Pescatore selinuntino: “Punito per due esemplari di novellame”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore:
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Il 26 febbraio 2013, G.C. un giovane pescatore di 23 anni ha ricevuto un verbale, dopo un controllo effettuato nella propria imbarcazione dalle autorità della capitaneria di porto di Mazara del Vallo per la verifica della pesca del novellame nel porticciolo di Marinella di Selinunte in provincia di Trapani.

Durante il controllo sull’imbarcazione attraccata al porticciolo non trovando nessun attrezzo di pesca per la cattura del novellame dopo aver perquisito l’intera imbarcazione, hanno ritrovato all’interno di un secchio due esemplari di novellame di sarda provenienti dalle interiora di un’altra specie ittica non vietata dalla legge che si ciba di novellame di sarda.

Dopo il sequestro del secchio con all’interno i due esemplari di novellame le autorità hanno verificato tramite il medico sanitario di Mazara del Vallo confermandone la natura della specie ittica di novellame di sarda. Le autorità marittime di Mazara del Vallo dopo il controllo hanno deciso di punire penalmente il giovane pescatore che da pochi mesi è il comandante e proprietario dell’imbarcazione.

Queste sono le parole del giovane pescatore:

Sono stato trattato come se nella mia barca ci fossero tracce di armi o di droga. Stavo solamente svolgendo le mie normali attività di pesca autorizzata dalla legge. Ritengo ingiusto essere stato accusato penalmente per DUE esemplari di novellame di sarda nonostante io non effettui questo tipo di pesca essendo consepavole che è vietata dalle leggi marittime.

Io stavo lavorando onestamente per quei pochi soldi che si guadagnano in questo periodo invernale e durante questo periodo di crisi che bastano a stento per le spese, ora mi trovo in difficoltà a risolvere questa situazione.

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  • E' assolutamente vergognoso!!!
    Quelli che pagano sempre sono solo le persone che faticano ad andare avanti e che magari pagano regolarmente tutte le tasse per ingrassare i porci che votiamo!!
    Finiamola!

  • so ben capito,il pesce veniva ritrovato dentro le interiora di un'altro pesce nn vietato......quindi perche non multare il pesce che a ingoiato le novelle?invece di multare il pescatore!!....la capitaneria di porto di Mazara del Vallo,dovrebbe fare una campagna di informazione presso tutte le specie marittime (E NON) che i pesci in questione sono delle novelle(specie intoccabile)....cosi facendo,i pescatori non saranno colpevoli di quello che mangiano altri pesci......................................................ma stiamo scherzando!!!

  • incredibile............semplicemente incredibile.......
    cosa si riesce a fare in italia e in sicilia pur di affondare e portare sul lastrico chi lavora onestamente per portare a casa qualche tozzo di pane.....si perchè di tozzo di pane si tratta...........CHE SI VERGOGNINO LE ISTITUZIONI E LA CAPITANERIA DI PORTO IN PRIMIS
    p.s. si trattava di un secchiello con all'interno pochi pesciolini non di centinaia di kg.....a quest'ora saranno finiti sicuramente sulla loro brace (cap. di porto)

