“Perchè mai Selinunte e Triscina, non possono assurgere a luoghi di rinomata eccellenza?”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Carmelo Sammartino, un lettore di questo blog che nonostante non sia castelvetranese, da 35 anni vive nel nostro territorio sia nel periodo estivo che nel corso di qualche settimana invernale.

L’estate 2014 nelle spiagge di Triscina è ormai da tempo immemore un penoso, ridondante, quanto mai rassegnato coro generale che alterna le semplici lamentazioni alle vigorose proteste.

Lunga è la lista delle osservazioni che “arricchiscono” i vari siti locali con news segnaletiche e lettere aperte al Sindaco ma che mortificano una comunità, e forse anche un’amministrazione, incapaci di risolvere definitivamente il degrado, l’accumulo forsennato di immondizia, le orde di cani randagi, le siringhe sotterrate nella sabbia, i pescatori incauti sul litorale dei bagnanti (quest’anno è accaduto ad una bambina in acqua di essere stata infilzata al piede da un amo incagliato e abbandonato). Dove sono le zone autorizzate alla pesca? Dove sono (se mai vengono concepiti) gli addetti comunali alla sorveglianza estiva delle spiagge?

Al noto abusivismo si aggiungano il dissesto irrazionale del fondo marino da parte di scellerati privati e la triste condizione dei Templi. Alla biglietteria al turista non viene fornito alcun depliant esplicativo (“non ne abbiamo” viene detto), le erbacce e le stoppie invadono i ruderi quasi coprendoli. Che foto singolari da immortalare come souvenir!

Una però la conservo per i collezionisti di botanica: si tratta dell’Acacia armata mimosa che costeggia i canneti del Modione. Piccoli batuffoli di fiore giallo circondati da lunghe e acuminate spine. E’ proprio la metafora dei Templi: rovine sempre più fragili assediate da una violenta incuria. Le arrugginite impalcature tolte lo scorso anno facevano pensare che i lavori di restauro fossero terminati… e invece rispuntano più lucenti che mai.

Sapienti e spettacolari cartellonistiche illustrano e pubblicizzano Selinunte, Triscina, i nuovi templi di cemento che invadono Piazza Quartana e che resteranno come cimeli abbandonati al mordere implacabile del tempo e alle bottiglie di birra disseminate dovunque… Non è la grafica che qualifica un’area turistica se questa non trova una fattiva coerenza nella realtà.

Che dire poi dell’istituendo ingresso al parco archeologico da Triscina? L’impianto architettonico-paesaggistico è ormai considerato diffusamente un progetto tragicomico. Ci vuol davvero poco, in materia di sensibilità artistica, per associarlo ad una tettoia da rifornimento Agip! E tutto quella spianata di parcheggio: ma quando mai vedrà code di pullman turistici?

Un’ultima osservazione. Qualche giorno prima dell’inaugurazione della nuova Chiesa, poco più sotto dell’arena Samafè, è stato collocato un gigantesco “meraviglioso” raccoglitore di sterpaglie con un andirivieni spasmodico di ruspe roboanti anche in piena notte. La piazzetta ed i cassonetti miracolosamente ripuliti per l’arrivo del Vescovo. Dopo di che…?

Perchè mai Selinunte e Triscina, sponde storiche del mediterraneo, non possono assurgere a luoghi di rinomata eccellenza? Perchè nonostante le enormi potenzialità non riescono ad affiancarsi alla viciniora S. Vito Lo Capo, a Taormina, a Giardini Naxos…?

Cara Amministrazione, i livelli di civiltà e di una politica virtuosa passano dall’attenzione propulsiva e dalla cura “costante” (non saltuaria) del proprio territorio e dei cittadini. Perciò caro Sindaco, le invierò a breve la copia di un serio progetto d’accoglienza turistica nel mantovano, certo che si possa imitarlo… Ne faccia tesoro, affinchè l’anima dei Greci non gridi ancora allo scempio di un passato illustre (il loro).

