Lo straordinario successo raccolto al Festival di Cannes con ben 13 minuti di applausi e circa 2 milioni di euro di incassi ha fatto si che nonostante “Il traditore ” del regista Bellocchio non ricevesse il premio tanto sperato, la pellicola raccogliesse già un successo davvero sorprendente, guidando di fatto la sua candidatura ai Nastri d’argento, il premio del Sindacato giornalisti cinematografici alla sua settantatresima edizione.
Sono undici infatti le nomination del film di Marco Bellocchio e comprendono oltre che miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista Pierfrancesco Favino che interpreta Tommaso Buscetta anche l’attore castelvetranese Fabrizio Ferracane come migliore attore non protagonista.
La pellicola, nelle sale cinematografiche all’anniversario di Capaci, racconta vent’anni di vita del “boss dei due mondi” dagli anni Ottanta alla morte a Miami nell’aprile del 2000, attraverso l’esilio brasiliano, la lotta con i Corleonesi che gli uccidono i figli rimasti a Palermo, l’arresto in Brasile, la scelta di collaborare con la giustizia, il Maxiprocesso e infine la testimonianza contro Andreotti che si trasforma per lui in un boomerang.
Ferracane in nomination per l’ambito riconoscimento anche per “Anime nere” nel 2015 (in quella occasione come attore protagonista) dimostra ancora una volta la sua grande abilità professionale e l’enorme capacità camaleontica nel calarsi in maniera davvero eccellente in ruoli diversi ed estremamente impegnativi.
Nella cinquina dei candidati al miglior film, oltre a Il traditore, troviamo Euforia di Valeria Golino, Il primo re di Matteo Rovere, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi e Suspiria di Luca Guadagnino.