Il progetto “Castelvetrano Shopping”, lanciato la scorsa settimana dal presidente Giovanni Billeri, racchiude già circa 130 commercianti che si sono messi assieme per far rivivere il centro storico di Castelvetrano attraverso un’opera di riqualificazione e l’organizzazione di una serie di iniziative che riportino l’attenzione dei cittadini nel cuore della città.
La conferenza di presentazione ufficiale si terrà Lunedì 1 Settembre alle ore 21:00, presso il Teatro Selinus.
Ecco le parole di elogio del sindaco Felice Errante:
AUTORE. RedazioneVoglio rivolgere un sentito plauso al presidente Billeri che ha saputo coinvolgere oltre 100 imprenditori che hanno a cuore le sorti della nostra città.
La costituzione di una valida squadra che possa fare da cabina di regia per la promozione di una serie di eventi o di altre iniziative utili al rilancio del centro storico è assolutamente lodevole ed è la dimostrazione di come, quando si perseguono interessi comuni, si possono vincere anche le battaglie più difficili, vinte le quali si costruisce il futuro di una comunità- conclude Errante – Sono certo che da iniziative come questa, dalle quali emerge una inversione di tendenza straordinaria rispetto al passato, dipenderanno le sorti dei nostri figli
…….ed il centro commerciale naturale sbandierato in pompa magna che fine ha fatto???
mi sembrano due cose similari
La rivitalizzazione della città e del suo nucleo storico bisognoso, oggi più che mai, di socialità rappresenta la migliore risposta ad arginare un’espansione incontrollata e puntiforme della città, valorizzandone allo stesso tempo le tante peculiarità storiche-artistiche e monumentali presenti all’interno del suo tessuto più antico, in un clima di sentita e desiderata reinterpretazione delle proprie funzioni che di contro ne consentirebbe l’immediata sua ripresa, ripopolamento e conseguente crescita occupazionale.
Dice bene Nino. Esiste un consorzio “centro commerciale naturale centro storico di Castelvetrano che oltre ad avere le stesse finalità dell’associazione, è accreditato alla Regione per eventualmente attingere a contributi pubblici. Mi risulta anzi che il consorzio è già titolare di un progetto finanziato in via provvisoria con contributo a fondo perduto per circa 180.000 euro.
Mi chiedo allora perché creare altri organismi identici? Perché non convergere le forze su un’unica realtà associativa?
Raffaella!!!! come perchè creare altri organismi??? non crederai davvero che il fine di questa o quella organizzazione sia quella di promuovere, smuovere, sviluppare il commercio o in ogni caso il fine nobile dichiarato da questi organismi???? Al sud queste organizzazioni sono “fazioni” per spartire poltrone e potere e pazienza se la poltrona e potere sono rappresentati da due pietre malmesse. Abbiamo bisogno di “titoli” che pur non essendo nobiliari e neanche di meriti o di funzioni sono pur sempre qualcosa che autorizzi a dire io sono…. rappresento …….. Il consorzio Centro Naturale Commerciale poteva rappresentare, non solo qui ma in tutta la Regione una prova, un colpo di reni dei commercianti che smettevano finalmente di aspettare la manna dal cielo e reagivano al loro destino. E invece, nulla, si aspettano quei contributi per inventarsi qualche fattura e si tornerà a guardare alla finestra il mondo che si evolve, si sviluppa e ci taglia fuori.
Io speriamo che me la cavo
Sono pienamente d’accordo con quanto affermato da Gaspare Ancona. Ma caro Gaspare, a che vale invocare emeriti titoli quando ciò che paga è la propria disponibilità a fare da zerbino al fine di un reciproco tornaconto?!
A Tommaso Bertolino ed ai suoi colleghi consiglieri comunali, ormai coinvolti tutti in una maggioranza a dir poco “bulgara”, rivolgo l’invito a non dimenticare tutte le belle parole che vengono spesso profuse, allorquando dovranno approvare il nuovo piano regolatore che potrebbe essere una delle nostre ultime opportunità.
Anche da quello dipendono le sorti di questa nostra disgraziata cittadina.
Cercate di smentire, se ci riuscite, tutti coloro che affermano che le brave persone si allontanano dalla res pubblica! E’ questo il vero cambiamento che ci aspettavamo.