L’ennesima, la più comune delle truffe, la più insidiosa e apparentemente la più stupida eppure purtroppo non è nuova alle ignare vittime. Stavolta proviene dalla Tunisia, una telefonata muta, dannosa e ingannevole, che dissecca il credito agli utenti i quali sono ancora una volta caduti nella rete.
L’obiettivo della truffa vecchia ormai di qualche anno, è giocare sulla curiosità del ricevente lo squillo, il quale trovandosi davanti un numero sconosciuto lo richiama, ecco come si è già consumata la truffa, parte l’esoso raggiro che può arrivare a scalare dal proprio credito telefonico fino a 1,5 euro al secondo.
Questo genere di truffe sono chiamate “Wangiri”, ovvero un modo per aggirare gli utenti sfruttando il cosiddetto ping call: “ping” sta per quella tecnica informatica con cui viene inviato un pacchetto di dati da un computer all’altro a cui segue una risposta entro un certo orario. In questo caso però non è il “tempo” la variabile che caratterizza la truffa ma la curiosità dell’utente invogliato a richiamare.
Invitiamo tutti gli utenti a prestare la massima attenzione nelle chiamate che si ricevono da un numero sconosciuto, per tutelarsi bisogna innanzitutto conoscere i numeri con il prefisso tunisino +216 in particolare questi due: +216 28 915 036 o +216 28 914 68 e oltre a non rispondere a quest’ultimi, è consigliabile inserirli in una black list ovvero bloccarli nel proprio smartphone.
Altra soluzione è scaricare un’app che permetta di filtrare le telefonate e bloccarle se considerate pericolose, tra le app più usate: “Truecaller” “Calls Blacklist”.
Le truffe telefoniche sono dei raggiri subdoli che possono essere evitati, prestando sempre la massima attenzione.
AUTORE. Patrizia Vivona