Un medico va in pensione, un altro non ci sarà per un differente motivo e l’ambulatorio di cardiologia, all’ospedale «Vittorio Emanuele II» non funzionerà più e non si sa se in modo permanente o provvisorio.
Al Cup, il centro unico di prenotazione, infatti, agli utenti che venerdì scorso hanno tentato di prenotare una visita cardiologica è stato risposto (senza che venisse fornita una spiegazione) che non era possibile effettuarne per il nosocomio castelvetranese e che se si voleva si poteva fissare l’appuntamento in altre strutture.
La carenza di personale ormai sta mandando in tilt buona parte dei reparti del «Vittorio Emanuele II». Uno che non è mai entrato in funzione, pur essendo stato attrezzato già da circa otto mesi, è quello della Risonanza magnetica. Ci sono il locale, l’attrezzatura ultramoderna, il medico responsabile designato, il cui nome è stampato su un cartello affisso davanti alla porta del servizio, ma i pazienti devono essere dirottati altrove per effettuare l’esame diagnostico.
Come se non bastasse – denunciano dal Tribunale per i malati – dal prossimo 20 dicembre problemi di funzionalità si avranno anche nel reparto di Chirurgia plastica se non verranno nominati nuovi medici o non saranno riconfermati gli attuali il cui contratto a tempo determinato scadrà il prossimo mese. Inoltre, sempre per la carenza di personale in Radiologia i raggi X si effettuano soltanto ai ricoverati.
In Oncologia, se non fosse per l’apporto fondamentale dei volontari dell’Avo, i pazienti, già in forte difficoltà per le patologie dalle quali sono affetti, si ritroverebbero senza assistenza durante la somministrazione delle terapie in quanto mancano gli ausiliari che a dire il vero sono carenti in tutti i reparti poichè quelli che vanno in pensione non vengono sostituiti.
Insomma, se non è una situazione di paralisi quella che si delinea per i servizi offerti dall’ospedale «Vittorio Emanuele II», che accoglie utenti da tutta la Valle del Belice, poco ci manca. Il presidio sanitario, intanto, da mesi ospita anche alcuni reparti dell’ospedale «Abele Ajello» di Mazara, attualmente in fase di restauro e questo ha fatto aumentare in modo esponenziale gli utenti che lo frequentano e ha da tempo reso il parcheggio largamente insufficiente e ciò provoca quotidiane proteste.
Per discutere di tutte queste problematiche il Tribunale per i diritti del malato mesi fa ha chiesto un incontro a Osvaldo Ernandez, direttore sanitario dell’Asp.
«Ancora – concludono dal Tribunale per i diritti del malato – attendiamo che ci fissi un appuntamento».
Margherita Leggio
per La Sicilia
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Siamo tanti i castelvetranesi costretti a lavorare sparsi per tutta italia lontani dalla famiglia, amici e affetti facendo spesso tanti sacrifici. Fate qualcosa per noi e per l'ospedale dei castelvetranesi e non solo...
io sono un oss e sono stata costretta ad andare al nord x lavorare,e giusto questo?quando al nostra paese ci sono i posti e nn prendono nessuno,e noi costetti a stare lontano da i nostri cari e della bella terra che abbiamo in sicilia!mha