Quando nel maggio 2023 fu inaugurata l’Unità di Emodinamica all’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano, negli spazi che avrebbe visto l’assessore regionale alla salute Giovanna Volo e l’allora Commissario dell’Asp Vincenzo Spera fu fatto un restyling di facciata: muri ritinti, targhette indicative nuove vicino gli ascensori, bandiere nuove esposte, piante e alberi comprati e piantati nelle oasi verdi attorno al nosocomio. Una spesa pubblica, naturalmente. In questi mesi nessun’altra miglioria è stata fatta all’ospedale dove, altresì, i lavori al pronto soccorso sono diventati interminabili, costringendo i medici a lavorare in locali davvero precari. Per le piante, però, sarebbe bastato innaffiarle per non farle morire. E, invece, è successo. Tutto secco. Dagli alberi piantati nell’oasi vicino l’Unità di Nefrologia, alle piante nelle aiuole vicino il Cup e l’ingresso principale del nosocomio. Chi deve innaffiarle? E perché la Direzione amministrativa del presidio dell’ospedale non ha predisposto nessun servizio in tal senso? Intanto le piante sono morte per mancanza d’acqua. Le foglie ingiallite sono ancora attaccate ai rami, dando così la visione di uno stato d’abbandono.