AUTORE. RedazioneAnni fa, c’erano le QUOTE per chi voleva prendere residenza in Italia.
Non ricordo i numeri esatti, ma mi pare che fosse qualcosa come 10.000 persone ALL’ANNO dalla Polonia, per esempio.
Non sono uno specialista, quindi non sono aggiornato, forse le quote ci sono ancora adesso, forse no. Quote che oltretutto richiedono TITOLI PROFESSIONALI per concedere la RESIDENZA in Italia.
Certo che se ci fossero ancora le quote sarebbe una bella incoerenza, visto il numero di migranti privi di qualunque qualifica che arrivano clandestinamente ad arricchire culturalmente il nostro paese.
Le quote furono fissate (e sono ancora ben attive e salvaguardate da gran parte dei paesi nel mondo) per l’ovvio motivo che un paese può soltanto “assorbire” e integrare nel suo tessuto sociale soltanto una certa percentuale di popolazione straniera in un dato periodo di tempo.
Oltretutto, molti paesi limitano enormemente l’immigrazione di persone prive di qualifiche professionali, anche qui con l’ovvio fine di AUMENTARE la qualità della popolazione e non invece diminuirla, e di non riempire il paese di manovali che si ritroverebbero comunque a non poter lavorare.
Anche l’Italia, a che so io, pone simili “barriere”: è facile per un dentista venire ad abitare in Italia, è molto più difficile per qualcuno senza alcuna qualifica professionale.
Ora veniamo al dunque: è un FATTO che gli immigrati clandestini siano in stragrande maggioranza privi di qualunque titolo di studio. Molti di questi non sono nemmeno registrati in alcuna anagrafe, nemmeno al loro paese. Questo lo menziono perché molti pensano che il mondo sia tutto uguale, che segua regole precise, e che queste regole siano valide più o meno ovunque.
NON E’ COSI’.Ci sono zone di paesi del terzo mondo dove non viene utilizzato alcun cognome, ad esempio, e se una persona non esce da quel paese non viene registrata da nessuna parte. Ci sono zone di paesi dove la gente vive ancora in maniera molto primitiva, dove non esiste anagrafe, né ci sono scuole come le intendiamo noi.
Ecco, parte di queste persone stanno giungendo in Europa. Una MINIMA PARTE della popolazione africana e araba.
Sono persone che provengono da paesi di cultura PROFONDAMENTE DIVERSA da quella occidentale, e gran parte di queste persone non è assolutamente disposta e nemmeno in grado di cambiare i loro valori con i nostri, a partire dai valori religiosi.Misurare le differenze culturali non è compito facile, non credo siano mai stati condotti studi in proposito, ma del resto pensare che tutte le culture siano più o meno uguali (e questo include anche il comportamento intrinseco di ogni componente di quella cultura, inclusa la sua propensione a mentire o rubare o stuprare) è estremamente ingenuo… o direi anche piuttosto stupido.
Esistono NUMERI che provano che ci sono popolazioni più aggressive e altre meno.
Del resto, è facile osservare differenze fisiche fra le varie popolazioni. Rifiutare che ci siano anche differenze mentali è semplicemente ridicolo.
Ad ogni modo, ci sono dei FATTI che possono far capire quanto diverse due culture siano.
Prendo a esempio la Svezia, paese sul quale ho trovato un dato ufficiale, a mio parere agghiacciante.La Svezia conta quasi 10 milioni di persone sul territorio, e qualcosa come 400mila di questi sono musulmani, dei quali una buona parte mantenuti in tutto e per tutto dagli svedesi con le loro tasse. La notizia è questa: fatta la proporzione fra il numero di svedesi e musulmani, risulta che per ogni stupro commesso da uno svedese, 23 stupri (VENTITRE) vengono commessi da musulmani.
A questo punto ci tengo a ricordare la mia premessa a inizio articolo: non c’è razzismo, qui.
C’è soltanto l’ACCETTAZIONE DELLA REALTA’ DELLE COSE.Del resto, non esiste una RAZZA musulmana, trovate musulmani ovunque nel mondo: paesi arabi, Micronesia, Africa, tutti di “razze” diverse. Anche voi potreste diventare musulmani il mese prossimo. Il problema, qui, è CULTURALE.
Non c’è nulla di male ad ammetterlo: la cultura occidentale è meno violenta e aggressiva di quella islamica, o africana, o araba.
Non starò qui a disquisire del fatto che i poveri africani e arabi si scannano fra loro dalla notte dei tempi e che gli vengono fornite armi da Russia e USA. Questo è indubbiamente un FATTO.Ma è anche un FATTO che non appena queste popolazioni si impossessano di denaro, invece di spenderlo per COSTRUIRE, lo spendono per cercare di SOTTOMETTERE le popolazioni vicine. Coincidenza, ISLAM significa sottomissione, e se anche in teoria il termine è inteso come sottomissione ad Allah, in pratica si trasforma in sottomissione globale e totale di tutti ad Allah, con tutto ciò che ne consegue.
Ci tengo a rinfrescare che qui non c’è in gioco alcun razzismo: aggiungo che naturalmente, tanti immigrati arrivano in Italia con buone intenzioni, sono sinceri nella loro fuga e nel loro desiderio di integrarsi senza violenza, di MIGLIORARSI e vivere semplicemente una vita dignitosa lontano dalla guerra, rispettando il posto che li ospita. Non tutti i cervelli sono uguali.
1 Giugno 2015 | Redazione | CONDIVIDI SU FACEBOOK |
Senza entrare nel merito della spiacevole, pericolosa vicenda occorsa, scusate, ma di quale forza “esterna” non “credibile” si tratta?
Sig. Maltese a mali estremi, estremi rimedi. Secondo me lei ha ragionato troppo in quel momento, con quei selvaggi questo non si può fare. La prossima volta fugga con l’auto e poi si vedrà.