L’Associazione TRENO D.O.C. comunica che il Comune di Castelvetrano ha pubblicato sul proprio sito ufficiale l’avviso relativo alla “Partecipazione del Comune di Castelvetrano al bando pubblico indetto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti denominato “Piano Nazionale per le Città”.
Nella “Sintesi dell’Intervento” inclusa nell’avviso si legge che l’area posta a nord della stazione ferroviaria è inclusa nella Proposta di Contratto di Valorizzazione Urbana che il Comune inoltrerà per la partecipazione al Bando Pubblico “Piano per le Città”.
Tale area sarà oggetto di variante urbanistica al Piano Regolatore Generale, finalizzata alla proposta di trasformazione urbana, con l’inserimento delle previsioni di nuovi insediamenti residenziali sociali e non, nuove infrastrutture rivolte alla mobilità urbana, quali un nuovo sottopassaggio carrabile, un ulteriore soprapassaggio carrabile e pedonale, ed aree a parcheggio, attrezzature sportive (una piscina), attrezzature scolastiche rivolte alla prima infanzia, attrezzature culturali, evidenziando tra queste la conversione di un magazzino esistente in uno spazio museale destinato alla Ferrovia.
L’Associazione TRENO D.O.C. ravvede in tale determinazione un primo concreto passo verso la realizzazione di un importante obiettivo la cui condivisione con l’Amministrazione comunale di Castelvetrano era stata sancita con la sottoscrizione, nell’aprile del 2010, di un apposito Protocollo d’Intesa, finalizzato al ritorno dell’esercizio sulla linea a scartamento ridotto da Castelvetrano alla Foce del Belìce. A tal proposito l’Associazione ha già elaborato uno schema dell’intervento, con un elevato grado di definizione, che prevede la riutilizzazione di parte delle strutture attualmente dismesse nell’area del deposito e una perimetrazione che integri perfettamente il polo museale con lo sviluppo urbanistico previsto per il contesto.
L’area del museo, infatti, nei progetti di TRENO D.O.C. diverrebbe funzionale all’esercizio di tale linea in quanto raccordata, cosa che consentirà di creare in futuro a Castelvetrano un polo museale ferroviario dalle connotazioni uniche, in quanto il materiale rotabile in esso preservato ed esposto al pubblico sarà anche utilizzato per la effettuazione di corse di breve e lungo raggio, per la gioia degli appassionati e dei turisti.
L’Associazione TRENO D.O.C. ringrazia vivamente l’attuale Amministrazione del Comune di Castelvetrano guidata dal Sindaco Avv. Errante per avere intrapreso questa nuova ulteriore importante fase finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo e la precedente, guidata dal Dott. Pompeo, con il quale è stato individuato e condiviso l’obiettivo di preservare, valorizzare e fare rivivere la importante storia ferroviaria della Città di Castelvetrano.
Per aggiornamenti su questa iniziativa potete consultare il sito www.trenodoc.it, nel quale sono pubblicate alcune immagini, elaborate dal socio Andrea Bernasconi, che rendono bene quale potrà essere la configurazione del futuro Museo Ferroviario di Castelvetrano.
Associazione TRENO D.O.C.
(il Legale Rappresentante)
Ing. Fabio Marineo
articolo pubblicato in data: 1 ottobre 2012
ripubblicato il 17 novembre 2012
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Il Museo mi sta bene ed è un'ottima iniziativa. Ci si aspetterebbe, visto l'andazzo generale dell'economia e la crisi dei trasporti su gomma, una sferzata di coraggio e di determinazione, in modo da effettuare quei necessari investimenti per incoraggiare e rideterminare il traffico ferroviario, sia dei mezzi che delle persone.
vitop
volevo dire "delle merci". Pardon!
Il museo nella nostra città ci vorrebbe davvero, insieme alla ferrovia turistica. Quello che dice Vito è giusto e basterebbe poco per migliorare i servizi ferroviari, sia merci che passeggeri.
Una bellissima iniziativa, che spero possa concretizzarsi al più presto. Compplimenti a chi l'ha concepita e a chi l'ha portata avanti.
Come al solito giochiamo a monopoli sempre fanta progetti!!!! vabbo' staremo a vedere.
cityville ;-D
L'idea di un museo ferroviario è assai interessante, soprattutto se si riuscisse a recuperare un tratto della ferrovia, almeno verso Selinunte e la Foce del Belice: sarebbe un atto di intelligente promozione turistica dopo la dissennata chiusura operata dallo Stato (con la complicità dei gestori di autolinee) e dopo il disinteresse quasi totale degli ultimi vent'anni per le straordinarie vestigia della rete a scartamento ridotto. Bella anche l'idea di inserire il tutto in un nuovo quartiere che non lasci il museo isolato e dimenticato, ai margini della città: spero solo che la nuova espansione edilizia sia di buona qualità architettonica
Però bisogna anche stare attenti con queste nuove costruzioni, non credo sia bello un museo in mezzo hai palazzi!