Pubblichiamo di seguito la lettera inviata dalla dott.sa Anna Marrone, dipendente del Comune di Castlelvetrano, al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in riferimento alla grave problematica dei precari nelle amministrazioni pubbliche.
Pregiatissimo Presidente del Consiglio Matteo Renzi,
mi chiamo Anna Marrone e scrivo questa e-mail perché da vent’anni in Sicilia viene violato l’art. 3 della Costituzione, nei confronti di tutti i precari dell’isola.
Sicuramente, la SS.VV.II. conosce bene il problema dei precari, e sicuramente non c’è la fa più a sentire parlare di questo problema, ma mi creda anche noi precari non ce la facciamo più a continuare ad avere questo status di lavoratori sfruttati e senza una dignità!
Sono una precaria in scadenza (31/12/2015), in servizio presso il Comune di Castelvetrano prov. Di Trapani, ho deciso di scrivere anche a nome di altri n. 230 colleghi precari in scadenza e di n. 70 lavoratori ASU, perché chiediamo a gran voce la stabilizzazione presso il Comune di Castelvetrano dove prestiamo il nostro lavoro, da circa 20 anni in modo egregio, con delle responsabilità e avendo anche maturato una ricca professionalità.
Siamo divenuti oggi, lavoratori indispensabili per la gestione di molti uffici e servizi del Comune presso cui siamo assunti con contratto a tempo determinato a 24 ore settimanali (part-time); i lavoratori ASU invece senza contratto svolgono 18 ore settimanali.
Questa situazione di precariato ventennale, è stata voluta dai politici siciliani, che si sono susseguiti in tutti questi anni, i quali approfittando della nostra situazione, sono riusciti a strumentalizzarci. Purtroppo, rappresentiamo un calderone di voti corposo, da cui attingono durante le elezioni, dietro promesse …mai concretizzate!!
Il mese di dicembre, mese in cui si festeggiano le feste più importanti, sta diventando per noi il mese più brutto perché ogni fine anno scadono i nostri contratti a tempo determinato!! Ogni anno, siamo costretti a lottare per avere riconosciuto il diritto al lavoro, attraverso ripetuti scioperi presso la sede della Regione Siciliana e pressioni “fittizie” da parte dei sindacati! (Anche i sindacati sono stati al gioco con i politici! Assurdo ma vero!!) Da queste proteste riusciamo ad ottenere solo delle ridicole proroghe senza parlare mai di stabilizzazioni, mantenendoci così in uno status sempre in scadenza per poterci manipolare meglio durante le elezioni!
Crono-storia lavoro prestato dai precari:
– dal 02/12/1991 al 31/12/1995 – Ex art. 23 senza contribuzione ai fini pensionistici.
– dal 11/03/1996 al 27/12/2006 – LSU ex L.R. n. 85/95 – 18 ore settimanali – senza contribuzione ai fini pensionistici;
– dal 28/12/2006 al 31/12/2015 – assunti ai sensi della L.R. n. 16/2006 con contratto a tempo determinato part-time (24 ore settimanali) – con contribuzione ai fini pensionistici part-time!!
Con la presente e per quanto esposto in premessa, tutti i precari:
CHIEDIAMO alla SS.VV.II
1) La stabilizzazione di tutti i precari con contratto a tempo indeterminato e a 36 ore al fine di poter assicurare una presenza piena a copertura degli orari degli uffici e dei servizi offerti al cittadino.
Ciò potrebbe avvenire, attraverso la compartecipazione finanziaria fra Stato/Regione e Comuni (attualmente gli stipendi sono assicurati per il 20% dal Comune di Castelvetrano e per l’80% dalla Regione Siciliana); tengo a precisare che la Regione non paga regolarmente 80% al Comune e di conseguenza l’Ente è costretto ad anticipare gli stipendi per evitare disagi alle famiglie.
Risultato: il Comune di Castelvetrano ha pagato oggi gli stipendi per il mese di novembre 2015 (esattamente con 19 giorni di ritardo) e sicuramente non potrà pagare il mese di dicembre 2015 e la tredicesima! Non avendo liquidità non può pagare gli stipendi!!!
