Molti di questi forse non sanno che ammazzare un animale è un reato punito con la reclusione dal Codice Penale; forse qualcuno di questi ha fatto un po’ di confusione pensando che i cani potessero essere un bersaglio possibile cui poter mirare. In realtà non credo che quella persona che ha ucciso Sara nei giorni scorsi abbia fatto proprio questa riflessione. Credo che si sia fatto trascinare dall’essere considerato come invincibile dopo aver impugnato il suo adorato fucile, che forse è l’unica cosa che lo fa sentire forte a dispetto di chi lo considera un idiota, come in realtà è.

Quindi io penso che quello che concretamente si dovrebbe fare è controllare costantemente queste persone (che per statistica, peraltro, sono la prima causa di abbandono di cani, non più buoni per la caccia, non vorrei che questo si dimenticasse), per evitare o comunque ridurre il rischio che questi episodi si possano continuare a verificare. Sicuramente bisogna fare un esposto al corpo forestale e alle guardie venatorie che sono quelle che controllano l’operato dei cacciatori sul territorio e quello delle persone che detengono armi, insieme alla polizia che ha gli elenchi di queste armi.
Il problema è che è difficile trovare qualcuno disposto a farlo; così come è difficile trovare qualcuno disposto a indagare sulla morte di un cane, “perché tanto è un cane”.

Bisogna far capire a chi di dovere che è necessario che si facciano i dovuti controlli su queste persone, che peraltro non hanno mai ricevuto nessun tipo di addestramento da parte di un agente di polizia e non sono neanche tenuti a dimostrare a nessuno di possedere determinati requisiti psico-fisici, che se richiesti, probabilmente, non avrebbero permesso a quell’uomo di ammazzare indiscriminatamente tutto quello che gli passava davanti.

L’unica cosa che consola è che è consentito a chiunque ne abbia interesse di poter presentare apposite denunce relative all’attività venatoria e che può essere anche presentata una richiesta al sindaco di un’ordinanza che vieti la caccia in una determinata zona. Credo proprio che questa possa essere una buona occasione per poterlo fare.

Quello che mi auguro è che si riesca ad arginare questo increscioso problema, che coinvolge tutti indistintamente, attraverso una più attenta collaborazione da parte delle forze dell’ordine che sono tenute anche a questo.

AUTORE.   Chiara Messina