Cronaca

No ai voli notturni dall’elipista dell’ospedale di Castelvetrano, l’ASP spiega il perché

L’elipista dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” rimane ancora chiusa per i voli notturni, per consentirne l’adeguamento al nuovo piano aeronautico. Il caso dell’ex sindaco Gianni Pompeo colpito da un malore, per il quale si è deciso il trasferimento in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo, ha acceso i riflettori sul mancato utilizzo notturno dell’elipista a meno di 100 metri dall’ospedale. Pompeo, in condizioni gravissime, per essere trasferito con l’elicottero del 118, è stato dapprima trasportato con l’ambulanza all’elipista “Don Pino Puglisi” di contrada Affacciata a Mazara del Vallo (abilitata ai voli notturni) e poi in elisoccorso ha raggiunto il Civico a Palermo dove ha perso la vita a nemmeno 24 ore da un delicato intervento. Il trasferimento dapprima a Mazara del Vallo ha sicuramente allungato i tempi per il trasporto al Civico (dove già era pronta la sala operatoria), rispetto alla possibilità dell’utilizzo dell’elipista proprio a poche decine di metri dall’ospedale di Castelvetrano.

Qualche passo avanti, pare sia stato fatto proprio stamattina col sopralluogo del tecnico dell’Enac, necessario per  verificare i nuovi coni d’atterraggio che ne consentiranno nuovamente l’utilizzo anche nelle ore notturne. Il sopralluogo era in programma lo scorso 11 gennaio, poi rinviato a oggi. «Su disposizione dell’Enac è stato necessario revisionare i coni d’atterraggio nell’ambito del nuovo Piano aeronautico – ha detto l’ingegnere Francesco Costa, a capo della Gestione tecnica – una procedura avviata con la precedente gestione (la GSA, ndr) e che si sta completando con la nuova (la Eliservice, ndr)». Ogni due anni l’Asp Trapani affida la gestione dell’elisuperficie. Il sopralluogo del tecnico Enac (unico per il Sud Italia) servirà per verificare l’attuazione del Piano aeronautico predisposto dall’Asp: segnaletica, studio dei venti, collocazione dei coni d’atterraggio. Solo dopo l’ok, questo si potrà attuare: «Ma i tempi saranno brevissimi» assicura l’ingegnere Costa.

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Max Firreri