2) la creazione di una norma che vieti assolutamente ai politici Siciliani di creare altro precariato per i loro tornaconti, evitando così ai nostri figli di fare la nostra stessa fine, cioè di diventare uno strumento solo politico e precario sempre in scadenza!
3) per finire chiediamo che: per il periodo di lavoro prestato preso gli enti pubblici, e precisamente, dal 11/03/1996 al 27/12/2006, ci venga versata la contribuzione ai fini pensionistici, atteso che con i pochi anni di contribuzione a nostro carico non matureremo “nessuno” il diritto alla pensione.
I 230 precari attualmente in servizio, hanno tutti un’età che va dai 45 ai 60 e regolarizzando i contratti a breve, (lo speriamo) non riusciremo nessuno a raggiungere la contribuzione minima per avere almeno il diritto alla pensione di vecchiaia, e questo non è ammissibile per un lavoratore precario che ha dedicato una vita a servizio dei cittadini presso le pubbliche amministrazioni. Con gli anni di servizio realmente prestato aspiriamo almeno ad avere la pensione di anzianità!!! E’ un ns diritto!!!
Attendiamo, che la SS.VV.II possa trovare presto una soluzione al nostro problema, come ha già fatto con il comparto scuola. Crediamo veramente che, sia la sola persona in grado di estirpare dalla Regione Siciliana questa piaga che ha costretto circa 20.000 famiglie a vivere nelle incertezze, senza sicurezza economica, senza futuro, senza contribuzione e solo come strumento politico.
Siamo veramente stremati di lottare per i nostri diritti…. Vogliamo certezze e uno Stato che finalmente garantisca il nostro diritto al lavoro!!!
Non ci lasci ancora soli e in balia di un destino incerto e senza una via di uscita…. La invito a venire personalmente presso il nostro Comune di Castelvetrano per verificare quanto da me esposto, perché solo così può rendersi conto di come svolgiamo con dedizione il nostro lavoro a servizio dei cittadini e quanta professionalità abbiamo acquisito in questi anni. E’ sul campo e confrontandoci che si possono trovare delle soluzioni ottimali per tutti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Anna Marrone
In servizio presso il Comune di Castelvetrano (TP)
…sarebbe bello….ma dubito che sappia leggere…
Brava Anna….di lettere cosi ce ne vorrebbero una al giorno come le pillole amare che prendiamo noi tutti i giorni e per giunta senza tredicesima sotto Natale…ma non solo a lui a tutti i ns cari politici
Basterebbe l’integrale applicazione dello Statuto siciliano per risolvere i guai finanziari di Regione e Comuni. Ecco cosa bisognerebbe esigere dai parlamentari locali dai partiti nazionali e dal “pres. Crocetta” .
Sicuramente ci sono persone indispensabili e preparate che operano nel comune di Castelvetrano ai quali è giusto rinnovare i contratti,ma ci sono altrettanto persone che inutilmente occupano un posto di lavoro. Dico questo perché propio ieri ho avuto l’ennesima prova dell’assoluto menefreghismo di alcuni dipendenti comunali i quali oltre ad essere ignoranti liquidano l’utenza con risposte inverosimili…..
Magari fosse possibile….e cmq non facciamo di tutta l’erba un fascio… Non si trovano solo tra i precari i fannulloni
Gentilissima Dottoressa Marrone, vorrei sapere se Lei ed altri suoi colleghi a tempo determinato siete disposti a fare le valigie e provare a superare un concorso per titoli ed esami perché mia cara Dottoressa nelle pubbliche amministrazioni, si dovrebbe entrare solo così. Comunque noi emigrati siciliani siamo fieri di aver portato altrove la nostra professionalità sopratutto per non aver sottostato al gioco-forza dei politici. Buona fortuna.
Bellissima lettera,peccato il governo,nella figura del Matteo Renzi,chiede tagli alla regione Sicilia per avere gli aiuti di stato per sanare una parte dei debiti,i primi tagli saranno fatti nel settore impiego..
Spero che questa lettera possa essere presa in considerazione, per te e per tutti i tuoi colleghi precari. La mia rimarra’ una speranza, purtroppo…..Renzi non ha voglia di risolvere i problemi italiani figurati quelli siciliani….È uno dei tanti politici che fa politica per sé stesso e non per il popolo tutto. In bocca al lupo!
