[Comunicato Stampa Carabinieri] Nel quadro delle attività investigative finalizzate alla ricerca di Matteo MESSINA DENARO, questa mattina, alle prime luci dell’alba, militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani e del ROS, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta della locale DDA, nei confronti di FIRENZE Rosario, cl ‘71, ai domiciliari è finito invece il suo faccendiere, il geometra SCIACCA Salvatore, cl ’73.
Sono stati notificati inoltre agli imprenditori CALCARA Giacomo, cl ‘78, CUSUMANO Benedetto, cl ‘48, D’ALBERTI Fedele, cl ‘75, e TOLOMEO Filippo, cl ‘78 tutti nati e residenti a Castelvetrano, la misura cautelare del divieto di esercizio d’impresa. Ad altre quattro persone è stata notificata un informazione di garanzia: si tratta dei due fratelli di FIRENZE e due dirigenti del Comune di Castelvetrano.
Le ipotesi di reato contestate vanno dall’associazione a delinquere di tipo mafioso, alla fittizia intestazione di beni e turbata libertà degli incanti.
L’attività, condotta dal Nucleo Investigativo e coordinata dalla DDA di Palermo, sin dal gennaio 2014, denominata “Operazione EBANO”, e che si inquadra nell’ambito dell’ azione investigativa funzionale al programma di ricerca del latitante MESSINA DENARO Matteo, ha permesso di documentare la persistente vitalità della famiglia mafiosa di Castelvetrano, soprattutto nell’infiltrazione nei lavori pubblici e privati.
Nello specifico l’imprenditore FIRENZE Rosario, nonostante il provvedimento interdittivo emesso dalla Prefettura di Trapani, era riuscito, attraverso la fittizia intestazione delle società ai fratelli, a partecipare alle gare d’appalto per l’assegnazione dei lavori pubblici come i lavori di realizzazione della condotta fognaria nella via Maria Montessori, i lavori di manutenzione ordinaria di strade e fognature comunali nell’anno 2014 e i lavori di demolizione di fabbricati fatiscenti all’interno dell’ex area autoparco comunale di Piazza Bertani.

Firenze – Sciacca | Foto Carabinieri
Riusciva inoltre ad aggiudicarsi sub appalti da ditte compiacenti alle quali, grazie alle protezioni di cui godeva all’interno dell’ufficio tecnico del Comune di Castelvetrano, essendo appartenente a Cosa Nostra, faceva assegnare numerosi pubblici incanti, intervenendo in maniera fraudolenta sulla presentazione delle percentuali d’offerta a base d’asta.
Le indagini hanno permesso di accertare che il FIRENZE Rosario da anni riusciva, attraverso questo modus operandi, ad essere uno degli imprenditori edili di riferimento di Cosa Nostra nel territorio del Belice, versando periodicamente ingenti somme di denaro alla famiglia anagrafica di Matteo MESSINA DENARO, per il sostentamento della latitanza e delle esigenze della famiglia mafiosa.
Inoltre le dichiarazioni di CIMAROSA Lorenzo, (cugino del latitante), hanno fornito importanti conferme al quadro accusatorio.
Altro elemento di spicco, tratto in arresto nell’operazione è il geometra SCIACCA Salvatore, dipendente della ditta FIRENZE MASSIMILIANO Sas, che manteneva i rapporti con i dirigenti comunali, insieme ai due fratelli di FIRENZE Rosario a quattro imprenditori edili castelvetranesi titolari di due imprese satelliti, la CONCORDIA COSTRUZIONI e la MULTICOSTRUZIONI soc,.
Le informazioni di garanzia sono state notificate invece ai fratelli di Rosario FIRENZE e a due funzionari del Comune di Castelvetrano, già dirigenti dell’ufficio tecnico nei confronti dei quali è stata anche eseguita una perquisizione presso gli uffici comunali dove è stata sequestrata la documentazione relativa alle gare d’appalto truccate.
I Carabinieri hanno inoltre proceduto al sequestro delle due ditte, e del complesso aziendale, riconducibile a Rosario FIRENZE. Il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 6 milioni di euro.
Comando Legione Carabinieri “Sicilia”
Comando Provinciale di Trapani
COMUNICATO STAMPA
Shhhhhhhhhhhh…
Silenzio…..
C’è nessuno….????
