Un altro femminicidio a distanza di poche ore da quello di Mazara del Vallo. Stavolta è successo a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Michele Noto 27 anni, è andato a casa dell’ex compagna e l’ha uccisa. Ha sparato pure alla figlia, che era contraria alla relazione considerata la differenza di età tra Michele e Rosalia, conosciuta come Rosy, che aveva 48 anni. «La giovane, appena 27 anni – scrive Repubblica – si è subito ritrovata davanti l’uomo che sarebbe entrato subito dopo il rientro delle due donne, forse spingendo la fragile porta bianca che oggi non presenta segni di effrazione. Alla fine un ultimo sparo: il suicidio».

Donne lasciate sole? Prive di aiuto? Qual è la lettura criminologica di fatti del genere? E come si possono evitare? La redazione di CastelvetranoSelinunte.it ha intervistato Antonino Giorgi, psicologo, psicoterapeuta e vittimologo, docente presso l’Università “Cattolica” di Brescia.

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