Eppure, nonostante il successo nelle vendite dell’oro verde castelvetranese, notoriamente ritenuto tra i migliori estratti del Mediterraneo, i produttori e i frantoiani non esprimono particolare entusiasmo.
Secondo i primi dati forniti da alcuni frantoiani, la produzione di olio rispetto al 2013 è calata di almeno il 10 % e addirittura di 1/3 rispetto al 2012. Anche se c’è stato un aumento del prezzo medio dell’olio al chilo/venduto, di oltre 25%, nelle tasche dei produttori non è aumentato il gettito complessivo.
«Confermo – afferma Enzo Campagna dell’omonimo frantoio – che abbiamo pochissime quantità di olio in giacenza che entro dicembre sarà venduto. L’olio è stato venduto al 50% a bocca di frantoio e per l’auto consumo. Dell’altra parte rimasta in stoccaggio oltre il 30% è stato ceduto all’ingrosso come olio da taglio per altre aziende.
di Filippo Siragusa
per GdS
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il produttore non può essere per niente contento, nemmeno nell'annata agraria molto favorevole. se consideriamo che negli anni '70 la "labor" una cooperativa per olivicultori, acquistava olive da mensa alla media di 400000lire(200E.) la sarma (416Kg.)ed un operaio si pagava il corrispondente di 10 euro al giorno (oggi 60 E.), l'oliva si dovrebbe pagare (400.000x6), invece il prezzo dopo quasi mezzo secolo è rimasto invariato. oggi molti terreni son rimasti incolti, perchè antieconomici. colpa di una politica agricola sbagliata nel pieno disinteresse per i produttori e dell'economia locale.