Quoto Michele. Parola per parola
Cara Anna non ti conosco ma ti esprimo piena solidarietà per il momento di incertezza che stai vivendo, con te tanti altri siciliani. Ma ti prego che è meglio raccomandarsi a Dio, che possa cambiare il senso di responsabilità dei nostri governanti. Auguro a quelli attuali di passare un giorno le nostre difficoltà.
BRAVA Anna posso solo farti i complimenti
Gentilissimo Michele, noi precari, dai politici siciliani siamo stati solo illusi. Da vent’anni ci hanno promesso stabilizzazioni mai realizzate!! ma questo noi non lo sapevamo! La nostra speranza era quella di una stabilizzazione definitiva, al fine di rimanere nella nostra terra vicino ai nostri familiari, considerato che lavoriamo a pochi metri da casa. Questi sono i motivi che ci hanno portato a non cercare lavoro altrove! A noi precari, “dopo 20 anni” di lavoro prestato, ci spetta di diritto essere assunti dalle pubbliche amministrazioni, è vero che si accede solo per concorso, ma è pur verò che siamo nati in modo anomalo, lavorando per 14 anni senza contributi!! Secondo lei possiamo accettare una tale violazione dei diritti del lavoro??
@Anna Marrone : lo vada a raccontare a tutti quelli che, pur desiderosi di lavorare ‘a pochi metri da casa’, si sono fatti i concorsi, consapevoli sia del fatto che questo li avrebbe potuto portare anche molto lontano da casa, forse senza ritorno, nonché del che il concorso é indispensabile per l’accesso al pubblico impiego, checché ne dica o lasci credere il primo politicante che viene a chiedere il voto.
penso che questo sia il giusto sfogo di chi, presa in giro dalla politica, chieda legittimamente il completamento di un iter procedurale regolamentato dalle leggi italiane “In nome del popolo italiano”, quindi legittime!!!
Anna fatevi valere
Vorrei dire a chi fa critiche e da consigli da uomo sacrificato ..perché non mette nome e cognome come facciamo noi …anziché celarsi dietro un solo nome … E cmq sappi che la colpa di tutto ciò non è la ns …e che cmq chi sale al governo non sempre è stato votato da noi …ma chi sale ci certo ci ha strumentalizzato e continua a farlo
@ Giuseppe e Dora Parigi: voi siete certi che le vostre siano repliche a ciò che ho scritto? O non siano, piuttosto, lo stesso concetto visto da un diverso punto di vista? Cosa c’è di tanto diverso tra ‘l’essere stati presi in giro dalla politica ‘, come dite voi, e l’aver dato retto al primo politicante venuto a chiedere il voto, come ho scritto io? E questo, ovviamente, Non vale solo per il precariato.
Salve,
Quoto in pieno sia Michele che Valenziano.
Avevo già abbozzato due righe tempo fa, dopo aver letto “la lettera” della signora dottoressa in questione impiegata al commune. (breve digressione: l’Italia, e più al sud vai peggio è, sembra essere l’unico paese al mondo dove si diventa “dottori!” con un semplice titolo universitario. Inoltre metto fortemente in dubbio il livello di qulaificazione conseguito nelle università siciliane per quanto riguarda la mia generazione, visto che tanti degli universitari che conoscevo io – non tutti -lasciavano molto a desiderare già per quanto riguardava la cultura generale. Ma va bè saranno passati questi tempi, lo spero per la Sicilia). @Dora Parigi, o come lei veramente si chiami, siamo quasi nel 2016, questo è un blog e l’amministratore decide cosa publiccare o meno, con o senza nome e cognome vero o falso.
Alcuni punti menzionati dalla signora, signora privilegiata in quel di Castelvetrano, privilegiata perchè comunque impiegata comunale, e chi si fosse già trovato negli uffici comunali avrà notato che nessuno in quei luoghi abbonda di umiltà, alcuni punti dicevo fanno molto riflettere sul perchè dello status quo di cui la signora stessa si lamenta.
“… sono riusciti a strumentalizzarci. Purtroppo, rappresentiamo un calderone di voti corposo, da cui attingono durante le elezioni, dietro promesse …mai concretizzate!!”
Dal che deduco che si da il voto a chi fa promesse.
“… evitando così ai nostri figli di fare la nostra stessa fine, cioè di diventare uno strumento solo politico e precario sempre in scadenza!”
