Il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto il ricorso che l’impresa Barresi Spa aveva intentato contro l’Amministrazione Comunale chiedendo un risarcimento di circa 3 milioni di euro.
I fatti risalgono al mese di luglio del 1998, con la presentazione, da parte dell’impresa Barresi, di un progetto con il metodo del project financing, per la concessione e la gestione degli impianti di pubblica illuminazione della città e delle borgate, per un importo di circa 68 miliardi delle vecchie lire.
Nel 2002 la Giunta Comunale, guidata da Pompeo, con apposita delibera rigettò la proposta della ditta Barresi, ritenendola di difficile concretizzazione. I responsabili dell’azienda decisero di rivolgersi al avv. Gaetano Armao, l’attuale assessore regionale, per presentare un ricorso al Tar di Palermo contro l’atto amministrativo.
Dopo un lungo iter processuale, seguito dagli avvocati dell’ufficio legale comunale, nei giorni scorsi il Tar con sentenza n° 572/2012 ha definitivamente respinto le richieste della ditta, ivi compreso il risarcimento milionario, accogliendo le ragioni del Comune, che era difeso dall’Avvocato Francesco Vasile.
AUTORE. Comune di Castelvetrano
Bene almeno una buona notizia per le tanto magre casse del Comune!!!!
Leggendo su twitter il testo dell’articolo ho avuto un mezzo colpo (o_O) pensavo fosse soccombente il comune.
Meno male! Tre milioni che non dovremo ripianare a forza di tasse!
non vi preoccupate ,basta scippare i fondi del belvedere ,e le tasche dei castelvetranesi sono salve…
Scusatemi ma questo Avv. Gaetano Armao è lo stesso che ha difeso la Belice Ambiente contro i Comuni di Santa Ninfa e Gibellina, soci proprietari della stessa Belice Ambiente e di come anche in quel caso l’operato dell’Avv. Armao sia stato sconfessato dal TAR?
BRAVO L’AVV. FRANCESCO VASILE I MIEI COMPLIMENTI
Salve, mi sento in obbligo di pubblicare un commento su questo sito per dare riscontro a chi manifesta il proprio, gratuito(in ogni senso), giubilo “a prescidere” per una rispettabilissima sentenza del TAR.
Sarebbe bene innanzitutto mostrare un po più di rispetto per chi in questa vicenda ha perso un po più che qualche minuto necessario per scrivere un messaggino tanto banale quanto superficiale, come i dipendenti della ditta Barresi e il titolare stesso che non pretendo che voi conosciate.
In secondo luogo volevo precisare che le parole “DEFINITIVAMENTE RESPINTO”, riportate nell’articolo, non sono corrette in quanto l’ordinamento giurisprudenziale in Italia ed in Sicilia in particolare prevedono un altro grado di giudizio dal quale non vediamo perché dovremmo esimerci.
grazie per lo spazio concessoci e arrisentirci.