Ancora polemiche sul caso Calcara

In riferimento all’articolo comparso sul Giornale di Sicilia “Le scolaresche disertano l’incontro con il pentito”, a firma di Umberto Lucentini, mi preme sottolineare quanto segue:

  • innanzi tutto tengo a ribadire che il termine “pentito” è bene usarlo solo per figure nobili, come quelle, tracciate dal Manzoni, dell’Innominato e di fra’ Cristoforo
  • “educare” significa condurre qualcuno verso qualcosa, cosa che può fare solo chi è qualificato a farlo
  • nessuno mi ha fatto richiesta di essere autorizzato a partecipare all’incontro, ne è vero che il Sindaco mi abbia interpellato
  • il presidente dell’Associazione antiraket era stato da me informato circa le mie intenzioni, per cui poteva comportarsi di conseguenza
  • da circa trent’anni svolgo attività per la formazione di una coscienza civile e democratica, ospitando nelle mie scuole tutti i campioni antimafia, tra cui Falcone e Borsellino
  • l’ottimo giornalista Umberto Lucentini non dimostra nel suo articolo la professionalità e l’onestà intellettuale di sempre


Castelvetrano 20 gennaio 2011

Francesco Fiordaliso

View Comments

  • Penso che sia da elogiare la coraggiosa iniziativa del Preside Fiordaliso, che si è schierato contro la vergogna del finto pentito calcara e del suo sponsor lucentini. Penso che è chiaro l'affare tra un finto pentito e un giornalista (peraltro scarso) uno inventa e chiacchiera l'altro scrive e vende libri e articoli incassando denari.

  • Salve prof. Fiordaliso,
    sono padre di tre bambini che qualifiche mi servono per "educare" i miei figli?

    Non crede che ad "educare" i suoi alunni avrebbe pensato Lei ed i suoi insegnanti non certo Calcara con comparsa una tantum?
    Grazie.

  • caro ingoglia
    non crede che Fiordaliso sia lì per decidere nel suo istituto cosa possa o non possa educare i figli che genitori consapevoli hanno affidato alla sua guida? O vogliamo sindacare anche questa libertà? Vuole decidere lei quali sono le attività degne? Lei con le sue "qualifiche non qualifiche"? Ah, quanto sarebbe bello, oggi, proprio oggi, riprendere il coraggio di un certo Sciascia e stigmatizzare certi professionisti dell'antimafia che davvero campano di indotto!

  • Concordo pienamente col preside Fuiordaliso e spiace che una cattiva e interessata (dis)informazione abbia fatto passare il messaggio di una città e di una comunità scolastica indifferente a certe problematiche. Credo che si faccia più legalità e antimafia agendo con serietà e puntiglio nel quotidiano piuttosto che partecipando a certe squallide passarelle, come quella di ieri il cui epilogo è stato davvero mortificante.
    Davvero c'è da riprendere in mano il coraggioso articolo di Sciascia sui professionisti dell'antimafia.

  • Caro Gufo se proprio deve dare voce al preside Fiordaliso, a cui le mie domande sono indirizzate, perche' non entra nel merito delle stesse invece di divagare con inutili e anonimi moralismi?
    Se non ha compreso (come credo) il contenuto delle stesse in RELAZIONE alla mancata presenza dei giovani all'incontro (e SOLO a quello) con piacere la delucidero' in maniera meno criptica.

    Io non voglio sindacare le liberta' del preside Fiordaliso (che reputo persona all'altezza ma non infallibile) ma forse lei le mie.
    Che ne sa lei delle mie qualifiche non qualifiche?
    La mia unica qualifica, in questo spazio, si chiama liberta' d'espressione.
    E mi sento cosi' libero che ci metto nome e cognome.

    Meglio che legga un po' a ritroso i miei interventi su Calcara (ho commentato anche il video); pero' essendo Gufo e quindi animale notturno forse ancora e' un po' assonnato.
    Saluti.

  • Nel comunicato diffuso dal preside si legge " ho rifiutato, dopo essermi consultato con i miei collaboratori, di consentire che i miei studenti partecipassero all’incontro". Nella Scuola i collaboratori del dirigente non hanno funzione consultiva, ma sono persone dallo stesso nominate per coadiuvarlo. Credo che in questi casi il dirigente sia tenuto ad investire della decisione gli organi collegiali della scuola, fatta salva la sua facoltà di autorizzazione. Ma ciò non è accaduto, inficiando così il rispetto delle regole che sta a fondamento del principio stesso di legalità e democrazia.

  • campare di indotto è sempre facile... anche lo sciacallo è un animale notturno? W Sciascia. W I siciliani onesti. W i presidi coraggiosi!

  • Rispetto Sciascia come scrittore, come politico non troppo. Non metto mai nessuno su di un piedistallo guardandolo dal basso. Preferisco un critico e rispettoso confronto vis a vis ad uno sterile referenzialismo e questo me lo hanno insegnato, guarda un po', proprio a scuola.

    Sciascia aveva lanciato una riflessione sull’arbitrio, sul rischio che si creassero centri di potere, sull’intoccabilità dell’antimafia e fu isolato.
    Il suo discorso toccava una situazione metasticamente in grembo all'"antimafia" che non l'antimafia per se. Borsellino lo capi'.

    Dimenticate di dire che, oltre ai soliti paraculo, Sciascia fu anche molto criticato da chi invece l'antimafia la faceva sul serio rischiando di essere e finendo poi anche fisicamente (e solo questo) ammazzati.
    Tirare in ballo Sciascia per Calcara al Selinus mi sembra smisurato. Comunque...

    Il mio succo e' che si poteva andare ad ascoltare criticamente Calcara (ma non solo lui) e non per questo credere in tutto quello che avrebbe detto.
    I professori in classe avrebbero poi utilizzato il materiale per farne una bella lezione di antimafia e se alla fine avrebbero chiamato Calcara un finto ed ipocrita pentito ci si era almeno arrivati dopo un percorso d'analisi e non giudicando a priori i contenuti della discussione.

    Pero' della sua falsita' nessun giovane e' andato a chiederne conto a Calcara e cosi' successe che nessuno ha risposto ai molteplici quesiti che tutti, anche i giovani studenti "forzatamente" assenteisti, si pongono poi qui su questo spazio.

Published by
Altre Fonti