La questione della paventata chiusura dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano è finita a Roma. I sindaci di Partanna (Nicola Catania), Campobello di Mazara (Giuseppe Castiglione) e Poggioreale (Mimmo Cangelosi), insieme al commissario del Comune di Castelvetrano, Salvatore Caccamo hanno illustrato l’attuale situazione dell’ospedale castelvetranese al direttore generale del Servizio Promozione sanitaria del Ministero della salute, Andrea Urbani, al capo della Segreteria tecnica del Ministero Marcello Spirandelli e al Sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, senatore Vincenzo Santangelo. «Abbiamo aperto il dialogo istituzionalecon il Ministero e il comitato tecnico – afferma il sindaco Catania – e nel corso della riunione abbiamo presentato un documento in difesa della struttura rappresentando le motivazioni e le istanze dei cittadini affinché il territorio, già così fragile e penalizzato, non venga ulteriormente privato di una struttura sanitaria strategica per l’intero comprensorio della Valle del Belìce e per un bacino di oltre 100mila utenti. A tal proposito mi preme ringraziare il senatore Santangelo per essersi reso parte attiva nel favorire in ogni modo quest’incontro»
Al tavolo, fra le varie proposte, è stata avanzata richiesta di specifici provvedimenti che, in via particolare e a prescindere dall’attuale piano di riordino regionale, consentirebbero il mantenimento della struttura ospedaliera com’è attualmente proprio in considerazione delle peculiarità del territorio stesso. «Nella giornata di oggi– conclude Catania – si susseguiranno ulteriori riunioni istituzionali per trovare le più ampie convergenze possibili sulle proposte avanzate dal Comitato dei sindaci». La riunione si è conclusa, comunque, con nulla di concreto. La scelta politica di potenziare più l’ospedale di Mazara del Vallo a scapito di quello di Castelvetrano è previsto dal nuovo Piano proposto dall’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza.