I primi programmi li iniziò a condurre nel 1976, sulla frequenza storica dei 95 FM. Erano i tempi in cui il segnale veniva irradiato con i ponti radio: dal traliccio sul tetto della sede si trasmetteva il segnale a monte Erice e poi da lì in tutta la provincia. Nino Corleo, oggi 79 anni compiuti, è stato uno dei pionieri delle emittenti locali: “Radio Liberty” è nata per sua iniziativa a Castelvetrano ed è andata avanti sino al 2015, quando il segnale è stato spento per sempre.
Oggi Nino Corleo se n’è andato. E l’ha fatto in silenzio, in questo pomeriggio di maggio. Un malore improvviso se l’è portato via. La sua carriera l’ha costruita con la radio, la sua più grande passione, della quale ne ha fatto un lavoro. “Radio Liberty” sin dal 1976 ha dato voce alla Valle del Belìce: Nino considerava la radio, oltre la musica, come cassa di risonanza per le problematiche della città, nell’ottica della risoluzione. Aveva sempre l’idea della radio come luogo per tutti, palestra di formazione per aspiranti giornalisti, speaker e dj. In mezzo ai vinili e alle cassette a nastro si sono cresciuti ragazzi felici di far sentire la loro voce dai quei microfoni all’intera provincia.
Per Nino Corleo la radio è stato luogo di confronto, voce di democrazia. Ecco perché volle – e ci riuscì – che ogni domenica mattina in studio venissero sindaci e politici per confrontarsi su temi caldi e problematiche della città. Discutevano, governanti e oppositori, in un dibattito mai scivolato nel cortile. Fu lui che pensò, per la prima volta, alle dirette radio del consiglio comunale. Quello fu un ulteriore tassello in quel percorso che Nino Corleo voleva per far acquisire a “Radio Liberty” un ruolo nella vita cittadina di Castelvetrano.
La radio era per Nino Corleo la sua seconda casa. Lui c’era sempre, anche quando il figlio Kiko iniziò a prendere il timone dell’emittente. Due i programmi storici che ha condotto per decenni: “Buongiorno, un altro giorno in musica” (che apriva il palinsesto quotidiano) e poi “Pronto chi canta”, alle ore 14. Nonostante la crisi del settore, gli adeguamenti burocratici e l’innovazione galoppante per le attrezzature, Nino Corleo è riuscito sempre a resistere e a tenere acceso il segnale della sua “Radio Liberty”, facendo vivere anche quella piccola redazione giornalistica guidata, nei tempi, da Salvatore Giacalone, Peppe Martino, Attilio Vinci e poi dalla figlia Giusy Corleo.
Nino Corleo non avrebbe mai voluto staccare quel trasmettitore che irradiava il segnale in tutta la provincia, dove faceva arrivare la sua voce. Ha resistito sino al 2015, poi, insieme al figlio Kiko, a malincuore, ha deciso di mollare. Di “Radio Liberty” rimangono i ricordi. Di Nino Corleo, invece, la memoria, il suo sorriso e il suo “Vi abbraccio tutti”: l’affetto via etere che emozionava sulle note della musica. La celebrazione delle esequie è fissata per mercoledì 5 maggio, alle ore 16:00 presso la Chiesa Parrocchiale di Maria SS. Annunziata a Castelvetrano.
AUTORE. Max Firreri
Una persona eccezionale, solare, allegro che trasmetteva allegria, disponibile e sempre ottimista. Una grande persona che scompare nel silenzio, silenzio che lui aveva sempre cercato di colmare con e sue trasmissioni
Sia pure per poco tempo sono stato anch’io onorato di dirigere i servizi giornalistici di Radio Liberty negli anni 90 avendo con Nino Corleo piena sintonia e collaborando per molte trasmissioni tra cui l’approfondimento domenicale e la mezz’ora pomeridiana che trasmettevamo quotidianamente tranne la domenica.La trasmissione domenicale era “Punto e a capo” quella pomeridiana “l’Intervista”, entrambe molto seguite. Cronaca, attualità e politica locale gli argomenti. Preciso per completezza di informazione.