“Mia moglie minacciata da alcuni ospiti della Locanda” momenti di tensione al centro di accoglienza – parla il marito

In riferimento alla precedente notizia su un fatto avvenuto nei pressi del noto centro di accoglienza di Castelvetrano. Riportiamo fedelmente il messaggio che abbiamo ricevuto da parte di Marco Maltese, marito della donna coinvolta.

Per prima cosa una PREMESSA: non esiste razzismo in casa mia, non c’è mai stato, in famiglia abbiamo amici da Palestina, Tunisia, Algeria, Iraq, Indonesia e naturalmente un numero molto più abbondante nei paesi occidentali, conosciuti nelle più diverse occasioni, che stessero chiedendo indicazioni stradali, o in missione di lavoro mia o di mio padre.
Considero chi giudica in base al colore della pelle un cretino.

Quello che è accaduto alla Locanda l’altro giorno l’altro giorno non è stato, fortunatamente, un fatto molto grave e non giustificherebbe un articolo ulteriore in proposito, rispetto a quelli che sono stati già pubblicati da diverse testate. Non mi sono messo al computer quindi solo per scrivere un paio di puntualizzazioni sull’accaduto. Quello che voglio fare con questo articolo è tentare di aprire un po’ di occhi sulla REALE situazione italiana. Naturalmente, assieme ad alcuni FATTI che riporterò, e che difficilmente potreste aver letto sui giornali, includo mie opinioni, più o meno opinabili. Ma che anche solo apprendiate di questi FATTI sarà per me già valso il tempo speso a scrivere.

Quello che è successo alla Locanda è, sintetizzando quello che gli articoli NON HANNO DETTO O HANNO DISTORTO, ciò che segue.
Mia moglie si è trovata alla Locanda MINACCIATA da 2-3 “ospiti”, impedivano al furgoncino del canile di lasciare la struttura, mantenendo la portiera del furgone aperta e quasi entrando nel furgone.
Io per coincidenza sono venuto a sapere, praticamente in tempo reale, che mia moglie aveva chiamato i carabinieri (non ha chiamato me, ma il canile) e capendo che una situazione critica era in corso, mi sono precipitato alla Locanda per proteggere mia moglie.
Voi non l’avreste fatto?
Al momento del mio arrivo, ho trovato infatti il furgoncino fermo con la collega di mia moglie lato guida e mia moglie nel lato passeggero con lo sportello aperto e due “ospiti” appoggiati, agitati e con fare minaccioso.

Ho cercato di mantenere la calma, mia moglie è riuscita a scendere e mi ha incitato ad andare via. Al che le ho detto di salire in macchina per partire.

Il problema si è ripetuto: appena mi sono seduto in auto, gli “ospiti” si sono appoggiati allo sportello della mia auto impedendomi di fatto di partire senza metterli a rischio. Avrei potuto benissimo partire e trascinarli finché non si fossero staccati, ma questo avrebbe comportato sicuramente problemi successivi, danni a loro e alla mia vettura e avrebbe potuto finire molto male se gli fosse finito magari un piede sotto la ruota dell’auto.

La situazione però in questi pochi istanti, non più di due minuti, era già mutata: da due che erano appesi allo sportello del furgoncino, altri si erano fatti avanti sul piazzale vedendomi scendere dall’auto, e io mi sentivo ovviamente minacciato. Non erano meno di dieci sul piazzale, per quanto quelli veramente agitati fossero 4 o 5, e si tenevano a un paio di metri dalla mia vettura.

Il mio scopo, comunque, era tirarci fuori dalla situazione. In auto mia moglie mi ha comunicato il motivo di tanta rabbia da parte degli ospiti: aveva scattato UNA FOTO con il cellulare e loro volevano che lei la cancellasse.
Ora, per quel che so io non nessuno può fare ostaggi in Italia con alcuna scusa e tantomeno pretendere alcuna azione da qualcuno.
Si chiama LIBERTA’ ed è uno dei principi che l’Occidente ha guadagnato attraverso secoli di evoluzione sociale e civile.

