Il reparto di Ortopedia dell’ospedale di Castelvetrano ha chiuso i battenti. È rimasto solamente l’ambulatorio dove operano due medici, Alessio Giannuzzo e Caterina Tumbiolo. Un terzo medico, Paola Aquaro, è stata trasferita presso l’Unità complesso di Ortopedia dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. A Castelvetrano i tempi degli interventi chirurgici e della degenza sono oramai solo un ricordo: le stanze, che una volta ospitavano 12 posti letto per i pazienti, sono ora vuote. I due medici in servizio garantiscono solamente l’attività di ambulatorio (con la collaborazione di una caposala e di un infermiere) e le consulenze per l’area d’emergenza. Per gli interventi chirurgici programmati, invece, bisogna spostarsi presso gli ospedali di Marsala o Trapani. E, se non ci sono posti disponibili, nei nosocomi del Palermitano.

La chiusura del reparto è l’epilogo di una lunga agonia. Lo scorso 1° marzo si erano dimessi due medici, Giacomo Saladino e Michele Friscia. Sino a qualche giorno fa, per gli interventi chirurgici a Castelvetrano, venivano in soccorso i colleghi ortopedici di Marsala. Situazioni tampone. Eppure spulciando il report delle performance l’Unità operativa complessa di Ortopedia di Castelvetrano, negli anni, ha fatto registrare ottimi numeri. Sino allo scorso luglio a reggere l’Unità è stato Bartolomeo Lupo. Un’ultima curiosità: nel 2007 per l’Ortopedia di Castelvetrano fu segnato lo stesso destino d’ora; il reparto rimase chiuso per alcuni mesi. Fu la battaglia condotta dall’allora sindaco (e medico) Gianni Pompeo (sostenuta dallo stesso Lupo) nei confronti dell’allora Assessore regionale alla salute, a far riaprire i posti di degenza.

Preoccupazione per la chiusura del reparto ha espresso il comitato cittadino “Orgoglio Castelvetranese”: «Questa appare come una ulteriore azione di smantellamento dei servizi a tutela del diritto alla salute della popolazione belicina».

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