Così è stato nei confronti del Comune per avere, un paio di anni fa, pubblicato all’albo pretorio tre ordinanze del primo cittadino nelle quali si faceva menzione del nome e cognome di tre persone differenti per le quali veniva disposto il trattamento sanitario obbligatorio. Scattata la comunicazione all’Ufficio del garante della privacy ultimo ha comminato all’esecutivo di Palazzo Pignatelli il pagamento di una multa di circa 20mila euro.
La notifica del pagamento è avvenuta lo scorso 26 marzo, ma il Comune l’ha impugnata per dei vizi. Il 5 agosto il garante ha convocato, per il 9 settembre, in audizione a Roma, l’amministrazione la quale su delega del sindaco Felice Errante sarà rappresentata dal vicesindaco Marco Campagna, di professione avvocato.
Il Comune – ha dichiarato Campagna – ha chiesto un’audizione come previsto dalla legge.
In quella sede i nostri legali oltre alla discussione sulla legittimità dell’irrogata sanzione discuteranno anche delle questioni procedurali legate al mancato rispetto del contraddittorio.
Margherita Leggio
per La Sicilia