Ma torniamo alla situazione: io in quel momento mi sentivo ormai minacciato e DOVEVO e VOLEVO solo trovare un modo per levarmi d’impaccio e partire con l’auto.
Naturalmente non potevo andare allo sportello e confrontarmi con 3 (erano ormai in 3, appesi allo sportello lato passeggero) “ospiti”, per nulla tranquilli e disposti al dialogo, così ho deciso di prendere dal bagagliaio un bloccasterzo, in passato chiamato e pubblicizzato “antifurto con le palle” a causa della sua forma: un manico di legno massiccio con in cima un blocco d’acciaio per fissare il volante.
La mia speranza era di intimorirli e levarmi da lì.

La reazione ottenuta è stata opposta: altri “ospiti” si sono aggiunti e in pochi secondi mi si è formato un capanno intorno per prendere l’attrezzo, senza peraltro che io avessi potuto nemmeno avvicinarmi allo sportello lato passeggero, giusto per farvi capire la situazione di ACCERCHIAMENTO in cui ci trovavamo.
E’ importante che capiate la DINAMICA degli avvenimenti, e che le vittime NON ERANO GLI OSPITI, in grande soprannumero, ma MIA MOGLIE ED IO, incapacitati a lasciare il posto a causa e per volontà loro.

Questa è la cosa che tengo a specificare, e che i giornali hanno presentato in maniera diciamo “incompleta”, lasciando anche intendere che io volessi ATTACCARE.
Avessi voluto spaccare un paio di teste, l’avrei fatto senza problemi all’approcciare del primo “ospite”.
Non l’ho fatto, perché il mio scopo era intimidire per poter lasciare la struttura assieme a mia moglie.

Ci tengo a mettere l’accento sulla REAZIONE degli “ospiti”.
Loro si sentivano in DIRITTO di PRETENDERE la cancellazione di una foto dal telefonino di mia moglie.
A tal proposito sono stati pronti a scatenare una rissa, insistendo e insistendo e INSISTENDO e MINACCIANDO una donna gracile, alta un metro e sessanta.
Non solo, nel momento in cui il marito si è mostrato non remissivo alla loro AGGRESSIONE PASSIVA, se così vogliamo chiamarla (mi hanno provocato per parecchi minuti e solo il mio sangue freddo ha impedito che qualcuno si facesse davvero male), si sono COALIZZATI per IMPEDIRE che la situazione cambiasse.
NON HANNO CAMBIATO il loro comportamento aggressivo, hanno anzi rinforzato la loro parte nonostante fossero in TORTO MARCIO.

Comunque, di lì a poco è arrivata la pattuglia dei Carabinieri e a quel punto, pur se con difficoltà (da parte degli “ospiti”, naturalmente), la situazione si è calmata.
Qui c’è da notare un’altra cosa riguardo la cultura degli “ospiti”: il cattivo ero diventato io.
Non c’era più il loro tentativo di PRETENDERE SOLDI da DIPENDENTI PUBBLICI per lasciar loro eseguire il loro lavoro, non c’era più il loro atteggiamento MINACCIOSO nei confronti di due donne gracili, no, il cattivo ero diventato io che volevo portare via mia moglie dal posto.
Per diversi minuti hanno continuato a saltellare davanti ai Carabinieri della pattuglia indicando il bloccasterzo e me, cercando di convincerli che ero io quello pericoloso. Ero io che ero andato lì per attaccarli, capito?
Per fortuna i Carabinieri hanno capito la situazione e il resto è cronaca.

Prima di concludere la mia testimonianza sull’accaduto, vi pongo un quesito: cosa sarebbe successo, se queste due donne fossero andate col furgoncino a prendere i cani e la consegna si fosse svolta in un angolo isolato, non sotto gli occhi di tutti gli altri “ospiti” della struttura e degli operatori della stessa?
Dove si sarebbero fermati, gli “ospiti”, se non ci fossero stati testimoni?
SI SAREBBERO FERMATI?
E se al posto di mia moglie e della sua collega ci fosse stata vostra figlia?

