È morto sull’isola di Favignana il pittore delle mattanze Gianni Mattò, al secolo Tammaro. Aveva 79 anni ed era malato da tempo. Autodidatta, sin da ragazzo Mattò disegnava scene di vita di mare: pesci, barche, pescatori. A Favignana apre un suo primo atelier ed è sul finire degli anni ’80 che a scoprirlo è il maestro Salvatore Fiume che acquista un suo quadro. Fu proprio il maestro Fiume a fargli fare la sua prima mostra in una galleria d’arte di Milano. Ma lo coinvolse anche nel suo progetto “Alleanze Pittoriche”, tramite il quale intendeva valorizzare, attraverso una collaborazione, un’alleanza, giovani e talentuosi artisti contemporanei.
“L’anima e i colori delle Egadi, col suo mare tra tonni e tonnare, rimarranno per sempre impressi nelle sue meravigliose tele e nel caro ricordo di chi ha avuto il piacere dell’amicizia sua e della sua famiglia” ha detto Matteo Rizzo, ex sindaco di San Vito Lo Capo e amico di Mattò.
“Oggi un pezzo della storia di Favignana ci ha lasciato. Un artista naif, unico nel suo genere: il pittore della mattanza. Una simpatia spontanea, stravagante e travolgente, che ha fatto parte anche della mia meravigliosa infanzia, lo ha sempre caratterizzato”. Lo ha detto il vicesindaco di Favignana Francesco Sammartano appresa la notizia della morte del pittore Gianni Mattò. “Oggi si allontana da questa terra, ma non dall’anima delle Egadi” ha ricordato l’avvocato Sabrina Giudici, vice Presidente dell’Atm Spa di Trapani.