Il Gruppo 6Gdo gestiva i supermercati Despar nelle province di Trapani, Agrigento e in parte di Palermo oltre ai soft discount 6Store. I lavoratori, considerando l’indotto, erano circa 400. Oggi il Gruppo 6Gdo, dichiarato fallito dal Tribunale di Marsala a giugno, ha 154 lavoratori sugli iniziali 197 in quanto alcuni sono andati in mobilità, 17 sono stati assunti da un supermercato di una grande catena aperto di recente in città e 22 hanno trovato una diversa collocazione.
Le aziende collegate Logicom e Stagicom hanno rispettivamente 32 e 14 lavoratori. I dipendenti del Gruppo 6Gdo sono oggetto di licenziamento collettivo da parte dell’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati, mentre la Logicom è operativa, ma un punto vendita pare che stia per essere dato in affitto alla Esse Emme. I dipendenti di Stagicom sono in attesa della lettera di licenziamento plurimo individuale.
La Commissione Antimafia ha evidenziato “anomalie nelle scelte dell’Agenzia, in particolare quella di presentare ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo” e ha sottolineato che “è ancora possibile adottare le soluzioni previste dal Codice antimafia per evitare la chiusura definitiva della catena di supermercati. Infatti, i beni del gruppo non hanno mai fatto parte del fallimento e sono rimasti nella disponibilità dell’Agenzia che può disporne mediante affitto, liquidazione e cessione a terzi nelle forme competitive, come la legge consente”.
Si tratta di un percorso già intrapreso dall’Agenzia che per garantire il futuro occupazionale dei lavoratori l’Agenzia – da quanto reso noto qualche settimana fa dai segretari provinciali di Filcams Cgil, Anselmo Gandolfo, Cisl Palermo-Trapani, Franco Lo Sciuto e Uiltucs Uil, Mario D’Angelo, che seguono la vertenza dal suo avvio – doveva proporre ai Comuni la cessione delle licenze del Gruppo 6Gdo alla Grigoli distribuzione, anch’essa confiscata.
Questo per potere fare alla Esse Emme srl, sotto un nome nuovo, un’altra proposta per l’acquisizione dell’azienda dichiarata fallita, compresi i 35 lavoratori del centro di distribuzione di via Partanna. I lavoratori dell’indotto potranno essere recuperati in una fase successiva attraverso la costituzione di cooperative.
Margherita Leggio
per La Sicilia
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quanto ancora dobbiamo aspettare ? non ci sto capendo piu niente un giorno dicono una cosa e un altro giorno dicono altra cosa. dove sta la verita........... unica cosa certa che per adesso l'abbiamo presa in tasca solo noi operai