Qui termina la mia testimonianza sull’accaduto ed inizia una disquisizione di carattere generale, sociale e politico sulla questione immigrazione, per chi avrà la gentilezza o il piacere di continuare a leggere.

Anni fa, c’erano le QUOTE per chi voleva prendere residenza in Italia.

Non ricordo i numeri esatti, ma mi pare che fosse qualcosa come 10.000 persone ALL’ANNO dalla Polonia, per esempio.

Non sono uno specialista, quindi non sono aggiornato, forse le quote ci sono ancora adesso, forse no. Quote che oltretutto richiedono TITOLI PROFESSIONALI per concedere la RESIDENZA in Italia.

Certo che se ci fossero ancora le quote sarebbe una bella incoerenza, visto il numero di migranti privi di qualunque qualifica che arrivano clandestinamente ad arricchire culturalmente il nostro paese.

Le quote furono fissate (e sono ancora ben attive e salvaguardate da gran parte dei paesi nel mondo) per l’ovvio motivo che un paese può soltanto “assorbire” e integrare nel suo tessuto sociale soltanto una certa percentuale di popolazione straniera in un dato periodo di tempo.

Oltretutto, molti paesi limitano enormemente l’immigrazione di persone prive di qualifiche professionali, anche qui con l’ovvio fine di AUMENTARE la qualità della popolazione e non invece diminuirla, e di non riempire il paese di manovali che si ritroverebbero comunque a non poter lavorare.

Anche l’Italia, a che so io, pone simili “barriere”: è facile per un dentista venire ad abitare in Italia, è molto più difficile per qualcuno senza alcuna qualifica professionale.
Ora veniamo al dunque: è un FATTO che gli immigrati clandestini siano in stragrande maggioranza privi di qualunque titolo di studio. Molti di questi non sono nemmeno registrati in alcuna anagrafe, nemmeno al loro paese. Questo lo menziono perché molti pensano che il mondo sia tutto uguale, che segua regole precise, e che queste regole siano valide più o meno ovunque.
NON E’ COSI’.

Ci sono zone di paesi del terzo mondo dove non viene utilizzato alcun cognome, ad esempio, e se una persona non esce da quel paese non viene registrata da nessuna parte. Ci sono zone di paesi dove la gente vive ancora in maniera molto primitiva, dove non esiste anagrafe, né ci sono scuole come le intendiamo noi.
Ecco, parte di queste persone stanno giungendo in Europa. Una MINIMA PARTE della popolazione africana e araba.
Sono persone che provengono da paesi di cultura PROFONDAMENTE DIVERSA da quella occidentale, e gran parte di queste persone non è assolutamente disposta e nemmeno in grado di cambiare i loro valori con i nostri, a partire dai valori religiosi.

Misurare le differenze culturali non è compito facile, non credo siano mai stati condotti studi in proposito, ma del resto pensare che tutte le culture siano più o meno uguali (e questo include anche il comportamento intrinseco di ogni componente di quella cultura, inclusa la sua propensione a mentire o rubare o stuprare) è estremamente ingenuo… o direi anche piuttosto stupido.

Esistono NUMERI che provano che ci sono popolazioni più aggressive e altre meno.
Del resto, è facile osservare differenze fisiche fra le varie popolazioni. Rifiutare che ci siano anche differenze mentali è semplicemente ridicolo.
Ad ogni modo, ci sono dei FATTI che possono far capire quanto diverse due culture siano.
Prendo a esempio la Svezia, paese sul quale ho trovato un dato ufficiale, a mio parere agghiacciante.

