Inizierà nei prossimi giorni, su questo blog, un’interessante rassegna dedicata ai dolci della tradizione siciliana. Ma lasciamo che sia Adriana Montalbano a presentarci la sua nuova rubrica online:

Raccontare un dolce raccontando le donne della Sicilia. Ci penso da un pò. Mi è venuto in mente stringendo tra le mani un tarallo ricoperto di “velata”, era il giorno “di li morti” , perché da noi è così che si chiama il 2 Novembre. Il tarallo in questione lo aveva fatto mia madre; ed è pensando alle sue mani dolci e capaci che ho deciso di provarci.

Racconterò un pezzetto della mia terra. Lo farò attraverso le sue donne, le sue casalinghe, le sue “dolciere” , mi piace chiamarle così ancora oggi. Racconterò i loro ricettari, quelle pagine ingiallite dal tempo, macchiate da ricordi che profumano ancora di vaniglia; quelle grafie approssimate, quei consigli di cottura e quei promemoria segnati in rosso: “meglio aggiungere anche cinguanda grammi di sugna”; dove questo “cinguanda” diventa l’espressione più vera e più viva di una cultura semplice e genuina.

Non correggerò questo piccolo errore, perché è proprio da qui che nasce questo viaggio.
“Cinguanda grammi di sugna”…e presto imparerete anche voi che “sugna” significa strutto.

Adriana Montalbano

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