Deduzione: strumento politico che continuerà a dare il voto a chi fa promesse.
“…e la tredicesima!“`
La che? Ma in quali paesi, a parte forse in Italia per alcuni privilegiati, viene ancora erogata una tredicesima?
Trovo lecito che si cerchi sicurezza, anche se oggi giorno chi caso mai ce l’avesse e assolutamente un privilegiato. Inoltre pur essendo lecito farne richiesta, non è comunque giusto nei confronti di tutti gli impiegati del settore privato e autonomi, italiano e non, che di sicuro non hanno da tempo un bel niente.
The times they are a changing, purtroppo,
e i privilegiati saranno sempre più privilegitai e gli emarginati sempre più emarginati, i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Chissà se forse tutti I disoccupati di Castelvetrano non scriveranno anche loro un giorno una lettera al PM o a sua Santità.
Best wishes Sicily
franKo
Perchè non si aprono i concorsi anche all’esterno? Partecipiamo tutti e vediamo chi realmente merita di poter lavorare dietro una scrivania. In questa maniera, come scrive Lei Sig.ra Marraone e che vienne rinforzata dalla Sig.ra Dora solo voi precari, sopratutto senza regolare concorso, avete la possibilità di aspirare a lavorare presso gli Enti Pubblici. Non credete che anche altre persone sparse in Italia meriterebbero una possibilità lavorativa che gli permetterebbe di poter rientrare nella propria terra?
Excellent Michele. Un’idea che va un pò oltre, sarebbe quella di aprire i concorsi non solo all’esterno ma anche all’estero. Solo così, con l’input e le esperienze professionali e culturali maturate fuori da una retrogada Castelvetrano, si potrebbe veramente cambiare qualcosa anche riguardo la velocità del disbrigo di pratiche varie e forse anche l’abolizione di assurdi bolli e costi vari che ogni cittadino che paga le tasse non dovrebbe nuovamente sopportare. Ma sicuramente un approccio simile non è nell’interesse ne delle persone comuni ne degli impiegati comunali ne tanto meno dei politici locali, che per progressisti per quanto si etichettino, quanto meno la maggioria, sono di un retrogrado che ha dell’incredibile per chi non vive a Castelvetrano.
Best wishes Sicily
franKo
Sono una precaria ex art.23 come penso anche Anna lo sarà, mi dispiace contradirvi ma ho capito che sconoscete la costituzione italiana, l’art. 97 comma 3, in Italia nei pubblici uffici si accede per concorsi a titoli o per esami.Noi siamo stati selezionati dagli uffici del lavoro tramite un bando nazionale a cui si accendeva per graduatoria,qualifica,anzianità di iscrizione al collocamento e titolo di studio. Non penso che dovremmo rifare un concorso lo abbiamo già fatto e i politici che continuano a ripeterlo e che non conoscono il nostro percorso e la nostra storia.Dopo 26 anni penso che siamo abbastanza formati e competenti del nostro lavoro….ma per molti siamo una fonte di voti e per altri degli opportunisti ignoranti e fannulloni che recriminano un lavoro che vorrebbero altri….molti di noi hanno iniziato questo percorso senza immaginare che dopo quasi 30 siamo ancora qua senza un futuro e con uno stipendio da fame che in altri paesi europei danno ha disoccupati come sussidio stando a casa, molti hanno infranto i propri sogni credendo di prendere un treno che non porta da nessuna parte….a 50 anni non so se in Italia ti danno la possibilità di ricominciare e caro Michele non so se anche all’estero ci darebbero questa opportunità visto che siamo quasi in età da pensione….non me lo voglio chiedere. Mi auguro che il 2016 sia l’anno della svolta decisiva.
@Salvina: “senza immaginarlo” dice lei? Invece di citare non proprio esattamente l’art. 97 della Costituzione, perché non riporta il famoso ‘art 23′, di quella famosa legge regionale, L’articolo che diede vita ad una professione unica al mondo , quella dell’ “articolista”? Che se lo dicevi fuori dalla Sicilia ( tu che fai nella vita? L’articolista! ???) Restavano tutti interdetti?
sono veramente sconvolta!! Noi precari: “essere attaccati in questo modo”!! non avete capito nulla! non dovete attaccare noi, ma i politici i veri colpevoli del nostro status. Non abbiamo voluto noi tutto questo, non abbiamo voluto noi 20 anni di precariato!