  • Salve,
    in questo periodo di confusione esistenziale che pervade tutti i livelli della vita sociale, cercare il caprio espriatorio per fare scalpore sull'opinione pubblica è sotto l'occhio di tutti.
    Non sto qui a dire se è giusto o sbagliato pescare il bianchetto, in quanto l'attività di pesca è stata vietata dall'Unione Europea e che la Regione Siciliana, cercando di dare una boccata di ossigeno alla piccola pesca, aveva riaperto per 40 giorni in certi compartimenti di pesca regionali. La Regione, facendo ciò rischiava una procedura d'infrazione dall'UE, quindi ha deciso di bloccare il decreto. Sarebbe auspicabile una buona volta di fare un piano gestione delle specie ittiche a livello regionale, dove si salvaguardino le risorse del mare e il lavoro dei pescatori, i quali ormai sono anch'essi in via di estinzione.
    Punire un giovane pescatore, nel quale si ha una tradizione secolare nel campo della pesca essendo discendente da famiglie di pescatori, solo perchè sono stati trovati due esemplari di novellame di sarda, che erano negli intestini di pesci pescati e rimasti nel secchio dopo l'eviscerazione degli stessi e destinati al consumo proprio o alla vendita sembra esagerato e diciamolo vessatorio.
    La legge bisogna rispettarla e bisogna rispettare il lavoro della capitaneria di porto, ma gli uomini addetti al controllo devono capire che quei giovanili di sarda trovati nel secchio erano resti di un pasto di pesce, che poteva essere per esempio un merluzzo o una palamita, pesci che si cibano di novellame di sarda. Si sa che pesce grande mangia pesce piccolo.
    Speriamo che al giovane gli sia data la possibilità di potersi difendere nelle sedi opportune e che possa uscire pulito dalle accuse a lui rivolte in quanto dal racconto dei fatti non si riscontrano gli estremi penali a lui ascritti.

  • A mio parere se il giovane avesse trafficato armi o droga sarebbe stato trattato meglio. Che la capitaneria di porto si ravveda al più presto, dovrebbero tutelare la piccola pesca e fare più controlli sulla grande.

  • siamo sotto la dittatura del potente che gode nel vedere sprofondare nelle viscere della miseria il povero lavoratore onesto...........il detto non sbaglia mai....
    "poveretti i poveri"

  • Pescatori che gettano le loro reti vicinissimi alla costa, oppure che vanno a pescare usando delle piccolissime imbarcazioni senza documentazioni ne uno straccio di licenza per svolgere questa attività.
    A questo punto mi viene da pensare che la Capitaneria vede solo quello che vuole vedere!
    Tutto questo mi sembra davvero assurdo e stento a credere quanto ho letto in questo articolo.
    Qui si sta parlando di procedure penali nei confronti di un giovanissimo ragazzo che svolge onestamente e con tutte le carte in regola, quindi pagandone anche le tasse, questa antica attività che oggi come oggi pochissimi giovani svolgono.
    Siamo davvero arrivati al punto che anche la gente onesta viene trattata come dei delinquenti?
    La legge è importante e va applicata, ma questo signore che ha svolto la perquisizione, doveva evitare di mettere in difficoltà questo giovane pescatore, soprattutto perché l evidenza dei fatti era molto palese.
    Se io una mattina mi sveglio e mi metto a sparare in piazza, si presuppone che io abbia in mano una pistola o almeno un fucile! Come può questo pescatore aver pescato questi due esemplari di novellame di sarda, se alla perquisizione attenta della capitaneria , non sono state trovate nemmeno le attrezzature per svolgere questo tipo di pesca così tanto odiata dalla U E ?......
    Il giovane è stato molto chiaro nello spiegare che lui non attua la pesca a questo tipo di pesce perché conosce le normative Europee che ne vietano la pesca. Inoltre a continuato a chiarire dicendo che questi due famosi e minuscoli esemplari di novellame di sarda provenivano dalle interiora di un pesce la quale cattura non è fonte di interesse per la Comunità Europea.
    Dato lo sviluppo dei fatti sono arrivato alla conclusione che questo esponente della Capitaneria, che ha svolto la perquisizione , non sia a conoscenza del fatto che, per una naturale, semplice e antichissima legge di natura, il pesce grande mangia quello piccolo!
    A mio parere questo accade quando si dà potere a persone totalmente incompetenti.
    Spero che quanto accaduto non implichi ulteriori guai al nostro giovane amico pescatore e che si risolva tutto nel migliore dei modi.
    PS : Tutto serve per fare esperienza nella vita. Sii forte giovane marinaio selinuntino e non arrenderti mai.

  • Come il pesce grande mangia il pesce piccolo, la persona con alto grado mangia il piccolo lavoratore di turno... non c'è più mondo, queste sono persone senza cuore, che non capiscono che così rovinano un piccolo ragazzo che si sta cercando di creare il proprio futuro lavorativo! fatevi un esame di coscienza e pensate prima di agire...

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