La Svezia conta quasi 10 milioni di persone sul territorio, e qualcosa come 400mila di questi sono musulmani, dei quali una buona parte mantenuti in tutto e per tutto dagli svedesi con le loro tasse. La notizia è questa: fatta la proporzione fra il numero di svedesi e musulmani, risulta che per ogni stupro commesso da uno svedese, 23 stupri (VENTITRE) vengono commessi da musulmani.

A questo punto ci tengo a ricordare la mia premessa a inizio articolo: non c’è razzismo, qui.
C’è soltanto l’ACCETTAZIONE DELLA REALTA’ DELLE COSE.

Del resto, non esiste una RAZZA musulmana, trovate musulmani ovunque nel mondo: paesi arabi, Micronesia, Africa, tutti di “razze” diverse. Anche voi potreste diventare musulmani il mese prossimo. Il problema, qui, è CULTURALE.

Non c’è nulla di male ad ammetterlo: la cultura occidentale è meno violenta e aggressiva di quella islamica, o africana, o araba.
Non starò qui a disquisire del fatto che i poveri africani e arabi si scannano fra loro dalla notte dei tempi e che gli vengono fornite armi da Russia e USA. Questo è indubbiamente un FATTO.

Ma è anche un FATTO che non appena queste popolazioni si impossessano di denaro, invece di spenderlo per COSTRUIRE, lo spendono per cercare di SOTTOMETTERE le popolazioni vicine. Coincidenza, ISLAM significa sottomissione, e se anche in teoria il termine è inteso come sottomissione ad Allah, in pratica si trasforma in sottomissione globale e totale di tutti ad Allah, con tutto ciò che ne consegue.

Ci tengo a rinfrescare che qui non c’è in gioco alcun razzismo: aggiungo che naturalmente, tanti immigrati arrivano in Italia con buone intenzioni, sono sinceri nella loro fuga e nel loro desiderio di integrarsi senza violenza, di MIGLIORARSI e vivere semplicemente una vita dignitosa lontano dalla guerra, rispettando il posto che li ospita. Non tutti i cervelli sono uguali.

Ma purtroppo, lo scrivo in maiuscolo: PURTROPPO, la differenza culturale crea un attrito enorme.
Oltre all’attrito culturale bisogna aggiungere il fatto che l’Italia non è in grado, e ribadisco NON E’ IN GRADO, di accogliere il numero di immigrati che ormai quotidianamente approdano (o meglio vengono prelevati al largo delle coste libiche, completando di fatto il lavoro che gli scafisti soltanto iniziano… tanto che se non si trattasse di imbarcazioni militari italiane ci sarebbero tranquillamente gli estremi per denuncia e trattamento identici a quelli riservati agli scafisti. Invece sono imbarcazioni ufficiali italiane e quindi è tutto legale, il governo decide. Mi chiedo anche se il fatto di prelevare i “profughi” al largo delle coste libiche non sollevi gli scafisti anche di qualunque responsabilità. Dopotutto, finché non approdano in Italia, gli scafisti non sono che persone che vanno in mare in barca).

Quando dico che l’Italia non è in grado mi riferisco al fatto che non solo il paese è sull’orlo del collasso e si accolla fra i 35 e i 50 euro di manutenzione per ogni clandestino, ma anche al fatto che nulla, NULLA, N U L L A viene fatto per tentare di integrare i clandestini nel tessuto sociale italiano.

Del resto, con oltre il 40% di disoccupazione giovanile fra gli italiani, è ovvio che trovare un lavoro per altre centinaia di migliaia di persone non italiane, senza documenti, senza credenziali, e con cultura, appunto, diversa, risulta praticamente impossibile.
L’Italia sguazza in brutte acque, e in aggiunta ci tiriamo dentro centinaia di migliaia di clandestini ogni anno.
Clandestini che pagate voi, con le vostre tasse.

