È stato posto sotto sequestro il parco eolico “Erg 69” di contrada Ranchibilotto di Salemi dove, venerdì sabato scorso, è morto Giuseppe Carpinelli, 33 anni, originario di Benevento. A disporre il sequestro è stata la Procura di Marsala che ha aperto un fascicolo per la morte dell’operaio che stava lavorando, insieme ad alcuni colleghi, al motore della pala eolica n.3 che si trova a 112 metri d’altezza. L’uomo cadendo si è fermato a 48 metri d’altezza rispetto al terreno. Il corpo dell’operaio è stato trasportato presso l’obitorio dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano dove verrà effettuata l’autopsia disposta sempre dalla Procura.
Intanto stamattina davanti la Prefettura di Trapani i sindacati confederali terranno un sit-in: «La strage continua, la rabbia e il dolore non bastano più», dicono i segretari Uil Sicilia e Uil Trapani, Luisella Lionti e Tommaso Macaddino. «Lasciamo che magistratura e forze dell’ordine assicurino giustizia e verità ai familiari dell’operaio morto a Salemi. Noi, intanto, denunciamo inerzie, ritardi, misure-spot della politica. Se non si fa subito qualcosa, se i Governi non affrontano le cause di questa strage che si consuma ogni giorno nei cantieri, nei campi e nelle fabbriche, il numero di morti sul lavoro crescerà ancora seguendo una tragica tendenza che in Sicilia sta tutta in pochi numeri: 65 vittime nel 2023, 60 nell’anno precedente. Quest’anno, i morti tra gennaio e marzo sono stati 10 e già appena a metà maggio ci avviciniamo pericolosamente a quota 20. Chiediamo formazione, controlli, prevenzione. Non è questione di patente a punti per imprenditori. La vita di un lavoratore non si valuta a punti!», dicono i due sindacalisti.