Un popolo di bambini, un esercito di purezza per fare rifiorire l’umanità nuova. Nasce da qui la ricerca durata quattro anni dello scultore catanese Orazio Coco, 37 anni, che domenica 19 alle ore 17:00 presso la chiesa del Collegio di Marsala presenta la sua mostra “L’esercizio della speranza”, organizzata dal Centro mediterraneo di studi interculturali e dalla Diocesi di Mazara del Vallo.
Un evento artistico terapeutico che nasce dalla sensazione di appartenere ad una società in cui la maggioranza é priva di valori, in cui prevale il disinteresse reciproco. «Ma, poiché abbiamo il compito di consegnare il mondo alle nuove generazioni, dobbiamo recuperare i giusti valori nei rapporti con gli altri – spiega Orazio Coco – virtù come la fiducia, il coraggio, il perdono, la purezza, sono assenti nel nostro vivere quotidiano tranne nei bambini piccoli. Allora é giusto che tali virtù siano rappresentate da chi le possiede intrinsecamente e da chi ha ancora l’energia di curare le convinzioni alienate dell’adulto».
Per questo l’esercito é composto da sculture in terracotta di bambini, che ricordano l’esercito di Qin Shi Huang. Ma, mentre gli 8.000 guerrieri cinesi sono armati, la schiera di virtù di terracotta é nuda. Sono gli sguardi di questi bambini la loro arma. Dai loro occhi, puntati sullo spettatore, si irradia un messaggio. Non importa che questo messaggio sia percepito o accettato.

opera di Orazio Coco
I miei bambini – spiega Orazio Coco – hanno il potere magico di curare il mondo. Anche a prescindere da me. Questa é la mia convinzione forse un po’ folle o fuori moda per la società attuale: l’arte deve avere una funzione essenzialmente educativa. Come avveniva tra i popoli primitivi, in cui l’artista collaborava con il mago, il sacerdote o il medico. Qualcuno nel mondo crede ancora nei buoni valori e nella possibilità di comunicarli alla collettività, anche se non sono certo che la collettività voglia essere salvata.
Orazio Coco è già alla sua quarta produzione (il Corpo e il Desiderio, Creare per Catania, Matruzza Bedda e l’Esercito della Speranza).
L’ALLESTIMENTO
Cinquecento chili di argilla rosa utilizzati, 1120 dita modellate con l’argilla. 114 occhi che ci osservano. Ed ancora 8 virtù (la fiducia, il coraggio, il perdono, il senso della colpa, la purezza, la coscienza, la solidarietà, la responsabilità) da trasmettere. Otto ambientazioni che spingono lo spettatore in un percorso interiore di comprensione dei valori smarriti e desiderio di ritorno alla natura 56 bambini di terracotta. 1 cavallo con 2 occhi e 4 zampe ad attenderci all’ingresso.
IL VESCOVO
«La mostra che abbiamo allestito ci fa incontrare, conoscere e familiarizzare con l’esercito della speranza, opera dell’artista Orazio Coco, spiega il Vescovo monsignor Domenico Mogavero, presidente del Cemsi. Con questa galleria di corpi e di volti si vuole offrire una sequenza molto originale di caratteri per far sorgere negli adulti delle domande provocatorie e inquietanti in grado di coinvolgerli nella esperienza esaltante di educare alla speranza perché le nuove generazioni vivano una vita buona degna di loro».
ORARI – La mostra rimarrà aperta sino al 30 giugno, tutti i giorni, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 20. Ingresso gratuito. A pagamento è disponibile il catalogo.
L’addetto stampa del Vescovo
e della Diocesi di Mazara del Vallo
Max Firreri