Pino Maniaci conduce il telegiornale di Telejato, una emittente di Partinico in provincia di Palermo. Ha denunciato più volte la mafia. E’ stato picchiato, minacciato di morte, hanno tentato di strangolarlo e gli hanno bruciato la macchina.
E’ stato denunciato per abuso della professione giornalistica.
Un tempo chi raccontava la verità in Sicilia veniva fatto fuori fisicamente: Mario Francese, Mauro Rostagno, Beppe Alfano, Pippo Fava, Giuseppe Impastato, Mauro De Mauro, Cosimo Cristina, Giovanni Spampinato.
Oggi ci sono altri sistemi, sicuramente meno eclatanti, ma altrettanto pericolosi; si cerca di delegittimare ed isolare le voci scomode. Si tratta di sistemi usati da una mafia che è sempre più inserita nel contesto imprenditoriale ed istituzionale del Paese.
Ma Pino Maniaci è sotto pressione su due versanti: uno hard, relativo alle minacce che provengono dalla mafia militare, in un contesto di riorganizzazione mafiosa del territorio. L’altro, apparentemente più soft, sembra collegato all’impazienza di coloro che vogliono spegnere i microfoni di Tele Jato con l’astuzia, senza aspettare nemmeno che si abbassi l’attenzione dei media nazionali.
Intanto la solidarietà è stata massiccia, da parte della società civile e anche da parte della politica, senza distinzioni tra destra e sinistra.
De Magistris esprime così la sua vicinanza a Pino Maniaci:
“Un uomo coraggioso e libero che incarna i valori costituzionali della manifestazione libera del pensiero e che fa della lotta alla mafia la ragione fondante del suo impegno professionale. La sua lotta alla criminalita’ organizzata lo ha gia’ reso bersaglio delle piu’ ignobili vendette mafiose. Pino non mollare!“.
Sonia Alfano invece ricorda che “nella stessa condizione si trovava anche mio padre che, pur essendo oggi riconosciuto come uno dei più grandi giornalisti antimafia, non era iscritto a nessun albo. A Pino va tutta la mia personale solidarietà ed il mio invito a continuare a svolgere il suo mestiere con la consapevolezza di avere noi, e moltissimi altri, dalla sua parte”.
Beppe Grillo scrive invece sul suo sito:
“E’ chiaro che non è un giornalista. Maniaci ha rifiutato di iscriversi all’albo dei giornalisti. Si sarebbe trovato in compagnia di Riotta, Belpietro, Fede, Giordano. E’ uno che ci tiene alla sua reputazione. In Italia chi racconta la verità è un giornalista abusivo“.
Pino ha ricevuto più di 250 querele per cose che ha detto e “non doveva” dire e questa “nuova” denuncia alla fine poi così nuova non è. Un pò di tempo fa è stato infatti assolto con formula piena dallo stesso reato e oggi sottolinea:
“Abusivo io? Abusivi sono tutti quelli che pur essendo iscritti all’ordine dei giornalisti sono impegnati a servire i potenti di turno. Se questo e’ il mestiere, quella tessera preferisco non averla”.
Egidio Morici
www.500firme.it
“Abusivi sono tutti quelli che pur essendo iscritti all’ordine dei giornalisti sono impegnati a servire i potenti di turno.” Mi ricorda qualcuno anche qui da noi… anzi più di uno… :-)
“Abusivi sono tutti quelli che pur essendo iscritti all’ordine dei giornalisti sono impegnati a servire i potenti di turno”.
Non vi ricorda nessuno, qui da noi? :-)