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E’ tempo di “grandi” risparmi e la Regione Siciliana comincia dalle chiusure domenicali dei siti archeologici, gestiti ancora direttamente dall’assessorato regionale ai Beni Culturali. A dare la notizia della decisione adottata dalla Regione Siciliana e il nuovo direttore del “virtuale” Parco di Selinunte, Giovanni Leto Barone.

Al fine di dare adeguata informazione all’utenza si comunica che, in adesione a quanto programmato in sede Assessoriale, il Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa nei giorni 1 e 6 di gennaio 2014 rimarrà aperto alla fruizione sia nelle ore antimeridiane, sia nelle ore pomeridiane (chiusura biglietteria ore 16,00), mentre il giorno 5 gennaio e le successive domeniche fino al giorno 15 di aprile 2014 il Parco rimarrà chiuso alla fruizione sia di mattina che di pomeriggio.

Inoltre- scrive il direttore Leto Barone- ad integrazione di quanto comunicato si specifica che l’area archeologica di Cave di Cusa per cause tecniche legate alla indisponibilità della rete elettrica ENEL continua a rimane chiusa sia nei giorni festivi che nei giorni feriali fino alla risoluzione del problema tecnico.

Secondo la recente programmazione voluta dell’assessorato in ragione di evidenti tagli a possibili pagamenti di straordinario per i dipendenti,dal mese di ottobre , il Parco di Selinunte, se non entrerà in vigore l’autonomia prevista nel Decreto Regionale del giugno scorso, tornerà a rimanere chiuso la domenica e i festivi. Risulta evidente che i nuovi orari creeranno tante difficoltà agli operatori turistici e a tutti gli albergatori della zona.

Da mesi, si attende l’insediamento del comitato scientifico, utile alla gestione autonoma del parco e che darebbe la possibilità di orari d’apertura consoni Alle esigenze turistiche del territorio. Calende greche? Speriamo di No! Ci vorrebbe solo tanta volontà di “Mamma” Regione Siciliana ad applicare a Selinunte le norme sui parchi.

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