L’Associazione sindacale “La Nuova Tutela del Cittadino” ha denunciato una grave inadempienza del reparto di Diabetologia dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala, ai danni di una paziente bisognosa di cure che, secondo la denuncia, sarebbe stata letteralmente abbandonata a se stessa in un momento di grave difficoltà.
La paziente di Castelvetrano e residente a Mazara del Vallo, e in cura al reparto da diversi anni, ha presentato apposita denuncia formale all’Urp di Mazara del Vallo, al dottore Antonino Profera, che ne è responsabile.
La situazione lamentata dalla paziente, riferita poi a Nuova Tutela, è la seguente: la donna, bisognosa della prescrizione annuale della cura tramite Microinfusore – cura grazie alla quale ha risolto e limitato molti danni provocatole dalla malattia e dalla cura tramite iniezione di insulina – non è riuscita per motivi legati alle ferie del personale medico, a contattare ed ottenere la stessa prescrizione dalla dottoressa Scarpitta, che in sua assenza l’ha dirottata verso il primario del reparto di Diabetologia, il dottor Filippo Maggio. Quest’ultimo invece, con atteggiamento superficiale e poco disponibile, ha negato la stessa prescrizione, insistendo sulla difficoltà di reperire tramite computer la ricetta specifica e consigliandole sbrigativamente proprio l’ insulina con siringa, che lo scorso anno causò alla paziente una reazione allergica e la permanenza su sedia a rotelle per diverso tempo. Insensibile alle richieste pressanti della donna, il medico, ha deciso di ignorare la necessità del momento.
Nuova Tutela ricorda che già due anni fa lo stesso reparto era stato inadempiente verso i pazienti bisognosi di striscette, il cui acquisto ogni 15 giorni per una spesa non indifferente è stato imposto senza alternativa”
Questa la denuncia. L’ASP di Trapani, da noi interessata del problema smentisce qualsiasi inadempienza del personale, in particolare dei dottori Maggio e Scarpitta, che hanno meticolosamente seguito le procedure per garantire all’utente la migliore assistenza possibile.
In particolare, dopo una verifica ispettiva interna, l’ASP precisa che il Direttore dell’U.O.S. di Diabetologia del P.O di Marsala, dr. Filippo Maggio che la signora Giacalone in data 146/2010 ha ricevuto una fornitura di materiale di consuma per una copertura complessiva di 16 mesi e che in tale periodo l’utente non ha lamentato difetti del materiale o variazione dello standard terapeutico. Inoltre, il dr. Maggio ha contattato la signora Giacalone per un regolare follow up ed il rinnovo della fornitura è stato fissato per il giorno 8/6/2011.
L’utente in questione non si è presentato adducendo problemi di carattere personale e che al rinnovo della fornitura aveva provveduto con certificazione rilasciata dal dr. Giuseppe Giordano del Poliambulatorio di Mazara del Vallo.
fonte. osservatorio-sicilia.it
AUTORE. osservatorio-sicilia.it
Senza voler entrare nel merito della questione, mi preme evidenziare come il reparto di diabetologia di Marsala sia uno dei pochi del nostro territorio a funzionare davvero bene e a garantire un buon servizio ai pazienti. Ne è la dimostrazione il grande afflusso di persone da più parti della nostra provincia e non solo.I medici, oltre ad essere molto bravi, sono estremamente disponibili al soddisfacimento dei bisogni dei pazienti, distinguendosi per cortesia e garbo dalle decine e decine di medici della sanità pubblica del nostro territorio che con il loro atteggiamento spesso scostante mortificano la condizione dei malcapitati pazienti bisognosi. A dispetto di questo, la “lungimirante” Regione Sicilia ha fatto si che il “fiore all’occhiello” della sanità trapanese fosse di recente oggetto di pesanti tagli in termini di personale medico, di risorse e di posti letto che ovviamente ne limitano la “risposta” al fabbisogno dei pazienti. Ciò non ha mai costituito un alibi per il personale medico per non continuare con la stessa disponibilità e dedizione alla persona che mi ha tanto colpito proprio perchè insolite a trovarsi tra le corsie dei nostri ospedali. Ovviamente parlo per esperienza personale non ritenendo giusto che uno dei reparti migliori possa essere screditato agli occhi della gente.
Ho avuto modo di avere a che fare con questo reparto e leggere questo articolo mi amareggia parecchio, personalmente posso solo parlare bene, di un reparto che ci ha permesso di affrontare questa patologia “il diabete” con estrema tranquillità e buon senso, grazie alla preparazione medica alla disponibilità e gentilezza dei medici proprio sopra citati.
Mio fratello ad appena 24 anni si è trovato a dover affrontare la sua nuova “vita”, una situazione per un ragazzo, non facile da portarsi dietro ma grazie a loro adesso l’ha anche accettata. Un’istituzione pubblica purtroppo è sempre terreno fertile alle critiche, l’accaduto della signora è sicuramente personale, ma di sicuro non si può generalizzare.