Inizierà nei prossimi giorni, su questo blog, un’interessante rassegna dedicata ai dolci della tradizione siciliana. Ma lasciamo che sia Adriana Montalbano a presentarci la sua nuova rubrica online:
AUTORE. Adriana MontalbanoRaccontare un dolce raccontando le donne della Sicilia. Ci penso da un pò. Mi è venuto in mente stringendo tra le mani un tarallo ricoperto di “velata”, era il giorno “di li morti” , perché da noi è così che si chiama il 2 Novembre. Il tarallo in questione lo aveva fatto mia madre; ed è pensando alle sue mani dolci e capaci che ho deciso di provarci.
Racconterò un pezzetto della mia terra. Lo farò attraverso le sue donne, le sue casalinghe, le sue “dolciere” , mi piace chiamarle così ancora oggi. Racconterò i loro ricettari, quelle pagine ingiallite dal tempo, macchiate da ricordi che profumano ancora di vaniglia; quelle grafie approssimate, quei consigli di cottura e quei promemoria segnati in rosso: “meglio aggiungere anche cinguanda grammi di sugna”; dove questo “cinguanda” diventa l’espressione più vera e più viva di una cultura semplice e genuina.
Non correggerò questo piccolo errore, perché è proprio da qui che nasce questo viaggio.
“Cinguanda grammi di sugna”…e presto imparerete anche voi che “sugna” significa strutto.Adriana Montalbano
Grande!!!! Interessantissima rubrica.
Mi piace pensare che i dolci siciliani siano il lascito buono delle popolazioni che nei secoli si sono avvicendate nella dominazione della bellissima e ricca isola e che, la maestria dei siciliani abbia elevato ad un trionfo per il palato i semplici ingredienti del luogo. Sugna é però una parola italiana. L’iniziativa è davvero bella permette di continuare a dare “un morso” alla storia :)
Sì, è una parola italiana…poco conosciuta, siamo soprattutto noi meridionali a utilizzarla. La mia è comunque una scelta voluta, mia nonna è così che ha sempre chiamato lo strutto, e io da piccola mi chiedevo cosa potessere essere, visto che non leggevo questa parola in nessun pacchetto degli ingredienti da lei utilizzati per preparare i dolci.
La ringrazio e spero che possa seguire e apprezzare i prossimi “pezzi dolci”.
Un saluto,
Adriana
Anche a casa mia si è sempre usato dire sugna…In seguito, un episodio che non ricordo bene, mi ha portata a cercare tale parola sul dizionario. Non mi perderò nessuna tappa di questo “dolce viaggio”. Cordialità