Per la festa di san Giovanni Battista, lo scorso anno l’arciprete di Castelvetrano, Don Giuseppe Ivan Undari, ha scelto di scrivere una poesia per far giungere a tutti coloro che festeggiano il patrono della città il suo messaggio augurale, ecco i versi che desideriamo rinnovare ancora una volta…
Quando gli sguardi si incrociarono
tu lo additasti: agnello di Dio inviato per togliere dall’uomo il peccato.
Brucia nel fuoco ogni inganno.Spazio senza protezioni, solitario avanzavi ignaro di quella tragica fine. Nessun sacrificio sull’altare del tempio,
ti fece complice di perpetuare con il sangue di vittime innocenti
l’ingranaggio della colpa.Germoglio spuntato tardivo da un tronco senza vita, tu fai fluire l’acqua che irrompe e travolge ogni inutile orpello.
Nel carcere dove Erode ti ha rinchiuso
per allontanare ogni minaccia al suo potere grida ancora la tua voce che spacca le forze del male. Il veleno della vipera non lascia più traccia del morso.Nei canneti di melma fangosa, la creta, pronta per riaprire gli occhi del cieco, non aprirà i tuoi occhi per vedere la luce. Domanda sospesa: chi sei tu? Dobbiamo aspettare un altro messia?
Si colora di fuochi il deserto
e la voce incatenata,
irride ogni mistificazione ideologica.