Sarà un Natale all’asciutto, quello degli agricoltori che coltivano verdure e ortaggi del Belìce e che si dovrebbero rifornirsi d’acqua dal lago Arancio. L’acqua del lago, infatti, attualmente si può utilizzare solamente per irrigare gli alberi di ulivo e, comunque, piante i cui frutti non hanno un contatto diretto con l’acqua. Colpa dell’alga che attualmente ha infestato il lago sottoposto a continui controlli. «Da marzo – sottolinea in una nota Coldiretti Agrigento – non si è fatto nulla per risolvere i problemi e soprattutto il Consorzio di Bonifica non riesce a dare sicurezza per l’erogazione dell’acqua e non si capisce chi debba risolvere la situazione. Anche la possibilità di utilizzare l’acqua della diga Garcia è un’utopia a causa di lavori in corso».
Secondo Coldiretti «siamo al paradosso, perché da anni non è possibile avere un piano di investimento agricolo che permetta di avere certezze. L’area del Belice si basa sull’agricoltura e sul turismo ma anche la paventata possibilità di riempire l’area di pale eoliche sta complicando enormemente la vita a tutti».