Il popolo deve difendere il popolo! non deve attaccarlo..se non ci sosteniamo a vicenda non andiamo da nessuna parte! Da quello che ho letto, deduco che le persone che attaccano i precari sono dei politici! non c’è altra spiegazione!!
Io non attaccò nessuno. Mi limito a ricordare 2 cose. 1) Che tanti anni fa il famoso art. 23 non poteva essere letto in nessun modo che assicurasse una condizione di stabilità. 2) Che ‘stabilità’ può riferirsi a ‘lavoro sotto casa’ solo in località dove la domanda di lavoro coincide con la tua offerta personale. Voi pretendete entrambe le cose.Liberissimi,ma almeno fatelo , con discrezione.
Io non sono un politico, e mi da abbastanza fastidio perchè devo vivere a 1500 km da casa solo perchè gli enti locali, che tra l’altro ultimamente continuano ad anticiparvi le somme per pagarvi lo stipendio, non possano fare i concorsi così come prevede la legge. Tutto quì. Comunque, lo ripeto, Vi auguro buona fortuna.
Cara Anna io ammiro la vostra volontà di far sentire il vostro diritto a tutti. E fate bene ( voglio precisare ) ma ricordatevi che esistono realtà ben peggiori della vostra ( aspettiamo gli stipendi da aprileeee ) quindi provate a mettervi nei nostri di panni quando ti senti dire che non ci sono soldi per noi perche sono stati pagati i precari del comune,e lei lo sà benissimo visto che ė lei che sene occupa in prima persona,e quindi conosce i particolari. Prima o poi faremo ridere l’italia tutti INSIEME di come noi siamo costretti a lasciare il nostro posto di lavoro dopo 8 anni perche non si puo mantenere una famiglia con il mono reddito voi avete sicuramente mangiato bene per natale e gli altri giorni io grazie a chi ancora non si ė capito ma verrà fuori sono costretto a pasta in bianco auguri di buon nuovo anno al comune di Castelvetrano.
È vero che l’accesso ai pubblici uffici deve avvenire tramite concorso pubblico, così come è altretranto vero che questi lavoratori non hanno contributi pensionistici. Come la mettiamo? Le regole valgono per tutti o no?Allora si, facciamo questo concorso, ma riconosciamo a questi lavoratori quello che gli spetta. Sapete cos’è il precariato? È lavoro in nero statale autorizzato!
Intanto, cordialmente buona fortuna a voi precari. Che possiate pure raggiungere i vostri obiettivi il più rapidamente possibile e godere della serenità economica alla quale ogni essere umano dovrebbe avere diritto.
Purtroppo a leggere tra le righe della “lettera”, e questo mi spiace perchè lo farà anche il PM o meglio chi per lui, si capisce già (dalla sua lettera al PM) dove fondamentalmente stà, non tutto, ma un pò di marcio nella società, Castelvetranese ma non solo.
In altri termini, fate attenzione piuttosto a non darvi la zappa sui piedi.
“…se non ci sosteniamo a vicenda non andiamo da nessuna parte!”
Certo, pienamente d’accordo, siamo rimasti in pochi, ma appartengo di sicuro al battaglione che non fa la guerra dei poveri. Un tempo eravamo un esercito, ma la solidarietà, di classe e non, e andata …a quel paese.
Spero, da “povero impiegato” e da ca. 3mila Km di distanza, che la prossima volta mi serva un qualcosa al comune, ci si ricordi di sta cosa del “sostenersi a vicenda” e mi riesca di sbrigarmi non dico in una giornata ma quanto meno nella prima settima di vacanze, per godermi magari poi un pò di mare nella seconda. E spero mi riesca senza dover scomodare vecchie e nuove conoscenze.
