Nelle sale arriverà il 10 ottobre prossimo, ma il film “Iddu” sulla storia di Matteo Messina Denaro ha già conquistato il Festival del cinema di Venezia. Al film è stato assegnato il premio “Carlo Lizzani” assegnato da una giuria di esercenti. La cerimonia si è tenuta presso l’Italian Pavillion, alla presenza della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, di Flaminia Lizzani e Francesco Ranieri Martinotti, Presidente Anac. Il premio è stato assegnato perché il film «ha saputo raccontare una storia italiana che partendo da fatti reali ha identità e forza narrativa distintive in grado di coinvolgere emotivamente lo spettatore in estrema coerenza con la poetica dei suoi due autori».
Nel film Elio Germano è “Iddu”, Matteo Messina Denaro, il superlatitante di mafia originario di Castelvetrano, arrestato dopo 30 anni a Palermo nel 2023 e morto lo stesso anno pochi mesi dopo. Toni Servillo è Catello, un politico ex sindaco di Castelvetrano, dove il mafioso era nato nel 1962, viscido, ambiguo, ma disposto a tutto per riguadagnare credibilità, rimettersi in gioco, accettando così di lavorare per i servizi segreti, favorendo un carteggio con il figlioccio “Iddu” per stanarlo. Il film è liberamente ispirato a fatti accaduti, con personaggi però frutto della fantasia degli autori, perché la realtà è un punto di partenza non una destinazione. “Iddu” completa una trilogia dopo “Salvo” e “Sicilian Ghost Story”.