Quale sarà il destino della prossima campagna olivicola? Le poche olive sugli alberi preoccupano, e non poco, gli agricoltori che da mesi hanno lanciato l’allarme: «Quella di quest’anno sarà un’annata disastrosa, non sappiamo come fare». Tramite il patronato Enas, sono già più di 100 le segnalazioni di danni per calamità naturali presentate all’Ufficio Intercomunale agricoltura di Castelvetrano. E già ieri sono iniziati i primi sopralluoghi in alcune aziende agricole del territorio per conoscere lo stato dei fatti. «Al momento è prematuro dire quale è l’entità del danno» spiegano. La questione è pure finita in consiglio comunale. La mozione presentata dal consigliere Enza Viola è stata approvata all’unanimità dei presenti. Il documento impegna l’Amministrazione comunale ad attivare le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Il raccolto quest’anno è stato decimato per le eccessive piogge cumulate da settembre 2018 fino al 31maggio 2019; l’umidità ha determinato il diffondersi di diverse malattie fungine come l’occhio di pavone e la piombatura delle foglie degli uliveti, malattie che si sono manifestate in primavera con defogliazione, ingiallimento e caduta delle foglie compromettendo inevitabilmente la produzione. Le piogge persistenti , l’umidità relativa e le temperature fredde verificatesi nella seconda e terza decade del mese di maggio 2019, durante la fase fenologica della fioritura e allegazione (fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura), hanno ostacolato l’atto fecondativo, con poca mobilità del polline e scarsa ricettività dell’ovario del fiore e procurato, da un primo bilancio, la riduzione della produzione olivicola quasi del 70% rispetto all’annata agraria dello scorso anno.