best wishes Sicily
franKo
@ FranKo : le dirò una cosa che c’entra poco con l’argomento, ma molto con l’ultimo periodo del suo commento. Lo sa che l’Ufficio tributi di Mazara del Vallo riceve il pubblico solo martedì e giovedì? Dimodocche’ chi vive fuori e deve sfruttare le ferie per assolvere al suo dovere di cittadino, è costretto a prendere un giorno di ferie in più. E questo nonostante che, grazie alla presenza dei precari, ormai qualificati, di certo non sono a corto di personale
Ho letto attentamente i vostri post e mi dispiace rilevare che come al solito si fa la guerra tra i “poveri” come se la colpa di essere precario è del precario e non del politico di turno. Vorrei dire a questi signori che giudicano favoriti i precari che non è colpa loro se sono stati presi in giro per tutto questo tempo ma solo dei politici che anche voi avete eletto. Chi non ha avuto la “fortuna” di diventare precario perchè si scaglia contro chi lo è? Perchè non si scaglia invece contro chi ci governa a livello nazionale, regionale.. il precario non fa politica ma è costretto a seguire per così dire la politica. Io sono una dipendente di ruolo della P.A. con regolare concorso vinto a suo tempo ma non mi sognerei male di andare a giudicare male chi è precario: mi sono trasferita per 4 anni in Lombardia ed ora sono qui… non posso provare invidia per chi è combinato peggio di me, non posso pensare che sia un prescelto… i soldi se li sono mangiati i politici non i precari. In Italia si ha il brutto vizio di invidiare sempre gli altri più che mai in Sicilia terra che non ha offerto nulla ai propri figli e i pochi che hanno la disgrazia di abitarvi sono pure considerati fortunati?
Vorrei rispondere a Michele: ma caro mio tu hai avuto la fortuna di vincere un concorso, di stare al Nord Italia tra la gente civile e tra coloro che sapranno apprezzare la tua professionalità… perchè ambisci a ritornare in Sicilia? Vedo astio nei confronti dei precari e il tuo in bocca al lupo non mi convince …sei arrabbiato con tutti loro e con i politici che governano anche il tuo paese. Ma caro Michele tu sai perfettamente che il clientelismo è una pratica non solo siciliana..perchè ti stupisci..se fossi stato tu ad avere il giusto appoggio ti saresti lamentato? Vero il Comune ha anticipato le somme anche per pagare i precari ed ha fatto bene a mio avviso perchè ha permesso a tante famiglie di vivere dignitosamente o comunque vivere…ed ha contribuito a sorreggere l’economia di questo paese che è già in crisi profonda. Se sai che qui si ragiona così che ci vieni a fare? Credimi meglio vivere sereni a 1500 km di distanza che venire a fare sangue amaro nel tuo paesello.Infine vorrei sottolineare che la maggior parte degli impiegati del nostro Comune è entrata tramite cooperative in illo tempore e senza un reale concorso pubblico ( direi concorso pubblico riservato). La legge prevede l’accesso dall’esterno solo al 50 % ma anche questa norma è stata elusa più di una volta : ti faccio esempi recenti…la scuola ( avere l’abilitazione significa essere risultato idoneo ma non vincitore di un concorso), il ministero della Giustizia che ha assunto precari senza concorso anche per figure professionali come Funzionario, la sanità.. Quindi di che cosa stiamo parlando? Direi che è sempre valido il detto ” chi non ha peccato scagli la prima pietra” e prima di giudicare occorrerebbe pensare al proprio passato e mettersi una mano sopra la coscienza.
Personalmente trovo scandaloso e inaccettabile che una persona possa passare 20 anni in queste condizioni. Io avrei cercato alternative dopo mesi. Le opportunità vanno anche cercate. Non ci si può sedere ed aspettare la manna dal cielo! Dignità, credo sia questa la parola chiave. Non ce lo ordina il medico di rimanere 20 anni a lavorare nell’illegalità come sostenete giustamente voi. Ci si dimette e si cerca qualcos’altro. Basta volerlo. Molti lo hanno fatto e continuano a farlo. Non ci si può vendere per un voto! Se non si trova niente di meglio in un luogo ci si sposta, a meno che la cosa sotto sotto non ci piaccia. Il lavoro sotto casa, le comodità di lavorare in una istituzione che non ci chiede nessuna professionalizzazione, nessun controllo sulla qualità del nostro operato… Certo non c’è la tredicesima, i contributi pagati a singhiozzo, ma vuoi mettere? Il mare a due passi, le comodità del proprio nucleo familiare…tutto bello e attraente se si considerano queste come le uniche cose importanti. Purtroppo a volte le cose non vanno come si vorrebbe e allora bisogna fare delle scelte. Se si sceglie di vendersi per un voto e rimanere 20 anni a vivere una situazione lavorativa così mortificante lo si è voluto noi. Vorrà dire che emigreranno i nostri figli. Io sono andato via anni fa ed oggi sono felicissimo della mia scelta, ottimo lavoro e retribuzione, famiglia serena e felice, nuovi e tanti amici, e concedetemi una battuta, ho anche la quattordicesima!