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  • Sig Carmelo penso che non avrà nessuna risposta qualcuno della amministrazione ogni tanto scrive che i cittadini sono incivili e che la colpa e solo di queste persone non della incapacità di risolvere i vari problemi si nascondono dietro un non ci sono soldi infatti quando c'erano i soldi era la stessa identica cosa quindi fanno solo chiacchiere e pensano solo alla poltrona

  • L'estate 2014 sarà ricordata per tutta una serie di esternazioni continue, fatte da cittadini e residenti su tutto quello che c'è ,che si può fare o che si poteva fare e che purtroppo non si è fatto per rendere più vivibili le nostre frazioni di Triscina e Selinunte .Negli anni passati ,non si era mai verificato ,un simile "attacco alla diligenza " da parte di cittadini ,forse ormai esasperati, sulle condizioni di vivibilità del nostro territorio,si è partiti con le interrogazioni sui topi, si è passati dalle ormai famose alghe del porto ,si è proseguito per tutta una serie di interventi di turisti che volevano dormire tranquilli o di "scarioti" che sentenziavano che "Selinunte è destinata al declino ",poi c'è stato l'attacco dei villeggianti che scrivevano al Sindaco dicendo "Marinella non è un villaggio per turisti ", poi ci sono stati i divieti di balneazione e le smentite per far il bagno con "tranquillità" condite con le zuffe di territorialità, poi le raccolte di rifiuti di turisti " milanesi " improvvisati operatori ecologici ed articoli sulle "Potenzialità inespresse di Selinunte "e tanti altri interventi che contrastano con le interviste degli assessori MA CHE ESTATE E'?

  • In un intervista fatta, l'assessore Calcara asserisce che questa, per Selinunte e Triscina, è stata una stagione quasi da incorniciare, perchè sono stati assicurati servizi essenziali alla cittadinanza. L'unico servizio che ci deve assicurare e quello di andarsene a casa assieme ai suoi colleghi assessori e non dimenticare di portare assieme a loro anche il sindaco. Questo sì che sarebbe un servizio essenziale che la cittadinanza apprezzerebbe!!!

  • Forse il problema e' piu' generalizzato ed i temi da trattare vanno molto al di la' delle critiche sulla efficienza della Amministrazione nel risolvere i problemi dell'estate selinuntina e le lodi per una stagione che sembra abbia comunque procurato un certo incremento delle attivita' turistiche. Tanti incendi e tanta sporcizia per le strade non si era mai vista; cumuli di escrementi di piccioni e topi nel centro storico completano il quadro. Forse la comunita' ha bisogno di linee guida ben precise ed efficaci su come curare il territorio, sull'importanza del decoro ambientale; su come ogni cittadino possa fare la propria parte, creando dei modelli positivi e denunciando ogni comportamento lesivo dell'interesse comune.
    Sono certo che potrebbe risultare utile cominciare dalle scuole, insegnando ai bambiri l'importanza della pulizia dell'ambiente e del decoro ed ai piu' grandi il significato della "green economy", su cui si sono fondati recuperi epocali di vaste zone territoriali (anche in Sicilia) che hanno ribaltato in positivo la tendenza nello sviluppo economico e sociale.

  • comunque smentisco l incapacita comunale!!! io penzo che il sindaco erante sia uno dei migliori sindachi che castelvetrano abbia mai avuto prima dora!!!! sono molto fiducioso e poi e anche una persona molto estruita! faccio un apello al sindaco erante:io credo che bisogna riaprire le strade del centro a finche tutti i comercianti riniziano a lavorare li ci sono tantissime famiglie x cui riapriamo le strade tanto non abiamo delle arie industriali che inquinano il teritorio cerchiamo di rimetere in moto l economia del paese e dei nostri citadini e a sua volta il benesere dei nostri figli il centro va riaperto sta andando a morire e non mi piace amme e al novanta percento dei citadini castelvetranesi e scometo che il sindaco erante gia un picolo pensierro cello sta facendo.

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Redazione