Cronaca

Morto il luogotenente Vincenzo Bonsignore: il suo impegno nel Belìce

Nel 2018 ricevette l’onorificenza di commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana e a consegnarla fu l’allora Prefetto di Trapani Darco Pellos. Il suo impegno nell’Arma dei Carabinieri fu contraddistinto da alcune operazioni che condusse nella Valle del Belìce tra gli anni 70 e 80, finendo alla ribalta delle cronache nazionali. Stamattina nella sua città d’origine è morto Vincenzo Bonsignore, luogotenente in pensione, un pezzo della storia del Belìce. Fu lui che nel 1982 fece murare le case in cui le prostitute ricevevano i clienti a Santa Margherita Belice. Nei decenni Bonsignore è stato un uomo delle istituzioni.

A Menfi, da comandante della stazione dei carabinieri, negli anni ’80 mise a segno il sequestro della più grossa piantagione di cannabis operato in quegli anni, oltre 2 tonnellate di sostanza stupefacente, che sul mercato avrebbe reso 80 miliardi delle vecchie lire. La sua attività d’impegno al contrasto dell’illegalità venne riconosciuta anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che gli conferì il riconoscimento di sottotenente del ruolo d’onore dell’Arma dei Carabinieri. Il decreto gli venne consegnato dal Capitano della Compagnia dei carabinieri di Castelvetrano Davide Colangeli nel 2019.

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Redazione