Re Mida, lei ha centrato, quoto in pieno.
hahahah, grazie per l’informazione Valenziano, ma solo per questo, non toglierò Mazara dalle mie città siciliane preferite, caso mai dovessi tornare a vivere in Sicilia.
Non mi pare proprio che qui qualcuno attacchi i precari o chi che sia, vengono semplicemente esposti dei fatti. Però, anche se, a pensarci bene perchè no? Perchè non attaccare la causa della nefasta situazione che causa così tanti disagi anche ai precari? E cioè chi, a “questi” politici che non piacciono perchè non mantengono putative promesse, da il voto? ;-)
(ovviamente stò scherzando, nessun attacco, pace e bene).
best wishes Sicily
franKo
Cara Anna…Lodevole e condivisibile il tuo pensiero, ma fuori luogo. Fuori luogo perchè era prevedibile risultare eccessivamente “esposti” alla lettura di quattro disperati che scatenano il proprio astio dietro ad una tastiera. Come alcuni di questi personaggi che sono intervenuti, per i quali in alcuni, leggendo vecchi e nuovi commenti, è evidente uno stato di “disagio” personale e astio nei confronti di ogni essere vivente…specialmente se peloso. Quindi figurati. Concentrati a leggere solo quelli che prima amano se stessi. Gli altri, lasciali nella loro disperazione che sicuramente è maggiore della tua.
Volevo rispondere alla signora Donatella, Ma poi ho letto il commento di re Mida, che ha espresso il mio stesso pensiero, solo molto meglio. Ringrazio anche FranKo e, naturalmente, neanch’io togliero’ Mazara, o Selinunte, dalle mete preferite quando torno qui. Ma che peccato, dato che basterebbe poco per avere molto di più. Quanto a Peppe, mi pare che quello fuori luogo é proprio lui. Almeno per la parte comprensibile del suo intervento.
Stò cercando la “parte comprensibie” dell’intervento di Mr. Peppe, bò non la trovo.
Non ho altro in proposito. Anche se Peppe attacca in malo modo persone che non credo conosca affatto, e che a loro volta espongono fatti e opinioni senza attaccare nessuno personalmente, va bè fa niente. Per quanto mi riguarda e a quor sereno senza astio ne odio ne traccia d’invidia (anch’io ho una quattordicesima ;-) anche se legata al rendimento), ri-ri-faccio i migliori auguri a precari e non, perchè possano al più presto raggiungere i loro legittimissimi obiettivi. Particolari auguri di un buon 2016 e un grazie per i loro posts obiettivi e ….intelligenti a Valenziano e Re Mida. Speriamo che il 2016, oltre a portare stipendi e diritti a precri e non, porti anche nei vari uffici dove si è costretti ad adiempire i propri doveri di cittadino, un tocco di efficienza in più e di burocrazia locale in meno.
best wishes Sicily
franKo
Buon anno a tutti A FranKo,re Mida, Michele, Donatella. Ed anche a Peppe.
Dimenticavo i precari. Che il 2016 sia l’anno buono anche per loro!
Peppe, ho riletto più volte gli interventi e non ho riscontrato in nessuno di questi dell’astio, tranne che nel tuo. Piaccia o meno, questa è una piattaforma pubblica e quindi chiunque può liberamente esprimere la propria opinione. La cosa può anche non piacere soprattutto se il commento non ci è gradito, ma è così. Si chiama confronto e fino a quando non ci sono insulti o minacce fa parte della dialettica democratica. Altrimenti censuriamo i commenti e le opinioni a noi sgradite. Sarei anche curioso di capire come tu abbia compreso che tra le persone che hanno partecipato a questa discussione ci siano dei disperati che vivono un evidente stato di disagio personale. Un saluto a tutti.