
foto d’archivio
Alcuni ordigni bellici, probabilmente risalenti alla II Guerra mondiale, martedì pomeriggio sono stati fatti brillare nel mare di Selinunte dagli artificieri del Nucleo Sdai della Marina militare di Augusta.
Il ritrovamento era avvenuto il 3 maggio. L’operazione è stata condotta con l’ausilio degli uomini della Capitaneria di porto di Mazara che dal momento del ritrovamento hanno assicurato la vigilanza del posto con vigili urbani, carabinieri, poliziotti e finanzieri.
Dal Compartimento marittimo raccomandano a chi dovesse imbattersi sia sulla spiaggia sia in mare in residuati bellici di non toccarli e di avvertire subito la Guardia costiera telefonando al numero Blu 1530 o ai numeri 0923-672111, 0923-948908, 0923-946388 e 0923-946471.
di Margherita Leggio
per La Sicilia
Come mai così tanto tempo? Chi ha pagato tutte queste spese?
tutto questo tempo perchè intervengono gli artificieri del nucleo SDAI della Marina MIlitare di Augusta (per come pure specificato nell’articolo) e, considerato che i ritrovamenti, specialmente ad inizio estate, di tali tipo di bombe, risalenti alla 2^ guerra mondiale, interessano tutta l’isola, loro per potersi muovere e così razionalizzare le risorse umane ed evitare inutile spreco di denaro fanno sì di raccogliere più segnalazioni possibile e poi fare un unico giro attorno la Sicilia. Poi spese in più non ce n’è, i servizi di vigilanza e ronde vengono assicurati normalmente con personale già di servizio e comunque i soldi utilizzati sono fra quelli già stanziati ad inizio anno nei vari capitoli…… ma in tutti i casi quando si tratta di sicurezza di chi va a mare, anche se si tratta di armi vetuste che non dovrebbero, in teoria, più funzionare, viene prima di tutto