“Non intendiamo rievocare un personaggio che tanto male ha fatto a questo territorio, ma solo investire in percorsi culturali di rinascita”. Lo ha detto all’Ansa il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano alla vigilia del primo anniversario dell’arresto di Matteo Messina Denaro. Il boss latitante per 30 anni e arrestato il 16 gennaio 2023, era originario di Castelvetrano e in città vivono i suoi familiari. “Vogliamo commemorare i nostri eroi e riportare Castelvetrano ai fasti di una volta”, dice il sindaco.
Il primo cittadino ricorda l’intitolazione del circolo didattico ‘Ruggero Settimo’ al piccolo Giuseppe Di Matteo e aggiunge: “Ristruttureremo presto la casetta in stile liberty all’interno della villa ‘Falcone-Borsellino’, solo attraverso alcune azioni si da un taglio col passato”. “In questa nostra città – dice ancora Alfano – la mafia è stata nostra vicina di casa e il percorso culturale intrapreso non sarà certo facile. Ma ci sono segnali di speranza: evidenze scientifiche danno certezza che alcuni familiari di mafiosi hanno intrapreso percorsi diversi, di distacco, capendo che con la mafia è strada che non spunta”.