AUTORE. RedazioneMa torniamo alla situazione: io in quel momento mi sentivo ormai minacciato e DOVEVO e VOLEVO solo trovare un modo per levarmi d’impaccio e partire con l’auto.
Naturalmente non potevo andare allo sportello e confrontarmi con 3 (erano ormai in 3, appesi allo sportello lato passeggero) “ospiti”, per nulla tranquilli e disposti al dialogo, così ho deciso di prendere dal bagagliaio un bloccasterzo, in passato chiamato e pubblicizzato “antifurto con le palle” a causa della sua forma: un manico di legno massiccio con in cima un blocco d’acciaio per fissare il volante.
La mia speranza era di intimorirli e levarmi da lì.La reazione ottenuta è stata opposta: altri “ospiti” si sono aggiunti e in pochi secondi mi si è formato un capanno intorno per prendere l’attrezzo, senza peraltro che io avessi potuto nemmeno avvicinarmi allo sportello lato passeggero, giusto per farvi capire la situazione di ACCERCHIAMENTO in cui ci trovavamo.
E’ importante che capiate la DINAMICA degli avvenimenti, e che le vittime NON ERANO GLI OSPITI, in grande soprannumero, ma MIA MOGLIE ED IO, incapacitati a lasciare il posto a causa e per volontà loro.Questa è la cosa che tengo a specificare, e che i giornali hanno presentato in maniera diciamo “incompleta”, lasciando anche intendere che io volessi ATTACCARE.
Avessi voluto spaccare un paio di teste, l’avrei fatto senza problemi all’approcciare del primo “ospite”.
Non l’ho fatto, perché il mio scopo era intimidire per poter lasciare la struttura assieme a mia moglie.Ci tengo a mettere l’accento sulla REAZIONE degli “ospiti”.
Loro si sentivano in DIRITTO di PRETENDERE la cancellazione di una foto dal telefonino di mia moglie.
A tal proposito sono stati pronti a scatenare una rissa, insistendo e insistendo e INSISTENDO e MINACCIANDO una donna gracile, alta un metro e sessanta.
Non solo, nel momento in cui il marito si è mostrato non remissivo alla loro AGGRESSIONE PASSIVA, se così vogliamo chiamarla (mi hanno provocato per parecchi minuti e solo il mio sangue freddo ha impedito che qualcuno si facesse davvero male), si sono COALIZZATI per IMPEDIRE che la situazione cambiasse.
NON HANNO CAMBIATO il loro comportamento aggressivo, hanno anzi rinforzato la loro parte nonostante fossero in TORTO MARCIO.Comunque, di lì a poco è arrivata la pattuglia dei Carabinieri e a quel punto, pur se con difficoltà (da parte degli “ospiti”, naturalmente), la situazione si è calmata.
Qui c’è da notare un’altra cosa riguardo la cultura degli “ospiti”: il cattivo ero diventato io.
Non c’era più il loro tentativo di PRETENDERE SOLDI da DIPENDENTI PUBBLICI per lasciar loro eseguire il loro lavoro, non c’era più il loro atteggiamento MINACCIOSO nei confronti di due donne gracili, no, il cattivo ero diventato io che volevo portare via mia moglie dal posto.
Per diversi minuti hanno continuato a saltellare davanti ai Carabinieri della pattuglia indicando il bloccasterzo e me, cercando di convincerli che ero io quello pericoloso. Ero io che ero andato lì per attaccarli, capito?
Per fortuna i Carabinieri hanno capito la situazione e il resto è cronaca.Prima di concludere la mia testimonianza sull’accaduto, vi pongo un quesito: cosa sarebbe successo, se queste due donne fossero andate col furgoncino a prendere i cani e la consegna si fosse svolta in un angolo isolato, non sotto gli occhi di tutti gli altri “ospiti” della struttura e degli operatori della stessa?
Dove si sarebbero fermati, gli “ospiti”, se non ci fossero stati testimoni?
SI SAREBBERO FERMATI?
E se al posto di mia moglie e della sua collega ci fosse stata vostra figlia?Qui termina la mia testimonianza sull’accaduto ed inizia una disquisizione di carattere generale, sociale e politico sulla questione immigrazione, per chi avrà la gentilezza o il piacere di continuare a leggere.
1 Giugno 2015 | Redazione | CONDIVIDI SU FACEBOOK |
Senza entrare nel merito della spiacevole, pericolosa vicenda occorsa, scusate, ma di quale forza “esterna” non “credibile” si tratta?
Sig. Maltese a mali estremi, estremi rimedi. Secondo me lei ha ragionato troppo in quel momento, con quei selvaggi questo non si può fare. La prossima volta fugga con l’auto e poi si vedrà.