La pianificazione unitamente all’architettura rappresentano per costituzione e vocazione profonda un cross-over tra innovazione e tradizione, un linguaggio urbano e sociale che mette a confronto antico e moderno attraverso un minuzioso e dettagliato processo di ricerca dell’equilibrio e dell’armonia.
Tale orientamento non ha però trovato applicazione, seppur confermato in tutte le più grandi città italiane ed europee, nella città di Castelvetrano.
Gli spazi e le aree pubbliche sono infatti diventati dal 2001 ad oggi tema centrale nelle politiche urbanistiche della nostra città secondo tempi e logiche che riflettono solo principi di “affermazione politica” piuttosto che di “griffes’ progettuale” spesso appannaggio di emeriti professionisti e luminari docenti, e non mai di cambiamenti socio-economici.
Il susseguirsi di singoli e puntiformi progetti architettonici progettati su “NON LUOGHI” sorti spesso spontaneamente e completamente separati dall’intorno, hanno determinato in 12 lunghi anni fenomeni di esclusione sociale e di non integrazione oggi tradottesi nello svuotamento e nell’abbandono del Centro Storico.
Riqualificare e rivitalizzare il centro storico di una città significa stimolare alla coscienza e alla conoscenza dell’ambiente urbano recuperando i cittadini e il loro ruolo di centralità.
La rivitalizzazione della città e del suo nucleo storico bisognoso, oggi più che mai, di socialità rappresenta la migliore risposta ad arginare un’espansione incontrollata e puntiforme della città, valorizzandone allo stesso tempo le tante peculiarità storiche-artistiche e monumentali presenti all’interno del suo tessuto più antico, in un clima di sentita e desiderata reinterpretazione delle proprie funzioni che di contro ne consentirebbe l’immediata sua ripresa, ripopolamento e conseguente crescita occupazionale.
Il consigliere comunale: arch. Tommaso Bertolino
AUTORE. Tommaso Bertolino
All’amministrazione comunale, alla redazione di questo e altri siti internet cittadini,
Ieri sera presso il nuovo locare “Area 14” la gente era tantissima. Tralasciando l’ovvio sold-out del parcheggio del locale stesso, le macchine occupavano entrambi i lati di “Via caduti di Nassiriya” e parte dei parcheggi di fronte al Keidea-Bazar e dell’Eurospin. I giovani ieri sera? Tantissimi. Fino a notte fonda. Ed era un venerdì, roba che neanche il sabato sera si vede a Castelvetrano! Voi vi chiedete sul perchè il centro storico di Castelvetrano si sia svuotato col tempo, io vi rispondo che questa città NON è abbastanza grande per contenere una zona altamente commerciale come la nostra e allo stesso tempo un centro storico pieno di negozi e persone. E non bastano i comuni limitrofi.
Per il resto, ieri sera ho visto per la prima volta dopo tantissimo tempo la movida giovanile a Castelvetrano. Difendiamo questo almeno..
troppi giri di parole, in parte è vero quanto detto da “Alessandro” ossia che Castelvetrano NON è abbastanza grande, ma rispondo anche che entrambe le aree possono complemetarsi ritagliandosi ognuna una propria nicchia di mercato rivolto ad un target differente. Il sistema delle piazze e le viuzze circostati si prestano bene per piccoli locali con la vocazione della musica dal vivo con piano bar con i tavoli in strada, qualche osteria per palati raffinati e cucina tipica, insomma attività legate alle nostre tradizioni, è chiaro che tutto ciò necessita di una strategia visionaria ed una imprenditoria lungimirante che ne sappia cosgliere le sfide. Non meno importante da parte dell’amministrazione comunale l’adozione di una serie di politiche che favoriscano, attraverso un sapiente utilizzo della leva fiscale (abbattimento di tutte le imposte locali)la nascita di nuovi locali ed attività così da creare massa critica. TUTTO IL RESTO se mi è permesso sono CHIACCHERE a partire dall’apertura al traffico del sistema delle piazze e l’abolizione dell’isola pedonale, rappresenterebbe un passo indietro, una sfida persa, un’occasione mancata.Ricordo a tutti i lettori mie concittadini che la pagina facebook “SI ALL’ISOLA PEDONALE RISPETTO PER LA CITTA CHE AMI” raccoglie le opinioni di quanti sono contrari alla proposta di riapertura al traffico del centro storico.
@Calò
D’accordissimo su quello che dici, ma adesso dopo l’apertura di Area 14 nella zona commerciale (voci mi dicono che sabato sera c’erano più di mille presenze nel locale) ho paura che la zona Strasatto fagociterà quella (ormai misera) fetta economica che prende il nome di “movida castelvetranese” che dal centro si trasferirà in periferia. Mi auguro che “gli imprenditori” non decidano di investire ancora sull’area commerciale aprendo altri locali notturni, e al contrario spero che abbiano un occhio di riguardo verso il (semprepiùdesolato) centro storico.