Se fosse stata una notizia del tipo “Immigrato fa la pipì sui muri”, i commenti dei miei coraggiosissimi e civilissimi concittadini sarebbero arrivati a valanga tutti scandalizzati e indignati.
Invece è solo MAFIA…
Cristiani boni…
Se non sbaglio non e’ la prima volta che evidenzi i non commenti.
Inizia….regalaci un saggio della tuo pensiero in merito.
Eccolo lì.
Il commento sarcastico.
Sai qual è il punto?
Il punto è che io i miei commenti li ho sempre fatti, come hai ammesso anche tu e quindi che saggio del mio pensiero devo regalarti, mentre del tuo pensiero non si può dire nulla visto che ti nascondi non mettendo il nome.
E quindi che sarcasmo vieni a fare?
Tu che non hai neanche il coraggio di scrivere nome e cognome fai del sarcasmo e vorresti in questo modo criticarmi con l’ironia?
E per cosa poi?
Sai qual è il mio pensiero?
Il mio pensiero è che c’è una serie di VIGLIACCHI che se la prende con gli immigrati e sta zitta davanti alla mafia.
E fra questi VIGLIACCHI c’è chi si nasconde dietro un nome di fantasia…
Caro sig.Vasile,quando una collettività si ribella vuol dire che questa è stremata. Il fenomeno immigrazione non è più sostenibile per una collettività come quella Castelvetranese.Ci sono tante persone con problematiche economiche e magari senza più un’abitazione ed è normale che,dinnanzi a lamentele superflue da parte di questi signori che ospitiamo,la gente si lamenti. Ma se lei è così devoto alla causa civile perché non li ospita a casa sua? Con riferimento a quando descritto nell’articolo il silenzio è più che doveroso sempre che questo poi non sfoci in sgomento dato che,pur di accaparrarsi una promozione,le operazioni antimafia da noi ormai sono pane quotidiano. Magari dimentichiamoci di tutte le innumerevoli “puttanate legalizzate” fatte da: associazioni antiracke,fondazioni antimafia e giudici che gestiscono beni confiscati. Tanto sulle disgrazie altrui possono mangiarci tutti.Ma si sa che la collettività per vivere necessità di notizie del genere,altrimenti nei giorni dove non si ha nulla da fare di cosa si “sparla”?
Cordialmente
Luciano Risalvato
Ma il fatto e’,mio caro concittadino che Castelvetrano non puo’essere un paese felice, solo quando si eseguono si ripetono azioni di misure cautelari.
E se poi ci sono una serie di vigliacchi e’ irrilevante.
Ci fosse una volta, dico una, che i soliti razzisti non rispondano con “se le piacciono perchè non se li porta a casa”?
O roba del genere.
Le solite stupidaggini.
Poi basta condire tutto quanto con le solite stupidaggini che si sentono in tv quando parla Salvini e il gioco è fatto.
L’opinione è stata creata…
Certo, se anziché sparare a zero ripetendo a pappagallo le frasi sentite in qualche programma di quelli che fanno su Rete 4, uno argomentasse anche e dicesse quali siano questi problemi che i castelvetranesi hanno A CAUSA degli immigrati.
Mi piacerebbe sapere cosa c’entri l’immigrato con gli stipendi non pagati, per esempio.
Oppure con la disoccupazione.
E non facciamo i soliti discorsi del tipo “ci rubano il lavoro”, perché a parte che NON E’ VERO, direi che sarebbe ora di pensare che la colpa non è di chi è più disperato di noi, ma di qualche SFRUTTATORE ITALIANO che si approfitta della situazione.
Ma vabbe’, è più facile dire che non ce la facciamo più ad accoglierli.
E’ più facile e conquista anche molti più “Like”…
Dimenticavo.
Sig. Luciano Risalvato, se le stanno così a cuore “tante persone con problematiche economiche e magari senza più un’abitazione”, PERCHE’ NON SE NE PRENDE QUALCUNO A CASA…?
Detto questo, lo decide lei se le proteste di questa gente siano o meno superflue?
Lei li conosce i problemi dei rifugiati?
No, perché sono sicuro che ci sarà una montagna di lamentele che lei potrà fare e che per me sono assolutamente prive di importanza e SUPERFLUE…
Tutto è relativo, tranne il fatto che il razzismo è razzismo.