“La creatività è l’opposto della sicilianità”. Mi sono ritrovato a Salemi affascinato dall’idea di un sogno che avrebbe potuto realizzarsi attraverso gli infiniti progetti che in poco più di un anno sono riuscito a concretizzare grazie all’amico Sindaco Vittorio Sgarbi, ai ragazzi del mio Assessorato del Progetto Terremoto e a tutti gli amici siciliani e non che hanno creduto in questo sogno.
Però, ultimamente, fra le mille difficoltà crescenti, ho cominciato a dubitare della possibilità di realizzare il “sogno Salemi”.
C’è voluto Francesco Merlo e il suo articolo, carico di amore per la Sicilia, dal titolo: “La pietà non è uguale per tutti”, su La Repubblica del 4 ottobre, a farmi capire e decidere: se si ama veramente questa terra, non ci si deve sottomettere a questo sistema.
QUI, si opera in un sistema compromesso, fra rassegnazione e malcostume, dove tutto e il suo contrario trovano legittimazione. Un territorio con una natura straordinaria, dove però chi vuol fare, non riesce ad evitare d’infangarsi.
QUI, la soddisfazione che illumina di gioia ogni soggetto capace di creare, viene anticipata dal sorriso beffardo che più o meno suona così: facciamo questa tal cosa così otterremo contributi, finanziamenti e favori.
QUI, prima di dar vita a qualsiasi progetto si cercano finanziamenti pubblici.
QUI, solo e solamente così si concepiscono i progetti. Al vigile urbano a cui ho chiesto con insistenza il perché non si fermino o non si multino giovani e meno giovani che per le vie di Salemi sfrecciano senza casco, mi ha risposto che
QUI, non siamo a Milano, certe cose si devono fare piano piano.
QUI, manca completamente il senso di responsabilità e la consapevolezza che l’uso del casco oltre che essere una legge dello Stato, è concepito per la sicurezza e l’incolumità.
Non c’è regola che si possa dare perché QUI la regola è sottomessa al comodo di tutti. Questo è il costume, dove ogni forma di vita creativa come ogni pezzetto di vita attiva è perennemente mortificata dall’ignobile becera convenienza, dall’indifferenza e dall’assistenzialismo.
QUI, per creare qualsiasi progetto utile alla comunità, sei costretto a chiedere favori per poterlo realizzare.
QUI, devo chiedere per favore a chi sto facendo un favore. QUI, ogni idea creativa deve prendere la forma dell’imbecillità burocratica; qualsiasi progetto intelligente, utile e valido viene sempre abortito. Come si fa a pensare al progetto Case a un Euro con questi presupposti! Salemi rimarrà terremotata per sempre. È così che i suoi cittadini la vogliono.
Nell’articolo di Merlo leggo forte l’amore per la sua terra, un grido di denuncia che parte da un cuore intelligente e sensibile. Io, non posso più stare al gioco che questa politica mi vorrebbe imporre, sto con Merlo e con chi ama veramente la Sicilia. Ecco perché non continuo il mio mandato di Assessore alla Creatività a Salemi. Peccato, QUI è un’occasione persa.
Io continuerò altrove.
Oliviero Toscani e i ragazzi dell’Assessorato alla Creatività, Progetto Terremoto Julia Borghini, anni 27 Simona Bua, anni 25 Giuliana Conte, anni 25 Giacomo Costa, anni 23 Antonio De Lorenzi, anni 23 Dario Drago, anni 24 Giuseppe Favale, anni 21 Vincenzo Luca Forte, anni 29 Davide Franzetti, anni 26 Emanuele Giattino, anni 25 Federico Mauro, anni 22

26 MAGGIO 2009 – manifesto “cerchiamo complici”
Mai parole furono più perfette!
Sono rientrato a lavoro (in Piemonte) ieri sera dopo una settimana di vacanze nella mia amata Sicilia… e me ne torno in Piemonte carico di rabbia e scoramento verso una terra che non cambierà MAI!
E’ tristissimo dirlo ma ogni volta che torno a in Sicilia me ne convinco sempre più…
Non è retorica!
