Nella sua lettera aperta l’assessore Carmela Daidone ha toccato alcuni punti di una sanità in provincia di Trapani che, a tratti, arranca e che, col caso dei ritardi negli esami istologici, ha fatto accendere i riflettori sull’Asp Trapani, oggi sotto la lente di ingrandimento della Regione e del Ministero della salute. A ciò che afferma la Daidone, l’Asp Trapani ha replicato. Se l’assessore del Comune di Erice ammette che i malati oncologici dovrebbero aspettare lunghi tempi per le visite specialistiche, l’Asp chiarisce che «esiste una corsia dedicata per i malati oncologici, con un accesso diretto con il codice esenzione 048 e nei casi di urgenza e controlli, che il CUP invia direttamente al reparto, dove è stato istituito un gruppo oncologico multidisciplinare (GOM) per la presa in carico del paziente». Per la prenotate delle differite, ossia entro 60 giorni, «si cerca di assicurarle entro i termini previsti dal codice di priorità».

Altro capitolo sono le liste di galleggiamento: «dal novembre 2024 non ci sono più per volere dell’Assessorato regionale alla salute», chiariscono dall’Asp Trapani. Per gli interventi odontoiatrici «non risultano esserci per le prestazioni odontoiatriche, per le cure previste nei LEA (livelli essenziali d’assistenza) tempi di attesa tali da indurre gli utenti a recarsi fuori dalla provincia di Trapani», dicono dall’Asp Trapani. Per la Daidone il personale socio-sanitario sarebbe insufficiente. Dall’Asp Trapani, invece, chiariscono che «il coefficiente previsto dalla normativa regionale, calcolato in base al numero di posti letto realmente attivi, viene rispettato da questa azienda». E puntualizzano che all’ospedale di Trapani, a fronte di 132 unità OSS previste, ce ne sono in servizio 170.

Altri due capitoli la radioterapia e i lavori al pronto soccorso di Trapani. «Entro l’anno è previsto l’inizio dei lavori di realizzazione del servizio di radioterapia», dicono dall’Asp Trapani, mentre per quanto riguarda il pronto soccorso del Sant’Antonio Abate «entro il prossimo mese di giugno l’impresa appaltatrice ha previsto il termine dei lavori».

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