Sarà in discussione al prossimo consiglio comunale di Castelvetrano, previsto per il 25 giugno con la mozione N. 24018/2020,  il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki. La proposta, presentata dai consiglieri del PD, Marco Campagna e Monica Di Bella, ha l’obbiettivo di «esprimere, come atto simbolico, solidarietà, sostegno e vicinanza alla famiglia del ricercatore e alle Università di Bologna e Granada di cui Patrick è studente» – come riportato nel testo della mozione.

Il ventisettenne ricercatore egiziano, infatti, è stato arrestato nei primi di febbraio all’aeroporto del Cairo senza un apparente motivo. Successivamente ad essere stato interrogato e torturato, è stato incriminato perché secondo i PM, è colpevole di: «pubblicare voci e false notizie che mirano a disturbare la pace sociale e seminare il caos; istigazione alla protesta senza il permesso delle autorità competenti allo scopo di minare l’autorità statale; chiedendo il rovesciamento dello stato; gestire un account di social media che ha lo scopo di minare l’ordine sociale e la sicurezza pubblica;istigazione a commettere violenze e crimini terroristici» e adesso rischia 5 anni di detenzione o, addirittura, l’ergastolo.

Il giovane studia per un dottorato di ricerca presso l’Università di Bologna ed è immatricolato all’Università di Granada nel Master Erasmus Mundus. Dopo aver ottenuto una borsa di studio europea per frequentare il Master Gemma coordinato dall’ Università spagnola, stava per ritornare  dalla famiglia quando è stato trattenuto dalle autorità per dei controlli e successivamente dichiarato prigioniero.

«L’attivismo di Zaki e la lotta per i diritti delle minoranze oppresse riguardava principalmente le comunità Lgbtqi+ e le  comunità cristiane cacciate dal nord del Sinai, a causa dell’avanzata dello stato islamico» – riporta il testo della mozione. Inoltre, i consiglieri Campagna e Di Bella, rivolgono al Sindaco Enzo Alfano, oltre alla richiesta del conferimento della cittadinanza onoraria, di «impegnarsi a collaborare con gli enti preposti affinché il Governo Italiano chieda alle istituzioni egiziane il rilascio immediato».

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