Chi scrive questo messaggio è un ragazzo che per non tagliare il cordone ombellicale con la sua terra, una volta al mese prende il primo aereo e torna giù a casa anche solo per un week end.
cazzo. Non penso altro che questa parola abusata, erosa, scavata, mangiata dalle valanghe e dalla serie B. Io penso “cazzo!” perché ti ho invidiato, tu e Sgarbi, in una terra bella benedetta da JHWh, con case a un piano, basse e speranze smidollate. Ti e Vi ho invidiati perché eravate Nazareth, alito di festa: possibilità che un colpaccio di canna dura potesse spazzare via di colpo quel maledetto provincialismo delle cosette, delle minchiatelle che alla gente “ci” piacciono, quell’assecondare sempre e comunque il palinsesto di “lu passiu”, del non-pensiero (magari fosse pensiero del non)! Pensavo che quando avete riempito di vino un teatro e avete messo in scena religione, cinema, grissini e cornetti, io avrei potuto alzare il piatto anche a Castelvetrano, dove siamo “carcucciulari” e voi le elezioni non le avreste vinte mai e poi mai! Ma da vicino e lontanissimo, da Salemi, io speravo che le sberle di Caravaggio, del vino in un teatro e del cinema religioso “difficile” (perché, cazzo, far stare insieme gente che crede cose diverse non è facile!!!) potessero aiutarmi a fare anch’io qualcosa di sprovincializzante. Ma vi siete arresi alla gente che non cambia neanche col terremoto: siete cascati dentro la vostra piscina di vino e ci siete affogati, cazzo! Non so perché ma tutta la filosofia che ho ingurgitato mi consente di didre solo “cazzo!”. e non c”è un’altra parola buona come questa per mandarvi al diavolo perché non ce l’avete fatta a far nascere Gesù a Nazareth, forse perché Nazareth non era Nazareth, o forse perché qui tutto è destinato alla morte. Toscani, tu e i tuoi boys mi siete stati davvero sulle palle, come cani con l’accento sbagliato nella terra delle “doppie” e del “tra tri tru” forte… ma se è vero che ve ne andate, mi sento più solo. Senza neanche la speranza che quella bieca burocrazia che oggi mi ride in faccia perché penso cose risibili e troppo (con la “tr” non col “t” “r”) sballate che la gente mica le può capire… Perchè la gente non capisce… O capisce, piano piano.. come il casco e i motorini! Ma non andate via! Non ora!
Qui è terra dove l’indignazione non è consentita perché “così fan tutti” e dunque non serve indignarsi.
Qui è terra di fatalismo endogeno,spesso come una muraglia,torvo come un cielo carico di tempesta, perché “ Munnu ha stato è munnu è”.
Qui è terra di bieco conformismo e se dici la tua in controtendenza sei stigmatizzato e isolato come quello che dice sempre NO!
Qui è terra di cosche,di caste che salvaguardano i loro giardini incolti vendendoli come le sette meraviglie del mondo.
Qui è terra di ricchezze e di sperperi per pochi,di povertà per molti.
Qui è terra dove non cresce erba ,che non sia gramigna infestante.
Qui è terra di domande senza risposte,di giochi privati,di diffidenze e di connivenze
Qui è terra dei gattopardi, dove qualcosa deve cambiare per rimanere com’è.
la sicilia e i siciliani reagiranno a se stessi solo quando avranno pititto,e stavolta sarà troppo tardi,si troveranno precipitati nel terzo mondo,nel medioevo,una banana republic nel cuore dell’europa!!!
