Quelli, gli eroi intendo, sono i morti tuoi conterranei, avete avuto anche un sindaco ucciso dalla mafia, ma tu eri impegnato a discutere della fiera paesana immagino, il prospetto della chiesa del paessello, e lui intanto moriva, come hai detto bene tu “da solo”. Voi non c’eravate!
Shantaram quindi? Rispolvero il Carcano 91/38? Quale gesto plateale dovremmo fare per accontentarti? Hanno impiegato aerei capaci di distinguere le pecore dalle persone per trovarlo, e possibilmente poi non c’è la carta per le fotocopie. Io dico: prima creare le condizioni per una legalità permanente, poi il resto.
Levando Saddam di mezzo, certo l’Iraq non è diventato un Paese civile. Ma sei troppo preso dal tua voglia di puntare il dito su questo e quello per poter capire il mio ragionamento.
“…le condizioni per una legalità permanente…” mi perdonerai se ti cito, ve le dovete creare voi, ancora con sto caxxo di aiuto dall’alto, ma quando sarete capaci di crearvi il vostro futuro, la vostra dignità? Sempre ad aspettare che qualcuno (naturalmente l’altro) faccia il primo passo!!! Nessun gesto plateale, assolutamente, trovo indecente che quasi ci si accapigli per cose “cosi'” e zero per le cose che vi tormentano la vita, rendono la Sicilia soltanto mare e sole. Non è forse troppo poco? Il mio è dolore per una terra magnifica popolata però dal torpore,dalla vigliaccheria, dalla connivenza, dall’atteggiamento mafioso che impernea ogni singolo siciliano, e a chi non ci sta non resta che emigrare…per coraggio o rassegnazione!
“dall’atteggiamento mafioso che impernea ogni singolo siciliano”. Questa è un’offesa gratuita comunque. Chi sei, un discepolo di Lombroso? Addiopizzo non è niente? Confindustria che caccia gli imprenditori collusi non è niente? Ma sono due esempi a caso di una sterminata serie che certo sono prova tangibile del risveglio delle coscienze, ma insisto che il mio era TOTALMENTE un altro discorso.
Esempio pratico: ha senso fare una security parade una volta ogni 20 anni? Ricordo di un ragazzo che stava vicino via Marco Minghetti, dietro i vetri blindati, col Fal. Era il ’92 mi pare, avevo 9 anni e vedevo tutto sto gran traffico di soldati. Adesso che quel ragazzo avrà finito la leva da un pezzo, si è forse risolto qualcosa?
Ti è mai capitato che magari per acquistare il giornale o le sigarette non trovando posteggio nei pressi del giornalaio o tabaccaio decidevi di lasciare “un attimo” la macchina in mezzo alla strada creando dietro di te una colonna sterminata di auto che aspettavano che ti togliessi di mezzo? O più semplicemente scambiare la pubblica via per il salotto di casa e fermarti sempre con l’auto a salutare un amico? Anche questo, per quanto mi riguarda è atteggiamento mafioso.
Tu hai una visione distorta dei siciliani.
Sarà sicuramente come dici tu, ma permettimi di farti partecipe di una vicenda che mi ha visto coinvolto: ti premetto che non sono siciliano, nel senso che non sono nato li, ma ho sposato una siciliana, delle tue parti. E’ lei, a dire la verità che segue le vicende della sua terra anche grazie a questo sito. Un giorno di alcuni anni fa ci trovavamo all’interno del centro commerciale di Castelvetrano e mentre prendevamo il caffè vedo mia moglie cambiare in viso. Era diventata rossa in volto che pensavo stesse male. Le chiedo cosa avesse, lei mi dice di stare bene e di volersene andare via non prima di avere invitato due donne a vergognarsi. Successivamente dopo molte insistenze mi racconta cosa aveva sentito dire a quelle “signore” che erano accanto a noi. Parlavano dell’arresto di Grigoli, personaggio conosciuto in paese e da poco tempo al gabbio per i noti legami con la mafia di matteo messina denaro. Bene, le due donne si lamentavano che a causa del sequestro dei beni, la moglie non aveva di che mangiare e che alcuni amici le facevano la spesa o le portavano da mangiare. Dicevano le due: “ma cosa c’entrano loro, gente perbene, poi così, tutto sequestrato che non ha i soldi per mangiare,ed altre riflessioni simili condite con apprezzamenti sugli “sbirri”, i giudici e gli infami. Mia moglie, e mi perdonerai se mi fido di lei, con profondo dolore, perchè quella è la sua terra, dopo quella vacanza non è voluta più tornare perchè convinta che la gente in Sicilia non cambierà mentalità perchè non ha voglia di sbattersi! La mafia è una scusa per non fare, per non partecipare alla vita democratica che ci impone il vivere in “branco”.Sicuramente sono stato eccessivo nel definirvi tutti uguali e me ne dolgo, ma non posso fare a meno di notare che c’è un problema culturale con cui dovete fare i conti. Fino ad allora starete alla finestra ad aspettare che qualcun’altro faccia il primo passo e così nessuno lo farà mai. Non credo sia un caso che l’unico con cui abbia discusso sei tu e nessun altro. Ma come dici tu,ho una visione distorta.
Sono un siciliano, per fortuna abbastanza obiettivo da non ridurmi a difendere ciecamente l’indifendibile, ovvero quella nostra mentalità che storicamente ci caratterizza come popolo tendente all’inattivismo. E’ per questo che sposo in pieno la disamina di Shantaram nell’ultimo suo commento. Certe dinamiche odiose (vedi episodio del caffè al centro commerciale) sono purtroppo frequenti e possono essere colte anche da coloro che come me vivono in questa terra e non solo da quelli che vivono altrove. Ad indignarcene siamo in pochi, ad avallarle più di qualcuno in più, a mostrare indifferenza forse, quelli che scelgono di collocarsi nel “comodo” status del “non far torto a nessuno”..