Pensiamo anche al fatto che le forze dell’ordine si vedono tagliare fondi ogni anno: mi risulta che ci siano parecchie auto senza benzina, che negli uffici non ci sia carta per la stampante e in generale grosse ristrettezze per Carabinieri e Polizia.
Però per far arrivare e per mantenere frotte di immgirati i soldi ci sono.

Forse perché Carabinieri e Polizia non possono istituire succulenti bandi di concorso sui quali ricamare favori e tangenti, mentre ogni appalto per accogliere clandestini significa centinaia di migliaia di euro di introito ogni mese.

Alla spesa di mantenimento aggiungete poi le spese sanitarie, incluse le malattie che erano state debellate in Occidente, come TBC e scabbia. Le cure le pagate sempre voi, con le tasse.
Aggiungete anche le spese addizionali delle forze dell’ordine, che si trovano con più criminali da gestire, con gente che non riconosce alcuna autorità e che risulta praticamente ingestibile dagli agenti, non solo per il loro atteggiamento strafottente, ma anche perché poi i giudici molto spesso li trattano più favorevolmente che gli italiani stessi, per il fatto che sono dei “poveri profughi”.

I poveri profughi sono persone che, in gran parte, non hanno nulla da perdere, e hanno tanti motivi per odiarci. Il motivo principale è che ai loro occhi noi siamo ricchi, e questo è indubbiamente vero, ma da nessuna parte sta scritto che dobbiamo essere obbligati a tirarci in casa gente irrispettosa e profondamente diversa sotto il profilo culturale.

Credo che se invitate qualcuno in casa, e questo qualcuno rivela odio nei vostri confronti, lo prendete subito e lo buttate fuori, giusto?
A questo aggiungete il fattore religioso, e quindi il rischio. A chiunque sia in grado di leggere l’inglese, suggerisco di iscriversi alla pagina Facebook ISLAM EXPOSED, in maniera da capire meglio l’islam e quello che l’islam provoca nel mondo e che stiamo importando in Europa con questi flussi migratori.
Per concludere voglio suggerirvi di non attendere di “sbattere i denti” sul problema personalmente, e di accettare che il problema esiste anche se non capita direttamente a voi. Altrimenti, i giornali cosa li leggete a fare?

Un’altra considerazione da fare è che, secondo la direttiva imposta dall’Europa al momento, l’Europa dovrebbe essere invasa dagli africani senza se e senza ma.
Ammetto la mia ignoranza dicendo che non sapevo che la popolazione della Nigeria ammonta a quasi 170 milioni di persone, finché qualche giorno fa non sono andato a vedere.
Allora, se ipotizziamo che metà di queste persone scappino dalla guerra, e il resto rimanga là, l’Europa dovrebbe sorbirsi 80 milioni di nigeriani.
Una popolazione una volta e mezza l’Italia. Solo quella della Nigeria. Ma l’Africa è GRANDE.
In intero paese da distribuire in Europa. In maggioranza musulmani. Ma nella sua TOTALITA’, di gente profondamente diversa, CULTURALMENTE, dalle popolazioni occidentali.
Ma secondo questa “filosofia”, dovremmo continuare a importare “profughi” fino al collasso.

Infatti i paesi arabi e l’Africa sono gonfi di conflitti, e ci sono milioni e milioni di persone che potrebbero decidere di partire. Anzi, probabilmente quelli che non partono non lo fanno semplicemente perché non hanno la possibilità di farlo.
E allora QUANDO si dovrebbe fermare questo flusso migratorio?
Fra 10 milioni?
Fra 20?
Fra 50?
Oltretutto queste popolazioni hanno un tasso di natalità molto più alto del nostro.

Il che significa che nel giro di poche generazioni andrebbero a sostituire le popolazioni europee.
Ma il problema non è la sostituzione delle popolazioni europee, se facessi dell’evoluzione delle popolazioni un problema sarei razzista.
Non avrei nulla da ridire, se assieme alla sostituzione, o ibridazione, si mantenesse la CIVILTA’.
Il problema è L’IMMENSO REGRESSO che questa sostituzione porterà. Senza dimenticare anche l’immenso attrito culturale con tutto ciò che ne conseguirà quando i musulmani non saranno più una minoranza tanto stretta. E per capire cosa sto dicendo ribadisco: iscrivetevi a ISLAM EXPOSED.