Hai pienamente raggione,io da salemitana che amo tanto il mio paese e la Sicilia, che non sono mai andata via perchè non ho mai voluto abbandonarlo, sono 40 anni che aspetto che le cose cambino e ch e
questo paese raggiunga la dignità che merita e, prima di me, lo aspettava anche mio padre, io nel mio piccolo ho sempre fatto il possibile, adesso questa era la nostra speranza, avere gente di alto livello che come te non si lasciasse condizionare e che oltre alla notorietà ci facesse anche uscire da questo stato di eterno immobilismo in cui il paese versa. Avere la speranza le cose cambiassero e la certezza che non cambieranno mai (pensiero di gattopardiana memoria) fa male al cuore e alla mente! Ma ti prego di non fare lo stesso errore che spessso facciamo noi siciliani, non pensare che tutti i siciliani o i salemitani pensino così,perchè non è vero. é perciò che io ti esorto a nome di tutti questi salemitani e siciliani che hanno creduto in te, in voi, a non deluderci, a non abbandonarci al nostro destino, perchè soltanto grazie alla vostra perseveranza avremo la speranza che si possa muovere qualcosa. grazie
spero solo che serva… affinché un salemitano, un siciliano, si alzi e prenda in mano il futuro!
E’ veramente triste!!! Spero che Oliviero Toscani ritorni sui suoi passi e lo faccia per le persone come me (e ce ne sono tante ) che hanno creduto e continueranno a credere che si può cambiare!
Non ci sarà nessun Oliviero e nessun Vittorio che possa cambiare le cose in Sicilia, se non i siciliani stessi! Ma noi siamo come i cavalli da corsa, con i paraocchi! Viviamo nella convinzione che niente può cambiare, perchè è sempre stato così, perchè uno solo non fà testo e quindi continuiamo a vivere con il motto: calati juncu chi passa la china! Ma la china ci stà travolgendo tutti in un sistema che tutto si può definire, ma non è certo civile, non è democratico e non è quello che questa nostra meravigliosa terra merita! E non creiamoci l’alibi della mafia, perchè la nostra mentalità retrograda e assistenzialista, è peggio di tutte le mafie insieme!
Nessuno che parla di voto di scambio, della necessita’ di liste civiche autonome, di senso civico sottosviluppato, di coscienza politica inesistente, della mancanza di coinvolgimento di tutti i cittadini in politica.
Io porrei l’obbligatorieta’ dello studio della Costituzione fin dalle elementari.
La maggior parte delle persone pensa che la politica sia una cosa lontana che non li riguarda.
Ne risulta che la conquista del diritto di voto con la X sulla scheda prende lo stesso significato di quella per il totocalcio.
Il cambiamento siamo tutti noi ma preferiamo, come in questo caso, la venuta di un Messiah.
Non condivido il messaggio di Oliviero Toscani. La critica, la polemica potrei anche accettarla ma non si va via dopo poco tempo di mandato. Criticare e non fare nulla per cambiare le cose in Sicilia è un azione da persone prive di coraggio e voglia di fare. Allora tutte le persone che per un motivo o per un altro sono rimaste giù?? Lo paragono ad una discussione tra marito e moglie. Se c’è un problema di sicuro il più forte, quello che vorrebbe che le cose cambiassero…non è colui che esca dalla porta di casa ma colui che rimane e soffre e risolve o per lo meno ci tenta.
Non sto a dire o ad analizzare il perchè ciascuno di noi è andato via dalla sicilia…io sto a roma ma tornerò. Però volevo proprio dire una cosa, è sicuro il signor Toscani di aver fatto proprio tutto??? di essersi comportato diversamente?? Io tempo fà mandai un cvitae al suo assessorato…proprio xche potevo pensare che forse nel comune di Salemi avevano bisogno di gente colta, che sappia le lingue, che abbia lavorato nel mondo degli eventi…ma non perche sono io, come me tanti ragazzi siciliani sono bravissimi e prepatratissimi….mai una risposta ,,,,,neanche per dire.: abbiamo visionato il suo cvitae….non ci sta bene…………..
Forse di gente cosi in Sicilia no ne abbiamo bisogno.
Il problema della Sicilia é lo stesso di gran parte dell´Est europeo e si chiama assistenzialismo. Non ha importanza la localizzazione geografica quanto l´inerzia della gente. Consiglio sinceramente a tutti i giovani siciliani in buona fede di emigrare all´estero in zone non soggette a questa “peste culturale”. Fate che ci resti solo chi non ha gli attributi o le energie (anziani). Restare é morire ogni giorno.
Dimenticavo … Belinda complimenti per i tuoi sofismi. Auguri