La Commissione Straordinaria del Comune di Castelvetrano intende promuovere e valorizzare il territorio e le sue attività produttive tipiche in un’area importante per la Sicilia occidentale, connaturata da vocazione agricola e sviluppo di attività produttive legate alla salvaguardia e promozione dei prodotti tipici locali.
Una diffusa attenzione è la riscoperta di produzioni tipiche locali come il “pane nero” di Castelvetrano che ha dato un forte impulso ad un’agricoltura che tende a rispettare le esigenze di produzione e le richieste del consumatore.
Per tutelare e valorizzare il Pane nero di Castelvetrano, occorre quindi intraprendere un percorso orientato all’ottenimento del marchio IGP iniziativa lunga e complessa, la Commissione Straordinaria quindi ha ritenuto avvalersi di un professionista esperto nei processi tecnologico-ambientali, munito di una comprovata esperienza in questo settore.
Dopo aver accertato le competenze del dott. Salvatore Flavio D’Anna, la Commissione Straordinaria, ha affidato a quest’ultimo l’incarico a tempo determinato ed a titolo gratuito di consulente esterno in materia di valorizzazione ed ottenimento del marchio IGP del Pane Nero di Castelvetrano.
Il Dott. D’Anna laureato in Scienze e tecnologie alimentari presso l’Università degli studi di Catania è iscritto presso il medesimo Ordine (OTASS) . Ha inoltre ricoperto la carica di docente, su progetti pomeridiani negli istituti alberghieri di Castelvetrano e Trapani.
Il suo contributo che si identifica in una collaborazione assolutamente gratuita non comporterà per l’ente nessun onere di spesa se non appunto l’aggiunta di un valore importante per riscoprire e ridare valore ad un’eccellenza produttiva di cui il nostro paese può andare fiero.
AUTORE. Patrizia Vivona
Ma non è la stessa commissione che ha deciso di far uscire Castelvetrano dall’associazione nazionale “città del pane” che opera per fini promozionali dei prodotti tipici?. Chi ci capisce è bravo…
Gent.mo Dott. D’anna, prima di tutto un sentito grazie per questa Sua importante collaborazione. Vuol dire che da oggi non saro’ piu’ solo in questo arduo progetto.
Io diverse volte ho provato, anche con l’aiuto altre persone di buona volontà, a portare avanti questo progetto, ma sempre si è fallito per far riconoscere in Pane Nero come IGP e DOP. Il pane nero di Castelvetrano ha continuato, con grandi miei sacrifici, ad essere interrottamente un Presidio Slow Food, pagando io pesonalmente la quota di affiliazione da Presidi, di E. 500.00 all’anno, con la sola collaborazione del Gruppo Rizzo. Ho provato da sempre a senzibilizzare i panificatori a creare una sinergia: purtroppo sempre con esito negativo.
Per costituire una IGP o una DOP servono almeno nove panificatori ed un disciplinare condiviso. Molti anni fa è anche nata l’ associazione no profit, “Pane Nero di Castelvetrano”, ma adesso non c’è più alcun panificatore che ne faccia parte, sia per non pagare una irrisoria somma di E. 13.00 all’anno, sia perchè, per produrre il Vero Pane Nero di Castelvetrano del Presidio Slow Food, bisogna seguire un disciplinare Slow Food che impone di usare soltanto il lievito madre, cosa che molti panificatori non fanno, sia per il prolungamento dei tempi di lavorazione che, per dirla tutta, perchè non sanno come si prepara un lievito naturale e in quale quantità utilizzarlo (vedasi incontro di qualche tempo fa presso l’Assessorato dell’agricoltura in via Bosnignore a Castelvetrano, con la presenza dell’allora assessore Paolo Calcara).
Solo adesso qualcuno, con le mie indicazione, ci sta riuscendo. Purtroppo anche quest’ anno non siamo potuti essere presenti al Salone de Gusto di Torino (importante vetrina internazionale) per mancanza di fondi; Io essendo da solo, a dire il vero, non me la sono sentita di perdere migliaia di Euro, per una promozione che a quanto pare, non interessa a nessuno (dato che tutti vogliono in ritorno d’immagine, ma nessuno è mai disposto a collaborare).
Ho avuto modo di sentire alcune critiche di qulcuno per la non presenza al Salone del Gusto. Proprio questo qualcuno che dice di aver tanto interesse al “Presidio del Pane Nero di Castelvetrano” ma, quando doveva, non ha voluto mai contribuire alla quota di affiliazione. . . questo dice tutto.
Sarà quindi una impresa ardua, ma io non demordo, e dò sin da ora la mia disponibilità a collaborare per continuare a dare onore alla nostra Città di Castelvertrano con il Pane Nero di Castelvetrano.
Buon lavoro. Tommaso Rizzo