Se non capirete, o meglio non ACCETTERETE LA REALTA’ di quello che sta accadendo, lascerete ai vostri figli un paese non solo in condizioni economiche disperate, e ormai questa è andata, ma con in aggiunta la bega enorme di milioni di persone sparse su tutto il territorio e che non hanno veramente alcuna voglia di integrarsi, e NULLA DA PERDERE. Informatevi su cosa sta succedendo in Svezia, UK, Norvegia, Belgio, Olanda, Francia… tutti paesi molto meglio organizzati dell’Italia, e nonostante questo l’integrazione di centinaia di migliaia di musulmani, arabi, africani, indiani, NON è avvenuta.

Per ultimo, una considerazione prettamente politica.
Ogni volta che andate a votare, votate per una persona.

Ogni volta, quella persona, un facciotto nuovo, che magari covava nell’ombra da decine di anni (c’è un esempio lampante di questo tipo di persona, che proprio negli ultimi mesi è stato infiltrato nei media sempre più spesso, ma non faccio nomi), vi viene proposto in sostituzione di altri che hanno perso la faccia o che si sono “spenti” perché non hanno in definitiva combinato nulla per anni e anni.
Ogni volta, quel facciotto nuovo non combina granché.
E’ da almeno 30 anni che va avanti in questa maniera.
Il motivo per cui l’Italia è in STASI TOTALE da tre decenni, è che i facciotti cambiano, ma IL SISTEMA rimane lo stesso, e il sistema è MARCIO FINO AL MIDOLLO. Di questo abbiamo prove, tante prove, a partire dalla posizione dell’Italia nella classifica della libertà di stampa, alla posizione dell’Italia nella classifica dei paesi corrotti, al numero di articoli ormai quotidiani su politici e amici di politici indagati e giudicati colpevoli.

Cambiare UNA persona non cambia praticamente nulla. E’ una cosa che avete sotto gli occhi da un pezzo, ma ogni volta vi fanno sbocciare nuove speranze con nuove facce. Ci sono nuovi suonatori di flauti magici, che parlano, parlano e parlano, e dicono le stesse cose per anni, e riempiono i telegiornali del loro nulla. E voi andate nuovamente alle urne e votate per un’IDEOLOGIA, rifiutando il fatto che poi chi è a capo del tale partito non faccia NULLA di ciò che quell’ideologia veramente propone. Accettate questo stato di cose, non ricascateci.

Con questo articolo spero di aprire un po’ di occhi a persone molto molto buone e tolleranti che continuano a sostenere la linea dell’accoglienza e a chi testardamente si ostina a non votare l’unica forza politica “esterna” perché non è “credibile” semplicemente perché appunto non è entrata nel sistema dalla porta principale ma è entrata dalla finestra, di sorpresa, e non ha radici marce perché non si è associata a nessuna forza preesistente.

Mettete da parte la tifoseria e fate un cambiamento. Se non per voi, per i vostri figli.
Non vi chiedo nemmeno di credermi, vi chiedo di INFORMARVI e di ACCETTARE LA REALTA’ prima di sbatterci i denti sopra e di farvi molto male.

Ringrazio moltissimo Flavio Leone per la visibilità concessami con il suo blog.

Marco E. G. Maltese

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  • Senza entrare nel merito della spiacevole, pericolosa vicenda occorsa, scusate, ma di quale forza “esterna” non “credibile” si tratta?

  • Sig. Maltese a mali estremi, estremi rimedi. Secondo me lei ha ragionato troppo in quel momento, con quei selvaggi questo non si può fare. La prossima volta fugga con l'auto e poi si vedrà.

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Redazione